Nonostante la frequenza con cui rimasterizzazioni e riedizioni in HD escono sul mercato da ormai diversi anni, l'annuncio di Bandai Namco riguardante .hack//G.U. Last Recode, una collection in full HD con svariati miglioramenti ed extra della trilogia originale .hack//G.U., giusto per il quindicesimo anniversario della serie è stato inaspettato quanto gradito: parliamo, dopotutto, di giochi che, contrariamente alla quadrilogia originale di .hack, non hanno mai visto la luce in Europa.
Ed è così che, pad alla mano, ci siamo avventurati all'interno di The World R:2 per seguire le vicende di un "nuovo" cast di personaggi, attraverso un viaggio che, anche per chi non ha una minima conoscenza della serie, varrà la pena di vivere, dall'inizio alla fine.
 
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Come precedentemente accennato, .hack//G.U. Last Recode è composto dai tre titoli originali della serie in aggiunta ad un quarto capitolo extra, creato appositamente per la collection: .hack//G.U. Vol. 1 Rebirth, .hack//G.U. Vol. 2 Reminisce, .hack//G.U. Vol. 3 Redemption e, infine, .hack//G.U. Vol. 4 Reconnection. Contrariamente a ciò che si vede normalmente in un franchise, generalmente costituito da capitoli standalone rilasciati ogni 2-3 anni, la storia di .hack//G.U. si avvicina maggiormente ad un modello simil Telltale, in cui l'intera opera risulta volutamente tagliata in più episodi; non a caso i volumi originali di .hack//G.U. furono rilasciati a distanza di tre mesi l'uno dall'altro, sia in Giappone che in America. Ciononostante, tale caratteristica non si dimostra essere un punto di demerito, specialmente avendo tutti i volumi di .hack//G.U. a disposizione in un unico pacchetto, quanto utile per mantenere un ritmo narrativo in grado di incuriosire costantemente.

In maniera più o meno analoga alla prima quadrilogia di .hack, in .hack//G.U. vestiremo i panni di Haseo, un nuovo giocatore del MMORPG chiamato The World R:2, consigliatogli fortemente da un amico per passare il tempo. Ciò che Haseo scoprirà a sue spese, tuttavia, è che il mondo di gioco non è lo stesso di diversi anni prima, ritrovandosi, poco dopo il suo primo login, ad essere ingannato ed ucciso da un paio di giocatori; un hobby apparentemente condiviso da gran parte della popolazione del titolo. Salvato in extremis da Ovan, un misterioso e criptico uomo, l'ingenuo Haseo si unirà alla gilda del giocatore in questione, Twilight Brigade, attraversando otto mesi in cui il protagonista di .hack//G.U. vivrà una moltitudine di eventi, approfonditi nell'anime .hack//Roots, che lo cambieranno profondamente.
Il primo volume di .hack//G.U. ci porterà infatti, immediatamente dopo questi avvenimenti, a ritrovarci con un Haseo drasticamente diverso, intento ad eliminare orde su orde di PK (Player Killer) guidato unicamente da un desiderio: vendetta. Durante gli ultimi mesi passati in gilda, scopriremo che Haseo era entrato particolarmente in confidenza con Shino, una ragazza della Twilight Brigade, finita in un coma reale dopo essere stata uccisa all'interno del gioco da Tri-Edge, un presunto giocatore con questa misteriosa quanto letale abilità, portando lo sfortunato protagonista a diventare una sorta di leggenda all'interno di The World nonché un PKK (Player Killer's Killer) conosciuto come “The Terror of Death”. Il suo odio lo porterà, finalmente, a scoprire l'elusiva location di Tri-Edge, al fine di eliminarlo nella speranza di far riprendere conoscenza a Shino... tuttavia fallendo miseramente. Tri-Edge, come capirete voi stessi, non è un semplice giocatore quanto un'entità al di fuori dei canoni virtuali del gioco stesso che riuscirà, senza troppi problemi, a respingere Haseo (di livello 133) per ridurlo nuovamente al livello 1.

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Sconfitto e, letteralmente, umiliato dopo mesi di furiosi allenamenti, Haseo dovrà ripartire da zero in un mondo che, sotto svariati aspetti, non conosce pietà, ed è da questo momento che inizieremo effettivamente la nostra avventura all'interno di .hack//G.U., un viaggio in grado di tenere incollato allo schermo il giocatore grazie una storia ben costruita e ricca di plot twist, a cui assisteremo ad una crescita alquanto realistica di Haseo, accompagnata dalla riproduzione di un mondo online, parlando in merito alla psicologia umana, che non è poi così dissimile dalla realtà.

