Molti potrebbero pensare che il genere di visual novel ''otome'' possa avere come solo e unico scopo quello di mostrare una fittizia relazione tra una ragazza e uno o più ragazzi, con l'ovvio risultato di assistere ad una relazione amorosa al limite della mielosità.
Se ciò da una parte costituisce quasi l'80% dei casi per il genere in questione, dall'altra è doveroso esaltare i titoli che cercano di affermare un'identità ben diversa: è il caso di Collar X Malice, un otome game particolarmente incentrato sull'investigazione, in grado di miscelare a dovere la componente romantica, senza mai risultare troppo pesante.
Aksys Games ha pubblicato in Occidente su console PlayStation Vita una visual novel otome singolare, all'altezza di Code: Realize e Norn9, provando che non esistono solo le storie all'insegna di un romanticismo utopico.
Ispirandosi a serie memorabili come Zero Escape e Danganronpa, Collar X Malice ci porta in una Shinjuku in quarantena, strappata dal resto del mondo. I cosiddetti ''X-Day Incidents'' sono la causa principale di tale situazione, il risultato di misteriosi avvenimenti che hanno visto numerose vittime inspiegabilmente trucidate; o meglio, uccise per una ''questione di giustizia'', a detta dell'enigmatico gruppo di killer conosciuto agli abitanti di Shinjuku come Adonis.
Ichika Hoshino, agente di polizia incaricata di proteggere i propri concittadini da un caos generale, si trova da un giorno all'altro un freddo collare saldamente allacciato alla propria nuca, contenente una dose di veleno micidiale.
Una premessa del genere potrà ricordare ai videogiocatori più familiari al genere otome la visual novel Code: Realize, in cui la protagonista era impregnata da cima a fondo di un veleno che la rendeva incapace di vivere come le persone che la circondavano; tuttavia, l'ultima fatica di Idea Factory fa presto a distaccarsi da ogni possibile ''déjà vu'': con l'aiuto di cinque ex agenti di polizia, Ichika riesce a tenere sotto controllo il liquido che l'avrebbe privata della propria vita e, spinta da un forte senso di giustizia, decide di indagare gli ''X-Day Incidents'', benché casi del genere non rientrino nel proprio ambito lavorativo e siano sotto la giurisdizione dei propri superiori.
Questi ultimi si rivelano incapaci di risolvere gli incidenti che, ogni mese a partire da un dato periodo, hanno coinvolto una o più persone (agenti di polizia assassinati con indosso delle maschere di animali, individui freddati per le strade della città). Tutti i casi avevano in comune due elementi:
una moneta e un numero romano, a volte scritto con il sangue delle vittime.
Con poche se non nulle piste da seguire, Ichika e i cinque ex agenti inseguono la soluzione di un rompicapo in apparenza senza via d'uscita, ciascuno occupandosi di uno specifico incidente;
alla protagonista toccherà decidere quale caso seguire, con conseguenza l'entrata nella route di uno dei cinque collaboratori.
E non sarà neppure una passeggiata guadagnare la loro fiducia (requisito necessario affinché si possa procedere successivamente ad una relazione amorosa).
Tecnicamente parlando, la visual novel mette a disposizione spesso due scelte, ciascuna segnalata da un apposito ''termometro'' attestante la possibilità di effettuare un ''Affinity Up'' con il proprio collega. Il problema di base in questo contesto è che non si comprende quale risposta sia più corretta rispetto ad un'altra nell'aumento dell'affinità, portando un po' di confusione nella scelta definitiva.
Se pensate che due possibilità di interazione nel gioco siano decisamente poche, Collar X Malice vi sorprenderà: per ciascuna route è prevista una fase investigativa, in cui analizzare la scena del crimine (e qui la strizzata d'occhio a Zero Escape e Danganronpa ci sta tutta). Non solo: a volte avrete la possibilità di decidere in quale luogo portare avanti la vostra indagine e a quale del vostro materiale investigativo dare la precedenza per un'analisi (benché alla fin dei conti dovrete esaminare tutto ciò che avrete a vostra disposizione).
Gli intrecci narrativi diventeranno gradualmente sempre più interessanti, e difficilmente vorrete spegnere la vostra PlayStation Vita prima di arrivare alla soluzione del caso...
A patto che ci arriviate. Il titolo è in grado di punire il giocatore più disattento quando meno se l'aspetta: una semplice scelta può portarvi ad un devastante Bad Ending. Sbagliare le fasi in cui dovrete letteralmente premere il grilletto contro un criminale al momento giusto ha la medesima penalità.
Pur riuscendo ad arrivare ai titoli di coda di una specifica route, le domande concerni gli ''X-Day Incidents'' e le motivazioni che hanno portato Adonis nel generare caos a Shinjuku rimarranno un'incognita finché non raggiungerete il vero finale.
Continuare la visual novel pur avendo completato un buon numero di route non risulterà un'impresa, né tantomento troverete il rischio di addormentarvi nel procedimento; fortunatamente, la storia è stata così ben assemblata in tutte le sue componenti da tenervi incollati allo schermo dall'inizio alla fine.
Complice di ciò sono anche le splendide CG che troverete nei momenti più salienti dell'esperienza di gioco.
Se ciò da una parte costituisce quasi l'80% dei casi per il genere in questione, dall'altra è doveroso esaltare i titoli che cercano di affermare un'identità ben diversa: è il caso di Collar X Malice, un otome game particolarmente incentrato sull'investigazione, in grado di miscelare a dovere la componente romantica, senza mai risultare troppo pesante.
