I tre giochi di questo mese sono, come sempre, molto diversi fra loro ma tutti selezionati con cura e attenzione per soddisfare i tanti tipi di giocatori. Se siete curiosi di conoscere anche i giochi dei mesi scorsi vi lasciamo il link alle precedenti notizie di gennaio, febbraio e marzo.
Samurai Warriors: Spirit of Sanada
Con il radicale cambio di stile di Samurai Warriors, rimpiangeremo capitoli come Spirit of Sanada?
Recensione Completa di Samurai Warriors: Spirit of Sanada
Crash Bandicoot 4: It's About Time
Preferireste vedere un Crash 5 di Activision o un remake di Crash Bash con la stessa cura dei precedenti?
Recensione Completa di Crash 4: It's About Time
Detroit: Become Human
Quanto è verosimile il mondo di Detroit: Become Human?
Recensione Completa di Detroit: Become Human
La tematica di questo mese è sequel Inattesi! Tutti i tre capitoli sono stati un punto di svolta inaspettato per la serie e ognuno per motivi diversi, andiamo a vederli nel dettaglio.
Samurai Warriors 5 si è presentato come un grosso cambio di rotta per la serie, con la sua grafica rivista da zero e un taglio completamente nuovo dei personaggi, ma ciò che rende Samurai Warriors: Spirit of Sanada ancora più bizzarro è la scelta di concentrarsi di punto in bianco sulla storia di un clan in particolare. Lo stile adottato dallo spin-off non rivoluziona la serie, ma ne da una visione completamente diversa: più storica ed intrigante.
Crash Bandicoot 4 è inaspettato nel senso più diretto del termine: dopo tutti questi anni chi si sarebbe immaginato un nuovo capitolo? Capitolo così legato al precedente!
Certo, se It's About Time fosse uscito di punto in bianco sarebbe stato ancora più di impatto, ma vederlo arrivare dopo gli ottimi remake degli storici primi 3 capitoli, seguiti dallo splendido CTR Nitro-Fueled, ha reso Crash 4 ancora più epico.
Lo stile di Quantic Dream è così unico che, per quanto ogni gioco faccia storia a sè, è naturale accostare ogni capitolo al successivo, soprattutto considerando che il gameplay alla base è rimasto pressoché lo stesso, con i giusti accorgimenti. Detroit: Become Human riesce ad aggiustare tutti i difetti che buttavano giù Heavy Rain e Beyond: Due Anime grazie ad una narrazione meglio gestita, intrecci meglio orchestrati e scelte generalmente più ragionate e complesse. Ciò che rende Detroit: Become Human un sequel inaspettato è il fatto che a crescere e progredire non siano tanto la continuity degli eventi, come ci si aspetta da un normale "Capitolo 2" di un gioco, quanto è il gameplay a crescere capitolo dopo capitolo.
Con questi tre titoli termina il nostro appuntamento mensile con il Neko ni Katsuobushi e se siete arrivati fino a qui senza sapere cosa volesse dire meritate decisamente una spiegazione.
La traduzione letterale di questo modo di dire giapponese sarebbe "Il Katsuobushi è per il gatto" esattamente come i giochi sono apposta per noi videogiocatori!
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