E così, a distanza di 14 mesi dal primo episodio, termina il seguito di Life is Strange, acclamatissimo gioco dei Dontnod. Lasciamoci pure alle spalle la terribile attesa tra un episodio e l'altro, questa è una storia che va assaporata interamente dall'inizio alla fine, altrimenti tende a perdere quella forte carica emotiva tra un episodio e l'altro.
Va sottolineato comunque come la qualità del gioco rimanga inalterata tra un episodio e l'altro (per quanto ho trovato che gli episodi dal 3 in poi siano più brevi come durata) a differenza di altri giochi del genere che magari finiscono con il subire un calo se non addirittura il rischio di non terminare mai gli episodi successivi.
Tirando le somme non c'è moltissimo da dire rispetto a quanto già detto per gli episodi precedenti. La forza di questo Life is Strange 2 è tutta nella storia, poco nell'interattività. Se l'avventura di Max e Chloe aveva nel riavvolgimento del tempo una componente molto importante di gameplay, questo seguito non è molto di più di un'avventura classica. Inoltre le scelte non vanno a incidere sulla storia, non ci sono bivi che cambiano ciò che accade e la sensazione resta sempre quella di subire gli eventi ed essere chiamati solo a scelte morali una dietro l'altra.
Fortunatamente tutto assume poi un senso nel finale. Come nel primo gioco l'ultima scelta è decisiva, ma a seconda di come avete deciso di comportarvi durante tutto il gioco, l'esito sarà differente dando quindi vita a 4 possibili diversi finali. Uno di questi quattro potrà avere anche tre diverse variazioni a seconda dei rapporti e del destino occorso a determinati personaggi, portando quindi a 7 le variazioni di finale possibili. Che vi accontentiate del finale a cui approderete o che decidiate di vederli tutti, sarà comunque bene tenere a portata di mano una scatola di fazzoletti.
Tra le cose da segnalare dell'ultimo episodio, c'è la presenza di uno dei personaggi già incontrati nel primo Life is Strange che, a seconda del finale che avete scelto (se non avete i salvataggi nella console o nel PC, vi viene chiesto esplicitamente quale finale avete scelto quando iniziate a giocare) vi racconterà del destino occorso agli altri personaggi del primo gioco.
Due sono quindi i consigli che posso dare a chi si accinge a giocare questo Life is Strange 2:
- giocare prima il primo gioco, che è un capolavoro;
- giocare The Awesome Adventures of Captain Spirit, gioco gratuito fortemente legato a questo titolo.
Queste sono le premesse necessarie per godersi la storia.
Va sottolineato comunque come la qualità del gioco rimanga inalterata tra un episodio e l'altro (per quanto ho trovato che gli episodi dal 3 in poi siano più brevi come durata) a differenza di altri giochi del genere che magari finiscono con il subire un calo se non addirittura il rischio di non terminare mai gli episodi successivi.
Tirando le somme non c'è moltissimo da dire rispetto a quanto già detto per gli episodi precedenti. La forza di questo Life is Strange 2 è tutta nella storia, poco nell'interattività. Se l'avventura di Max e Chloe aveva nel riavvolgimento del tempo una componente molto importante di gameplay, questo seguito non è molto di più di un'avventura classica. Inoltre le scelte non vanno a incidere sulla storia, non ci sono bivi che cambiano ciò che accade e la sensazione resta sempre quella di subire gli eventi ed essere chiamati solo a scelte morali una dietro l'altra.
Fortunatamente tutto assume poi un senso nel finale. Come nel primo gioco l'ultima scelta è decisiva, ma a seconda di come avete deciso di comportarvi durante tutto il gioco, l'esito sarà differente dando quindi vita a 4 possibili diversi finali. Uno di questi quattro potrà avere anche tre diverse variazioni a seconda dei rapporti e del destino occorso a determinati personaggi, portando quindi a 7 le variazioni di finale possibili. Che vi accontentiate del finale a cui approderete o che decidiate di vederli tutti, sarà comunque bene tenere a portata di mano una scatola di fazzoletti.
Tra le cose da segnalare dell'ultimo episodio, c'è la presenza di uno dei personaggi già incontrati nel primo Life is Strange che, a seconda del finale che avete scelto (se non avete i salvataggi nella console o nel PC, vi viene chiesto esplicitamente quale finale avete scelto quando iniziate a giocare) vi racconterà del destino occorso agli altri personaggi del primo gioco.
Due sono quindi i consigli che posso dare a chi si accinge a giocare questo Life is Strange 2:
- giocare prima il primo gioco, che è un capolavoro;
- giocare The Awesome Adventures of Captain Spirit, gioco gratuito fortemente legato a questo titolo.
Queste sono le premesse necessarie per godersi la storia.
La storia è molto toccante e anche fortemente schierata politicamente. Parla di diversità, di emarginazione, di odio razziale, di omofobia, di religione, di crescita e di morale. Forse era una storia più adatta ad un film che ad un gioco, ma difficilmente mancherà di emozionarvi. Life is Strange 2 vi continuerà a dare l'impressione sempre di subire e mai di determinare gli eventi e forse è giusto così perché è anche questo a dargli carica emotiva. E sinceramente il mio rammarico è uno solo: quanto diverso sarebbe stato giocarlo tutto di seguito?
Quindi ne aggiungo un altro di consiglio: chiudete internet, giocatelo, fate le vostre scelte, lasciate anche perdere i trofei e arrivate alla fine della storia. Avrete tutto il tempo poi per recuperare i collezionabili, vedere le altre possibili scelte e gli altri finali, ma immergetevi nella storia e concentratevi solo su quella: non ve ne pentirete.
Quindi ne aggiungo un altro di consiglio: chiudete internet, giocatelo, fate le vostre scelte, lasciate anche perdere i trofei e arrivate alla fine della storia. Avrete tutto il tempo poi per recuperare i collezionabili, vedere le altre possibili scelte e gli altri finali, ma immergetevi nella storia e concentratevi solo su quella: non ve ne pentirete.
Pro
- Storia impegnata e drammatica
- Motore grafico migliorato
- Personaggi e rapporti tra di loro ben caratterizzati
- 4 possibili finali della storia
Contro
- Interattività ridotta: alcune scelte hanno conseguenze pesanti, ma l'ossatura centrale rimane fortemente monolitica
- Non hai diretto controllo dei poteri, l'avventura rimane quindi connotata su un gameplay più classico del predecessore
Se devo scegliere però preferisco il primo Life is strange, la sua storia mi aveva coinvolta di più sia appunto per il fatto che controllavi direttamente i poteri sia forse anche per il contesto. Nel primo un po' tutti potevamo immedesimarci, in questo secondo capitolo penso che sia più strettamente riservato a quello che succede in America riguardo l'immigrazione. Quindi a noi europei interessa fino ad un certo punto e non ci sentiamo così tanto coinvolti, o almeno è quello che ho provato io.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.