La creazione di un mondo credibile si riflette, inoltre, anche al di fuori di The World: in qualsiasi momento, tralasciando nei periodi forzati dalla trama, potremo effettivamente sloggare dal gioco stesso per navigare nel desktop del PC di Haseo con diverse possibilità di interazione. Potremo, oltre a cambiare lo sfondo e la musica di sottofondo, mandare cartoline digitali specifiche che ci permetteranno di approfondire certi aspetti della personalità dei nostri alleati, rivedere i filmati sbloccati e, soprattutto, navigare in internet per scoprire veramente tantissime informazioni che riguardano anche il mondo al di fuori di The World, tra cui le correlazioni tra le azioni nell'universo digitale e la realtà, nonché esplorare i forum dedicati al gioco, scoprendo segreti e partecipando a determinate discussioni. Tuttavia, se da una parte ci ritroviamo con un comparto narrativo in grado di intrattenere, .hack//G.U. perde diversi colpi in merito al gameplay, complessivamente scarno.
 
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Nonostante The World sia un MMORPG, lo stile di gioco e la sua interfaccia generale non ricalcano minimamente le caratteristiche presenti in un titolo online (salvo per alcune eccezioni), rivelandosi un semplice action-RPG che ci vedrà alternare le nostre esplorazioni tra la città principale del volume attualmente in progresso e i dungeon, quest'ultimi generati (quasi) casualmente tra una selezione, abbastanza scarna, di ambienti, tipo grotte ed isole. Il difetto principale di .hack//G.U. è proprio la profonda ripetitività del gameplay in generale a cui neanche il sistema di battaglia, seppur sia sufficientemente leggero, riesce a “porre rimedio”. La routine del titolo consisterà, essenzialmente, nel proseguire la storia, che sia tramite filmati o e-mail, per poi avventurarci nel dungeon designato aprendo scrigni di ogni genere, sbloccare i percorsi per avanzare utilizzando i Chim Chim accumulati (delle simpatiche creaturine da calciare) e, soprattutto, affrontando una moltitudine di battaglie contro gruppi di mostri. Gli scontri con quest'ultimi potranno essere avviati sia gettandoci direttamente addosso al nemico o, per un vantaggio tattico, prendendoli di sorpresa per un primo attacco, generalmente devastante; chiunque abbia giocato anche ad un solo capitolo delle serie Tales of o Star Ocean si troverà probabilmente a casa, in quanto il sistema di combattimento ricalca alla perfezione lo stile proposto da tali franchise, adottando un mix di battaglie in tempo reale, attacchi normali e mosse speciali da utilizzare in determinati momenti per massimizzare il loro effetto.
Terminato un qualsiasi dungeon, quest'ultimi “realizzabili” pure da noi stessi sfruttando un particolare sistema di gioco, riceveremo una valutazione – e la relativa ricompensa – in base a determinati fattori quali le battaglie affrontate, gli attacchi a sorpresa effettuati e via dicendo.

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Al di là di ciò, ogni volume di .hack//G.U. offre relativamente poco in merito a quest secondarie: tralasciando quelle presenti al Quest Shop (non tanto diverse dalla semplice esplorazione casuale di un dungeon), avremo semplicemente un'arena in cui affrontare gli altri giocatori di The World o completare le missioni di alcuni NPC che terranno conto delle nostre imprese come i Chim Chim e i Lucky Animals calciati nonché i PK eliminati durante le esplorazioni.
In poche parole, .hack//G.U. Last Recode è una compilation che va principalmente giocata per la trama accattivante che offre, più che per le componenti extra presenti.

I titoli inclusi, tra cui l'inedito Vol.4, non brillano neanche a livello grafico: pur essendo una trilogia rilasciata nell'ormai lontano 2006 su PlayStation 2, il prodotto proposto da Bandai Namco, seppur aiutato dall'alta definizione, dimostra una grafica più simile, senza esagerazioni, ad un titolo sviluppato nel 1999-2000. Tralasciando i (pochi) filmati di gioco, mostrati con una CG veramente ben fatta, la scarsità di dettagli sui modelli poligonali e la completa assenza di qualsivoglia labiale in determinati casi risulta quasi fastidiosa sebbene non abbia un'importanza così rilevante, trattandosi di un JRPG.
 
 
Se fossimo nel 2006, anno in cui i vari volumi di .hack//G.U. vennero rilasciati singolarmente sul mercato, ci saremmo ritrovati a recensire frammenti di un prodotto che, da tale punto di vista, ne sarebbero usciti con le ossa rotte, a causa di una storia frammentata, un gameplay (troppo) semplice e un comparto tecnico sotto alla media. Ma nel caso di .hack//G.U. Last Recode, abbiamo tra le mani un JRPG completo che, nonostante qualche difetto, riesce a tenere incollato il giocatore, incuriosendolo non solo tramite la trama quanto all'uso di una lore di gioco veramente ben realizzata e credibile sotto molti aspetti. L'inclusione della simpatica Parody Mode e dei Terminal Disc per approfondire ciò che è avvenuto prima di .hack//G.U. riesce a rendere .hack//G.U. Last Recode un ottimo punto di partenza per la serie per chiunque decida di avvicinarsi al franchise anche per la prima volta. Attenzione però: l'italiano non è tra le lingue contemplate.