Aksys Games ha pubblicato in Occidente su console PlayStation Vita una visual novel otome singolare, all'altezza di Code: Realize e Norn9, provando che non esistono solo le storie all'insegna di un romanticismo utopico.
Ispirandosi a serie memorabili come Zero Escape e Danganronpa, Collar X Malice ci porta in una Shinjuku in quarantena, strappata dal resto del mondo. I cosiddetti ''X-Day Incidents'' sono la causa principale di tale situazione, il risultato di misteriosi avvenimenti che hanno visto numerose vittime inspiegabilmente trucidate; o meglio, uccise per una ''questione di giustizia'', a detta dell'enigmatico gruppo di killer conosciuto agli abitanti di Shinjuku come Adonis.
Ichika Hoshino, agente di polizia incaricata di proteggere i propri concittadini da un caos generale, si trova da un giorno all'altro un freddo collare saldamente allacciato alla propria nuca, contenente una dose di veleno micidiale.
Una premessa del genere potrà ricordare ai videogiocatori più familiari al genere otome la visual novel Code: Realize, in cui la protagonista era impregnata da cima a fondo di un veleno che la rendeva incapace di vivere come le persone che la circondavano; tuttavia, l'ultima fatica di Idea Factory fa presto a distaccarsi da ogni possibile ''déjà vu'': con l'aiuto di cinque ex agenti di polizia, Ichika riesce a tenere sotto controllo il liquido che l'avrebbe privata della propria vita e, spinta da un forte senso di giustizia, decide di indagare gli ''X-Day Incidents'', benché casi del genere non rientrino nel proprio ambito lavorativo e siano sotto la giurisdizione dei propri superiori.
Questi ultimi si rivelano incapaci di risolvere gli incidenti che, ogni mese a partire da un dato periodo, hanno coinvolto una o più persone (agenti di polizia assassinati con indosso delle maschere di animali, individui freddati per le strade della città). Tutti i casi avevano in comune due elementi:
una moneta e un numero romano, a volte scritto con il sangue delle vittime.
Con poche se non nulle piste da seguire, Ichika e i cinque ex agenti inseguono la soluzione di un rompicapo in apparenza senza via d'uscita, ciascuno occupandosi di uno specifico incidente;
alla protagonista toccherà decidere quale caso seguire, con conseguenza l'entrata nella route di uno dei cinque collaboratori.
E non sarà neppure una passeggiata guadagnare la loro fiducia (requisito necessario affinché si possa procedere successivamente ad una relazione amorosa).
Tecnicamente parlando, la visual novel mette a disposizione spesso due scelte, ciascuna segnalata da un apposito ''termometro'' attestante la possibilità di effettuare un ''Affinity Up'' con il proprio collega. Il problema di base in questo contesto è che non si comprende quale risposta sia più corretta rispetto ad un'altra nell'aumento dell'affinità, portando un po' di confusione nella scelta definitiva.
Se pensate che due possibilità di interazione nel gioco siano decisamente poche, Collar X Malice vi sorprenderà: per ciascuna route è prevista una fase investigativa, in cui analizzare la scena del crimine (e qui la strizzata d'occhio a Zero Escape e Danganronpa ci sta tutta). Non solo: a volte avrete la possibilità di decidere in quale luogo portare avanti la vostra indagine e a quale del vostro materiale investigativo dare la precedenza per un'analisi (benché alla fin dei conti dovrete esaminare tutto ciò che avrete a vostra disposizione).
Gli intrecci narrativi diventeranno gradualmente sempre più interessanti, e difficilmente vorrete spegnere la vostra PlayStation Vita prima di arrivare alla soluzione del caso...
A patto che ci arriviate. Il titolo è in grado di punire il giocatore più disattento quando meno se l'aspetta: una semplice scelta può portarvi ad un devastante Bad Ending. Sbagliare le fasi in cui dovrete letteralmente premere il grilletto contro un criminale al momento giusto ha la medesima penalità.
Pur riuscendo ad arrivare ai titoli di coda di una specifica route, le domande concerni gli ''X-Day Incidents'' e le motivazioni che hanno portato Adonis nel generare caos a Shinjuku rimarranno un'incognita finché non raggiungerete il vero finale.
Continuare la visual novel pur avendo completato un buon numero di route non risulterà un'impresa, né tantomento troverete il rischio di addormentarvi nel procedimento; fortunatamente, la storia è stata così ben assemblata in tutte le sue componenti da tenervi incollati allo schermo dall'inizio alla fine.
Complice di ciò sono anche le splendide CG che troverete nei momenti più salienti dell'esperienza di gioco.
Idea Factory e Aksys Games hanno realizzato una tra le migliori visual novel otome che possiate trovare in circolazione.
Se amate il genere investigativo e non disdegnate scene romantiche mai invasive, Collar X Malice fa al caso vostro.
Se amate il genere investigativo e non disdegnate scene romantiche mai invasive, Collar X Malice fa al caso vostro.
Pro
- Narrativamente coinvolgente
- Dal lato artistico decisamente curato
- Ottima rigiocabilità per sbloccare tutte le route disponibili
Contro
- Non è chiaro quali scelte possano influire di più o meno nell'aumento dell'affinità del partner
- Colonna sonora spesso ripetitiva
Il chara mi piace abbastanza ma a quanto leggo, non c'è nessuno dei miei seiyuu preferiti, elemento per me importantissimo in questo genere di giochi, ho voluto Amnesia solo per poter sentire i "Baka" di Kakki! XD
Da considerare in caso di futuri sconti!
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