Dopo numerose petizioni e richieste avanzate dai fan Bandai Namco porta su Nintendo Switch il bellissimo picchiaduro uscito lo scorso gennaio su PlayStation 4, Xbox One e PC dedicato allo strafamoso manga disegnato da Akira Toriyama: Dragon Ball FighterZ.
Dopo la demo uscita lo scorso mese abbiamo finalmente avuto modo di mettere le mani sulla versione finale del gioco che ripropone gli stessi meccanismi delle precedenti edizioni (di cui potete trovare una dettagliata recensione a questo indirizzo) sfruttando le peculiari caratteristiche portatili della console della casa di Kyoto. Ma come si comporterà questa conversione per una console dall’hardware decisamente meno potente rispetto a PlayStation 4 e Xbox One?
Dragon Ball FighterZ è un picchiaduro con scontri 3vs3 con una grafica ultra colorata e dagli effetti scenici e fanservice in grado di esaltare ogni appassionato della saga. Arc System Works ha puntato molto su questo titolo che permette ai neofiti del genere di iniziare a darle di santa ragione in brevissimo tempo ma con delle meccaniche estremamente profonde in grado di appagare perfino gli esperti. Il tutto è illustrato in un tutorial molto esauriente in cui ogni singola mossa è spiegata in maniera dettagliata e che permette di guadagnare Zeni, la moneta del gioco e del mondo di Dragon Ball.
Anche se non possedete un abbonamento a Nintendo Switch Online il gioco offre un’ampia sezione offline tra cui la modalità arcade che metterà a dura prova anche i giocatori più esperti e la modalità storia divisa in tre archi narrativi differenti.
Alla base di tutto una nuova (e prosperosa) minaccia invade la terra con Goku e compagni che si troveranno a sfidare i propri cloni e i classici nemici come Cell e Freezer nel tentativo di salvare i propri amici in difficoltà. Tutti i capitoli di un singolo arco si suddividono in diverse mappe, dove il giocatore potrà scegliere se affrontare tutti i nemici di ogni singola area oppure andare direttamente verso il boss che una volta battuto permetterà di accedere alla mappa successiva. All’inizio dell’avventura l’unico lottatore disponibile è Goku ma progredendo potrete salvare altri iconici personaggi ed aggiungerli al vostro roster personale.
Nel complesso la modalità storia risulta ben sviluppata e con una trama per nulla scontata, ma lungo le 15 ore necessarie per completare il tutto vi troverete di fronte ad un numero infinito di cloni tutti uguali tra loro che potrebbero stancarvi facilmente. Ogni battaglia vinta vi permetterà di recuperare una piccola parte di punti salute persi precedentemente, aumentare l’esperienza dei personaggi coinvolti nella battaglia (fattore indispensabile per progredire nell’avventura) e guadagnare un piccolo quantitativo di Zeni.
Visitando il negozio sarà possibile spendere gli Zeni per acquistare capsule che una volta aperte permettono di acquisire nuovi costumi, titoli da affiancare alla vostra scheda giocatore e nuovi avatar in versione super deformed da usare nell’hub di gioco. Si tratta di un sistema di Loot Box piuttosto frustrante ma che fortunatamente è stato implementato in maniera tale da non farvi spendere ulteriori soldi. Certo completare l’intera collezione vi porterà via diverse decine di ore e la mancanza di un “trofeo platino” come sulla console Sony potrebbe scoraggiare anche i più accaniti giocatori.
L’hub del gioco è rappresentato da un luogo che molti riconosceranno a prima vista: un torneo Tenkaichi. Durante la prima partita potremo scegliere un avatar in versione “Chibi” con cui sarà possibile muoversi liberamente per scegliere una tra le opzioni presenti. Girando l’area potrete accedere al tutorial, alla modalità storia, al negozio oppure alla zona online. Se da un lato ci troviamo di fronte ad una scelta originale dall’altro ben presto ci si potrebbe stancare di girare inutilmente e passare all’opzione teletrasporto che consente di raggiungere immediatamente una determinata zona.
L’opzione online è sicuramente una delle più attese e temute dai fan visto che nella demo uscita precedentemente si erano riscontrate difficoltà a collegarsi ad un server libero e perfino alcune improvvise disconnessioni durante le partite. In questi primi giorni dalla data di uscita tali problemi sembrano permanere con tempi di attesa per un matchmaking che alle volte si attesta intorno ai cinque minuti, ma siamo sicuri che nei prossimi giorni la situazione andrà a migliorare considerevolmente.
