Nine Parchments - Recensione

E' ormai passato qualche anno da quando gli sviluppatori della Frozenbyte (Trine, Trine 2, Trine 3, Has Been Heroes) hanno sfornato quella piccola perla che è stato Trine, un puzzle game "arcade" in cui bisognava organizzare al meglio tre personaggi dalle caratteristiche uniche e peculiari. La particolarità del gioco era la possibilità di affrontare l'avventura assieme ad altre due persone, in una sorta di puzzle game cooperativo. Nine Parchments non eredita quelle meccaniche, ma riesce a mantenere un feeling di gioco molto simile, complice anche l'essere ambientato nel medesimo universo e avere come personaggio giocabile uno dei componenti del famoso terzetto. La struttura di gioco è molto semplice: ogni giocatore controlla un apprendista mago con a disposizione una lista crescente di incantesimi, utili ad avere la meglio dei numerosi nemici. Aggiungeteci una buona dose di fuoco amico e il gioco è fatto.

Nine Parchments è un twin-stick shooter cooperativo a colpi di magie ed incantesimi, sulla falsariga di Enter the Gungeon o simili. Per chi non conoscesse questo tipo di giochi, è un genere in cui con uno stick si muove il personaggio mentre con l'altro si direziona lo stesso per mirare ai nemici. Un altro gioco da cui deriva ambientazione e alcune delle meccaniche è la serie Magicka. La storia è un mero pretesto per rendere plausibile il fatto che un gruppetto di maghi tanto potenti quanto maldestri sia libero di portare la distruzione in ogni dove. Per farla breve, un incidente non ben precisato all'accademia magica ha disperso 9 delle pergamene proibite tra le più potenti e pericolose: i pigri studenti, invece di passare a studiare anni e anni, colgono al volo l'occasione per imparare questi incantesimi, con totale disprezzo per le più basilari norme di sicurezza, avventurandosi per il mondo alla ricerca di questi "parchments". A riprova di ciò le morti per fuoco amico saranno molto spesso maggiori di quelle provocate dagli innocenti mostri, obbligando i giocatori a valutare bene le conseguenze oppure a chiedere scusa innumerevoli volte, a fattaccio compiuto (e con ben poco rimorso). Fortunatamente potrete porre rimedio alle morti, inavvertitamente causate, aiutando il respawn dei vostri compagni, limitando in maniera sensibile le maledizioni e gli improperi del gruppo nei vostri confronti.

Il gioco si sviluppa in una serie di livelli lineari, non generati proceduralmente, intramezzati da boss battle uniche. Ogni livello in realtà è composto da una serie di macro arene collegate tra loro, in ognuna delle quali affrontare una più o meno numerosa orda di nemici. A dimostrazione di questa struttura "ad arene", alla fine di ogni singolo scontro la barra vitale dei giovani maghi viene ripristinata in automatico, permettendo di affrontare lo scontro successivo al massimo della forza. I nemici sono diversi e vari, si passa da lenti lucertoloni a cinghiali che caricano a testa bassa, da raptor balzanti a ragni esplosivi, perfino nemici che lanciano le vostre stesse magie. Se aggiungiamo che tutti o quasi i nemici possono essere associati ad un diverso elemento (Ghiaccio, Fuoco, Fulmine, Morte...) la varietà non è certo in difetto. Proseguendo col gioco, inoltre, si incontreranno anche mostri più particolari contro i quali il mero assalto frontale non può che tradursi in un total party kill, obbligando i giocatori ad un approccio allo scontro più ragionato. Gli incontri con i boss invece sono arene singole in cui affrontare un mostro, spesso gigantesco, unico e pericoloso, il quale ci ricompenserà con una delle tanto agognate pergamene. La progressione verso la conclusione è continua, non viene permesso di rigiocare un singolo livello o boss a meno di ricominciare tutta la trafila. E' possibile sospendere la partita e riprendere successivamente dal punto raggiunto o cominciare una nuova progressione dall'inizio. Il problema è che chi si inserisce per la prima volta in una partita, senza mai aver giocato, è obbligato a cominciare da un livello avanzato, con magari già un 6-7 magie da gestire e nemici non semplici. Nel caso di morte dell'intero gruppo il gioco concede un'ultima rinascita di un membro casuale. Se si viene sconfitti un'altra volta si deve ricominciare dall'ultimo punto di salvataggio, nel caso di difficoltà massima dall'inizio.

