I tre giochi di questo mese sono, come sempre, molto diversi fra loro ma tutti selezionati con cura e attenzione per soddisfare i tanti tipi di giocatori. Se siete curiosi di conoscere anche i giochi dei mesi scorsi vi lasciamo il link alle precedenti notizie di gennaio e dicembre, dove trovarete i rimandi a quelle dei mesi precedenti.
Final Fantasy XV: Royal Edition
Un nome importante come Final Fantasy è un peso troppo grande che affossa anche le storie migliori o una manna che dona lustro anche a quelle mediocri?
Recensione Completa di Final Fantasy XV: Royal Edition
No Man's Sky
Un gioco con un lancio disastroso può riprendersi nel tempo, ma i giocatori rimasti scottati all'inizio troveranno il coraggio di riprovare?
Recensione Completa di No Man's Sky
Monkey King: Hero is Back
Un gioco su licenza può catturare anche chi non conosce l'opera originale?
Recensione Completa di Monkey King: Hero is Back
La tematica di questo mese è viaggio! In un certo senso il cuore di tutte le opere di intrattenimento visto che quella del viaggio è una tematica pervasiva. A questo giro non ci siamo lanciati in interpretazioni filosofiche del termine, ma non abbiamo nemmeno ridotto il viaggio al solo perdersi per mondi fantastici e suggestivi, sebbene sia una delle motivazioni principali che spinge i giocatori verso il prossimo titolo. I 3 giochi proposti hanno molto da dare in questo senso, vediamoli nel dettaglio.
Uno sviluppo lungo e travagliato è da sempre prologo di un progetto fallimentare, è innegabile che Final Fantasy XV abbia accusato molto questa sua prima fase, ma ignorare tutto ciò che ha di buono il quindicesimo capitolo della serie di punta di Square-Enix è sbagliato. La Royal Edition è Final Fantasy XV come sarebbe dovuto essere: un viaggio epico che accosta un'avventura fantastica in un mondo spettacolare ad una storia di amicizia e crescità che coinvolge personaggi profondi e complessi, non semplici da inquadrare senza una buona visione di insieme. Una volta completato il puzzle che è Final Fantasy XV è impossibile rimanerne indifferenti.
No Man's Sky è il viaggio nella sua forma più pura, un'avventura fine a se stessa alimentata esclusivamente dalla curiosità del singolo verso il prossimo misterioso pianeta. Non sapere cosa ci si potrà trovare davanti, sia in termine di scorci che di eventi, è a dir poco stimolante e cercare di essere pronti ad ogni sorta di pericolo mentre si cerca di tirare fuori il massimo dalle peculiarità del sistema spaziale in cui ci si trova è a dir poco appagante. Forse Hello Games non ha iniziato No Man's Sky con il piede giusto, ma il duro lavoro ha permesso di aggiustare il tiro e creare un universo in continua espansione in cui perdersi... da soli o con amici!
Monkey King: Hero is Back è la trasposizione dell'omonimo film cinese per ragazzi, film che ha incassato così tanto da spingere la divisione cinese di Sony a farne un'esclusiva Playstation 4 in collaborazione con lo studio d'animazione. Quella dello scimmiotto è un'avventura a suo modo semplice e spensierata e, sebbene non manchino momenti drammatici, è la generale leggerezza che contraddistingue scene e personaggi a rendere il viaggio dello scimmiotto così piacevole. Senza dubbio un'ottima trasposizione film-gioco, godibile anche a per chi non conosce l'originale.
Il gatto di questo mese viene da una carta di Magic the Gathering disegnata da Steve Prescott, inutile dire che c'è un piccolo dettaglio aggiunto da noi... potete confrontare le due versioni guardando la galleria a fondo news.
Con questi tre titoli termina il nostro appuntamento mensile con il Neko ni Katsuobushi e se siete arrivati fino a qui senza sapere cosa volesse dire meritate decisamente una spiegazione.
La traduzione letterale di questo modo di dire giapponese sarebbe "Il Katsuobushi è per il gatto" esattamente come i giochi sono apposta per noi videogiocatori!
Hai ragione in entrambi i casi, ma da buon fanboy per me è una cosa positiva XD
Se invece vuoi partire da un capitolo vecchio senza tenere in considerazione chi appare in KH ti consiglio vivamente FF6 che, secondo me, a livello di storia è uno dei migliori
(Il mio preferito è FF5 ma non lo consiglierei come punto di inizio per la serie)
All'inizio sei effettivamente a scuola con lezioni e verifiche e in un certo senso il lato scolastico un po' rimane, ma dati gli sviluppi e la varietà generale non lo considererei un jrpg con ambientazione scolastica. Per dire, è anni luce distante da un Persona 3-4-5 con i ritmi dettati dagli impegni.
Che il 10 sia stato un po' il punto di rottura l'ho sentito dire spesso, ma non ho mai troppo capito perché. Alla fine di tematiche ricorrenti lato trama/personaggi ce ne sono sempre state, così come lato gameplay non è mai stato un problema pescare e limare da capitoli precedenti... perché prima queste cose andavano bene e dopo non più?
Dal mio punto di vista sono pochi i capitoli che hanno davvero fatto fare alla serie un grosso passo in una direzione diversa e sono: FF4 con una trama più drammatica, FF7 con la grafica 3D e la valanga di minigiochi, FF11 con l'online e FF15 con action&open world.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.