Ma dove Dragon Ball FighterZ riesce ad eccellere è nelle tante chicche nascoste che gli sviluppatori hanno inserito nel gioco, a partire dai divertenti dialoghi nelle scene pre combattimento fino alle Dramatic Scenes. Questi particolari finali si possono attivare giocando con diversi personaggi e scenari (ad esempio Goku contro Freezer nello scenario Namek distrutta) e sono un vero spettacolo per gli occhi in grado di riportare alla mente i momenti più esaltanti del manga.
Rispetto alla versione per console e PC, quella di Nintendo Switch ha il pregio del fattore portabilità che permette di giocare ovunque anche per partite in locale con amici (anche se i due singoli joycon non sono molto funzionali per la freneticità delle battaglie). Da sottolineare il fatto che il lavoro di conversione operato da Arc System Works rasenta la perfezione con pochissimi dettagli ed effetti dei colpi che non hanno superato il passaggio verso una console decisamente inferiore per hardware rispetto a Sony e Microsoft. A livello di fluidità non abbiamo notato particolari rallentamenti nelle fasi di lotta, nemmeno in quelle più concitate dell’azione, con dei solidi 60fps sia in modalità portatile (a 720p) che in modalità docked (a 1080p).
Dopo la demo uscita lo scorso mese abbiamo finalmente avuto modo di mettere le mani sulla versione finale del gioco che ripropone gli stessi meccanismi delle precedenti edizioni (di cui potete trovare una dettagliata recensione a questo indirizzo) sfruttando le peculiari caratteristiche portatili della console della casa di Kyoto. Ma come si comporterà questa conversione per una console dall’hardware decisamente meno potente rispetto a PlayStation 4 e Xbox One?
Dragon Ball FighterZ è un picchiaduro con scontri 3vs3 con una grafica ultra colorata e dagli effetti scenici e fanservice in grado di esaltare ogni appassionato della saga. Arc System Works ha puntato molto su questo titolo che permette ai neofiti del genere di iniziare a darle di santa ragione in brevissimo tempo ma con delle meccaniche estremamente profonde in grado di appagare perfino gli esperti. Il tutto è illustrato in un tutorial molto esauriente in cui ogni singola mossa è spiegata in maniera dettagliata e che permette di guadagnare Zeni, la moneta del gioco e del mondo di Dragon Ball.
Anche se non possedete un abbonamento a Nintendo Switch Online il gioco offre un’ampia sezione offline tra cui la modalità arcade che metterà a dura prova anche i giocatori più esperti e la modalità storia divisa in tre archi narrativi differenti.
Alla base di tutto una nuova (e prosperosa) minaccia invade la terra con Goku e compagni che si troveranno a sfidare i propri cloni e i classici nemici come Cell e Freezer nel tentativo di salvare i propri amici in difficoltà. Tutti i capitoli di un singolo arco si suddividono in diverse mappe, dove il giocatore potrà scegliere se affrontare tutti i nemici di ogni singola area oppure andare direttamente verso il boss che una volta battuto permetterà di accedere alla mappa successiva. All’inizio dell’avventura l’unico lottatore disponibile è Goku ma progredendo potrete salvare altri iconici personaggi ed aggiungerli al vostro roster personale.
Nel complesso la modalità storia risulta ben sviluppata e con una trama per nulla scontata, ma lungo le 15 ore necessarie per completare il tutto vi troverete di fronte ad un numero infinito di cloni tutti uguali tra loro che potrebbero stancarvi facilmente. Ogni battaglia vinta vi permetterà di recuperare una piccola parte di punti salute persi precedentemente, aumentare l’esperienza dei personaggi coinvolti nella battaglia (fattore indispensabile per progredire nell’avventura) e guadagnare un piccolo quantitativo di Zeni.
Visitando il negozio sarà possibile spendere gli Zeni per acquistare capsule che una volta aperte permettono di acquisire nuovi costumi, titoli da affiancare alla vostra scheda giocatore e nuovi avatar in versione super deformed da usare nell’hub di gioco. Si tratta di un sistema di Loot Box piuttosto frustrante ma che fortunatamente è stato implementato in maniera tale da non farvi spendere ulteriori soldi. Certo completare l’intera collezione vi porterà via diverse decine di ore e la mancanza di un “trofeo platino” come sulla console Sony potrebbe scoraggiare anche i più accaniti giocatori.