Il recuperare una pergamena si tradurrà con la possibilità, a fine livello, di aggiungere un incantesimo nuovo di zecca al nostro limitato arsenale magico. Questo permette, con l'avanzare dei livelli, di personalizzare il proprio mago in maniera significativa, potendo andare a pescare da un arsenale di una cinquantina circa di incantesimi diversi e vari. Un altro contributo alla personalizzazione è dato dai classici livelli di esperienza. Ogni nuovo livello concede un punto abilità da spendere in un albero che permette un'ancora più profonda scelta su come evolvere il nostro spara-magie novellino. Le specializzazioni sono varie: velocizzare la ricarica, aumentare i danni di un certo elemento o tipo di magia, diventare resistenti a certi elementi e tanto altro. Ogni cinque punti spesi si sbloccano le abilità successive della relativa scheda di abilità, fino ad arrivare a quelle più utili ed impattanti. Se aggiungiamo che col prosieguo del gioco potremo sbloccare fino ad altre due schede di abilità per ogni personaggio, le possibilità aumentano in maniera esponenziale. Preferisco spendere i punti in maniera equilibrata fra le tre schede o mi specializzo in una sola per poter arrivare prima alle abilità più forti?
Come già anticipato i tipi di magia sono 6 e si combinano a coppie per quanto riguarda la debolezza uno dall'altro: fuoco-ghiaccio, morte-vita e fulmine-vapore. Le magie spaziano dal semplice flusso al proiettile lanciabile, da esplosioni ad area ad altre magie più particolari. I maghi non possiedono una riserva di energia magica ma ogni incantesimo dispone di un numero diverso di cariche, permettendo di lanciare altre magie nell'attesa che quelle esaurite si ricarichino. I diversi tipi di magia possono provocare degli stati alterati. Il ghiaccio rallenta e ad un certo punto congela, il fulmine può stordire, il fuoco può infiammare e così via. Una meccanica particolare, ereditata in minima parte da Magicka, è la possibilità di unire due o più flussi per crearne uno che ne somma gli effetti, diventando però difficile da direzionare in maniera proficua.

Nei vari livelli potremo scovare numerose piume, bastoni magici e scrigni, all'interno dei quali si trovano copricapo ed esperienza. Raccogliendo una certa quantità di piume si sbloccano ulteriori bastoni. Se i copricapo hanno una valenza puramente estetica senza andare ad incidere in alcuna maniera sul gioco, i bastoni invece modificano alcuni parametri, andando ad aumentare i danni di certi elementi oppure aggiungendo ulteriori effetti. Inoltre è necessaria la staffa magica di uno studente per poter affrontare la missione corrispondente e rendere giocabile la versione base di quel personaggio. Infatti sono presenti nel gioco 8 personaggi diversi, ognuno con 4 differenti versioni, dei quali ne avremo inizialmente a disposizione solo due nella versione base. Per sbloccare le versioni alternative, e la relativa scheda di abilità aggiuntiva, dovremo completare 3 "compiti" ognuno, dall'eseguire azioni specifiche al vincere scontri in determinate maniere. Le versioni differiscono una con l'altra per quanto riguarda le 3 magie iniziali, il nome e per il colore. Tutte il materiale sbloccato, i personaggi e l'esperienza vengono mantenuti da una partita all'altra, obbligando chi vuole completare tutto a rifare più volte i livelli con i vari personaggi. Fortunatamente l'esperienza è condivisa tra tutte le versioni dello stesso personaggio.

Se la massiccia presenza di fuoco amico vi disturba (magari perchè avete un compagno di gioco incapace di trattenere la sua furia omicida) è possibile impostarla in 3 maniere differenti, dove per esempio il danno fatto agli altri giocatori si traduce invece in danno a se stessi o altre soluzioni alternative. Ci sono 4 diversi livelli di difficoltà selezionabili a piacimento e pure durante la partita, dove i primi 3 differiscono per forza e numero dei nemici mentre l'ultimo obbliga pure a ricominciare dal primo livello nel caso di sconfitta totale. Si può giocare assieme ad altre persone in locale oppure online, andando a creare delle partite aperte a tutti o private. Purtroppo in sede di recensione non è stato possibile trovare molta gente con cui provare la stabilità di connessione ma le poche partite online fatte non hanno dato particolari problemi. Si possono aggiungere o togliere giocatori in qualsiasi momento e la sincronizzazione dei Joy-con è rapida e precisa. E' possibile affrontare la sfida in solitario, ma si sacrifica una buona dose del potenziale del titolo. Vero che il gioco scala il numero dei nemici in automatico ma la soddisfazione di cooperare e la possibilità di essere resuscitati dai propri alleati non sono cose da sottovalutare. Ovviamente è consigliabile giocare con una coppia di controller a testa, in quanto la soluzione a singolo joy-con sacrifica qualche tasto e adotta delle soluzioni non ottimali. Avendo a disposizione solo due coppie, come la maggior parte dei comuni mortali, la soluzione del joy-con singolo è comunque funzionale e godibile.

Il gioco è completamente localizzato in italiano, ad eccezione del parlato, quindi tutti i menù, le schede e i sottotitoli sono tradotti discretamente bene. La grafica è molto curata, le ambientazioni e i mostri dettagliati e godibili alla vista, la resa è fluida anche nei momenti più concitati. Gli effetti delle magie forse hanno un aspetto un po' troppo cartoonesco, con colori forse un po' troppo accesi rispetto alla palette cromatica adottata per tutto il resto. Ma si tratta di una inezia, del resto nessuno sa che colore avrebbe una palla di fuoco nella vita reale.