Si è chiuso domenica 14 novembre alle 7.00 il Closed Network Test di ELDEN RING, il fantasy Action-RPG sviluppato da FromSoftware Inc. e prodotto da BANDAI NAMCO Entertainment Inc., in collaborazione con George R. R. Martin. il creatore della saga Cronache del ghiaccio e del fuoco, poi diventata Il Trono di Spade in tv.

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Dopo aver completato l'apposito questionario nel quale abbiamo dato agli sviluppatori le nostre impressioni, siamo pronti a descrivere anche a voi le sensazioni che, pad alla mano, ci sono state trasmesse dal soulslike di nuova generazione.

Cominciamo col dire che quanti pensavano, temevano o auspicavano un cambio di rotta rispetto a quanto tracciato finora con la saga di Dark Souls verranno contraddetti, in quanto il feeling è esattamente lo stesso, l'atmosfera, il gameplay e l'immedesimazione ricalcano fedelmente le gite a Lordran, ampliandone chiaramente le meccaniche di gameplay e di approccio (ad esempio aggiungendo un tasto dedicato per il salto ed uno per il movimento stealth), integrate soprattutto da Sekiro, o il crafting di qualsiasi oggetto ci capiti a tiro, come fiori, insetti, rocce ed animali erbivori da cacciare.

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Il cambiamento più mastodontico e spiazzante è sicuramente dato dal mondo di gioco, decisamente molto più grande di quello a cui eravamo abituati (tanto più che con il procedere dei titoli le mappe cominciavano a diventare una serie di corridoi poco mascherati) e davvero open, nella quale diventa determinante l'esplorazione a cavallo. Nella sola Beta si contavano ben 4 boss opzionali, di cui almeno 3 facilmente missabili muovendosi quasi esclusivamente sui binari della trama. Un'altra meccanica molto interessante è il ciclo giorno/notte, che fornirà un'alternanza anche ai nemici che incontreremo nella mappa, di fatto raddoppiando il tempo da dedicare alla scoperta delle Lands Between nel quale si muoveranno i Senzaluce.

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L'impressione generale è di un gioco che richiederà molte più ore del classico Dark Souls a cui siamo abituati, di cui tante dedicate proprio a quanto descritto poc'anzi. Affascinante la dinamica delle evocazioni "alla bisogna", attivabili in precise zone nel quale è presente un feticcio che ce lo comunica. Queste magie ci aiutano decisamente negli scontri più impegnativi come quello con l'ostico Magrit che tutti hanno combattuto all'ingresso del castello, ma è altrettanto possibile affrontarle con la classica coop, evocando i nostri alleati tramite i consueti segni messi sul terreno. I combattimenti a cavallo inoltre possono semplificare di molto alcuni combattimenti (ad esempio quello contro il drago ed i suoi attacchi ad area vastissima) in tattiche di "mordi e fuggi". Probabilmente andranno limate alcune meccaniche, ma il succo c'è. I moveset di armi e nemici sono ripresi 1:1 dai vari titoli a marchio From (incluso Sekiro soprattutto per quanto riguarda i cavalieri), così come tutto quello che riguarda le tradizionali meccaniche base del riposo ai falò (che qui si chiamano fonti di Grazia) e delle anime, da ora in poi meglio conosciute come rune.

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Questa versione beta, che si è dimostrata molto più completa e stabile di alcuni titoli al day one, ci ha lasciato con la voglia di tornare quanto prima a vestire i panni del nostro reietto alla ricerca delle rune maggiori, di tuffarci a capofitto negli scontri con nemici e boss che paiono dotati di un ottimo level design e di girare in un mondo di gioco che, assieme alle melodie evocative, restituisce un mix di emozioni nostalgiche ed intriganti come pochi. Da rivedere l'adattamento in italiano, che purtroppo non brilla affatto in quanto a qualità delle traduzioni.

Insomma, chi ha deciso che more of the same sia una frase da leggere per forza con un'accezione negativa? Per quanto ci riguarda riteniamo che se qualcuno è bravo in qualcosa è giusto che continui a farne, soprattutto perché questa breve prova di Elden Ring ha dimostrato che noi, di soulslike come solo From Software sa fare, non ne siamo affatto sazi.