L’hub del gioco è rappresentato da un luogo che molti riconosceranno a prima vista: un torneo Tenkaichi. Durante la prima partita potremo scegliere un avatar in versione “Chibi” con cui sarà possibile muoversi liberamente per scegliere una tra le opzioni presenti. Girando l’area potrete accedere al tutorial, alla modalità storia, al negozio oppure alla zona online. Se da un lato ci troviamo di fronte ad una scelta originale dall’altro ben presto ci si potrebbe stancare di girare inutilmente e passare all’opzione teletrasporto che consente di raggiungere immediatamente una determinata zona.
L’opzione online è sicuramente una delle più attese e temute dai fan visto che nella demo uscita precedentemente si erano riscontrate difficoltà a collegarsi ad un server libero e perfino alcune improvvise disconnessioni durante le partite. In questi primi giorni dalla data di uscita tali problemi sembrano permanere con tempi di attesa per un matchmaking che alle volte si attesta intorno ai cinque minuti, ma siamo sicuri che nei prossimi giorni la situazione andrà a migliorare considerevolmente.
Ma dove Dragon Ball FighterZ riesce ad eccellere è nelle tante chicche nascoste che gli sviluppatori hanno inserito nel gioco, a partire dai divertenti dialoghi nelle scene pre combattimento fino alle Dramatic Scenes. Questi particolari finali si possono attivare giocando con diversi personaggi e scenari (ad esempio Goku contro Freezer nello scenario Namek distrutta) e sono un vero spettacolo per gli occhi in grado di riportare alla mente i momenti più esaltanti del manga.
Rispetto alla versione per console e PC, quella di Nintendo Switch ha il pregio del fattore portabilità che permette di giocare ovunque anche per partite in locale con amici (anche se i due singoli joycon non sono molto funzionali per la freneticità delle battaglie). Da sottolineare il fatto che il lavoro di conversione operato da Arc System Works rasenta la perfezione con pochissimi dettagli ed effetti dei colpi che non hanno superato il passaggio verso una console decisamente inferiore per hardware rispetto a Sony e Microsoft. A livello di fluidità non abbiamo notato particolari rallentamenti nelle fasi di lotta, nemmeno in quelle più concitate dell’azione, con dei solidi 60fps sia in modalità portatile (a 720p) che in modalità docked (a 1080p).
Dragon Ball FighterZ offre in modalità offline una storia interessante e in molti punti perfino divertente (seppur alla lunga potrebbe diventare monotona per via dei pochi nemici a disposizione) e una modalità arcade che nel grado di difficoltà maggiore metterà a dura prova anche i più navigati giocatori.
In questa versione per Nintendo Switch troverete tutte le opzioni e le modalità presenti nelle precedenti console (esclusi i trofei) e il lavoro svolto nella conversione da Arc System Works rasenta la perfezione nonostante i limiti di hardware della console portatile della casa di Kyoto.
In conclusione, Dragon Ball FighterZ rappresenta il punto più alto toccato nelle trasposizioni videoludiche del manga di Akira Toriyama e un must have per tutti i fan del genere picchiaduro.
In questa versione per Nintendo Switch troverete tutte le opzioni e le modalità presenti nelle precedenti console (esclusi i trofei) e il lavoro svolto nella conversione da Arc System Works rasenta la perfezione nonostante i limiti di hardware della console portatile della casa di Kyoto.
In conclusione, Dragon Ball FighterZ rappresenta il punto più alto toccato nelle trasposizioni videoludiche del manga di Akira Toriyama e un must have per tutti i fan del genere picchiaduro.
Pro
- Modalità storia interessante e longeva...
- La migliore trasposizione videoludica di Dragon Ball.
- Sistema di combattimento adatto sia a neofiti che esperti.
- Dramatic finish in grado di esaltare qualunque appassionato.
Contro
- ... Ma che potrebbe stancare per i pochi nemici a disposizione.
- Sala d'attesa non funzionale e confusionaria.
Poteva esserlo
Ma manco ti fa gestire le trasformazioni
Per me elemento essenziale
A me piace il gioco difficile, partire in forma base cercando di vincere e se non ce la faccio andare di power up, cambiare trasformazioni durante il combattimento anche per rendere il tutto più intrigante e meno monotono, (per dire in budokai tenkaichi 3 il ssj2 è più forte nel corpo a corpo mentre il ssj3 negli attacchi energetici quindi in base al nemico ti gestisci la trasformazione)
Motivo principale per cui sia questo che xenoverse restano nello scaffale per me a malin cuore perchè un goku dove mi posso gestire dal ss1 al migatte sarebbe la cosa che amerei di più
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