Indagine Microsoft: 7 italiani su 10 amano giocare
ai videogame con i propri figli
· Il 72% dei genitori italiani dichiara di trascorrere del tempo con i propri figli giocando ai videogame, in media 10 volte al mese
· Il 73% dei genitori italiani afferma che è un’attività che li aiuta a entrare più in sintonia con i propri bambini
· I genitori italiani conoscono bene i titoli giocati dai propri figli (81%) ma temono che le esperienze online non siano sicure (49%).
· Tuttavia, un genitore su quattro (24%) non ha ancora impostato alcun metodo di parental control sul dispositivo dei propri figli.
Milano, 4 dicembre 2019 – Il periodo natalizio è alle porte e le famiglie si preparano a trascorrere momenti di svago in compagnia dei propri cari. Una nuova ricerca di Microsoft rivela che il gaming è diventato un passatempo di grande rilevanza e popolarità, dal momento che il 72% dei genitori afferma di giocare ai videogiochi con la propria famiglia, in media 10 volte al mese. La condivisione di momenti videoludici è diventata un’attività molto più popolare rispetto ad altre più tradizionali, come andare al cinema, fare un giro al centro commerciale o giocare a nascondino. I videogame vengono battuti per frequenza solamente dalle favole della buonanotte, dalle passeggiate e dalla visione di contenuti in TV.
Questa nuova ricerca, basata su un campione di 12 mila famiglie europee, che include 2.000 genitori italiani, indaga le abitudini videoludiche all’interno del contesto domestico. Secondo quanto emerge dallo studio, i genitori credono che giocare ai videogiochi contribuisca maggiormente ad avvicinarli ai propri figli rispetto ad altre attività, come ad esempio, guardare la televisione. Quasi il 73% degli intervistati dichiara che trascorrere del tempo giocando ai videogame rafforza l’intesa tra genitore e figlio e il 72% crede che il gaming aiuti a cogliere alcuni aspetti della personalità dei propri bambini. Infine, il 61% dei genitori concorda sul fatto che giocare con i propri bambini li aiuta a sentirsi più aggiornati sugli ultimi trend.
Dando uno sguardo al resto dell’Europa, la Spagna detiene il numero più alto di famiglie gamer, con tre nuclei familiari su quattro (75%) che condividono i momenti videoludici. Tuttavia, sono le famiglie italiane a giocare insieme con più frequenza, in media 10 volte al mese, seguite da quelle spagnole, che detengono una media leggermente inferiore, pari a 9 volte al mese. Italia e Spagna sono seguite dalla Francia, con una frequenza di gioco pari a 8 volte al mese.
“I risultati di questa ricerca confermano ulteriormente che i videogiochi rappresentano un importante momento di intrattenimento per le famiglie italiane”, ha commentato Cédric Mimouni, Responsabile Xbox per l’Area Mediterranea e Iberica. “Il gaming è diventato rapidamente uno strumento fondamentale per creare legami più forti all’interno delle famiglie e riteniamo che ciò sia dovuto, in parte, alla natura interattiva dei videogiochi. Durante il gioco i componenti della famiglia sono chiamati ad interagire l’uno con l’altro, rendendo l'esperienza più memorabile rispetto a un’attività passiva come guardare la TV".
La ricerca ha inoltre rivelato che i genitori si sentono più sicuri quando conoscono a quali giochi i loro figli accedono online, con l’81% che afferma di sapere esattamente a quali contenuti giocano. Tuttavia, nonostante la fiducia generale nei confronti del mondo videoludico, i genitori tendono a preoccuparsi delle persone con le quali i loro figli interagiscono online: sebbene il 66% dei genitori italiani dichiari di sapere quali sono gli interlocutori dei propri figli, quasi la metà (49%) non crede che i bambini siano al sicuro quando giocano online.
“Siamo davvero soddisfatti che i genitori in Europa conoscano così tanti aspetti dell’attività videoludica dei propri figli. La mission di Microsoft è far sì che ciascuno realizzi il proprio potenziale e questo significa anche aiutare le famiglie a divertirsi giocando insieme”, ha dichiarato Cédric Mimouni, Responsabile Xbox per l’Area Mediterranea e Iberica. “Inoltre, vorremmo che i genitori si sentissero tranquilli anche quando ripongono il controller, sapendo che i loro figli accedono a contenuti appropriati anche quando giocano da soli. Per questa ragione, consigliamo caldamente di creare un Family Group e avvalersi dei Family Setting”.
I Family Setting, completamente personalizzabili, sono disponibili per un’ampia gamma di dispositivi, inclusi tablet e PC Windows 10, console Xbox e smartphone. Tuttavia, la ricerca ha evidenziato come molti genitori non utilizzino questi preziosi strumenti: solo il 36% dei genitori italiani applica infatti limitazioni per gli acquisti in-game, mentre il 36% ha impostato limiti di tempo appropriati per la propria famiglia. Infine, un genitore su quattro (24%) non ha ancora impostato alcun metodo di parental control sul dispositivo dei propri figli.
I Family Setting di Microsoft consentono ai genitori di impostare limiti di utilizzo, blocchi degli acquisti in-app tramite password, filtri per i contenuti in base all’età degli utenti e molto altro ancora. Di seguito alcuni semplici consigli di Microsoft per un’esperienza di gioco più sicura:
· Usare i Family Setting: dai limiti di utilizzo alle restrizioni sugli acquisti in-app, sono numerose le impostazioni di protezione che i genitori possono attivare e personalizzare sul proprio dispositivo di gioco. Maggiori informazioni sull’impostazione e sulla gestione di Family Group e account dedicati ai bambini sulle piattaforme Microsoft sono disponibili su xbox.com/for-everyone/responsible-gaming.
· Stabilire regole chiare: assicurarsi che i bambini sappiano cosa ci si aspetta dal loro comportamento quando giocano, anche online. Parlare con loro di cyberbullismo, degli atteggiamenti appropriati e del tempo che possono dedicare ai videogiochi.
· Partecipare al gioco: il modo migliore per comprendere cosa stanno facendo i propri figli è impugnare un controller. Lasciarsi coinvolgere è fondamentale per scoprire come i bambini trascorrono il loro tempo – e potrebbe essere divertente anche per i genitori!
Forse perchè non ce li fanno giocare? Aldilà della celia credo che davvero troppo spesso ci si dovrebbe informare un secondo prima del gioco che i "pargoli" vogliono, e magari saper proporre alternative ( GTA comunque è un giocone). Posso comunque testimoniare che è vero. Mio fratello e suo figlio per anni e anni hanno giocato insieme su XBOX.
Non c'è gente che si lamenta, c'è una minoranza silenziosa che ogni tot. tira fuori GTA per fare casino.
E soprattutto c'è l'idea che i videogame siano educativamente poveri Punto
Ma questo vale per qualunque cosa piaccia ai giovani.
va be ho usato GTA come esempio più lampante, ma è una cosa generale
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