Nonostante l'immaginario comune veda il giocatore odierno sempre online su qualche free to play battle royale, per fortuna le case continuano ad investire anche su diversi tipi di titoli. In un panorama così orientato verso il futuro, non mancano mai graditi ritorni come il recente Chrono Cross: remaster e collection di perle del passato più o meno note tornano ad incuriosire i giocatori, i quali non si avvicinano solo per "farsi una cultura" ma soprattutto perché interessati da sistemi di gioco così diversi da quello a cui sono abituati. Se riproporre il passato va bene, costruire sulla falsa riga appare ancora come un azzardo ed è per questo che tali progetti vengono relegati per lo più a case indipendenti e crowdfounding vari, come il caso di Eiyuden Chronicles.
Il progetto Eiyuden Chronicles nasce da un Kickstarter proposto da Rabbit & Bear Studio, una software house fondata da ex-dipendenti di Konami e soprattutto autori di Suikoden, ambiziosa serie di jrpg nata su Playstation 1 e cresciuta negli anni fino alla Playstation 2 e al Nintendo DS con numerosi capitoli principali e spin-off. La serie, come molti altri nomi, è pian piano caduta nel dimenticatoio con i fan che ciclicamente chiedevano un Suikoden VI... a riprendere questa eredità ci pensa Eiyuden Chronicles: Hundred Heroes via Kickstarter e dopo l'enorme successo della campagna, il progetto ha generato uno spin-off: Eiyuden Chronicles: Rising. Un'antipasto action per l'erede spirituale di una delle serie jrpg dallo stile più riconoscibile, un simpatico modo di alleviare l'attesa per la portata principale attesa per l'anno prossimo.
Eiyuden Chronicles: Rising narra una storia apparentemente marginale rispetto a quella di Hundred Heroes, una simpatica parentesi che permette ai giocatori di immergersi in una piccola area e fare la conoscenza di diversi personaggi che andranno poi ad unirsi nel capitolo principale. Quanto fondamentali sia il ruolo dei protagonisti di Rising in Hundred Heroes non è ancora possibile dirlo, ma quello che è certo è che dopo aver giocato questo spin-off la voglia di tornare in compagnia di CJ, Garoo, Isha e tutti gli altri sarà decisamente forte.
La storia segue le vicende di CJ, una cercatrice di tesori impegnata nel rito di passaggio della sua tribù ovvero il recupero di un tesoro di valore ancora maggiore rispetto a quello dei propri avi. E' con questo obiettivo in testa che la giovane ragazza si reca a Nuova Neveah, una città in crisi perché recentemente rasa al suolo dai terremoti e ora minacciata dai mostri fuoriusciti dalle miniere vicine. Il sindaco, la giovane Isha, organizza un ingegnoso piano per trasformare la sfortuna in fortuna: le miniere da cui escono i mostri sono ricche di tesori e gli avventurieri non vedono l'ora di poterli recuperare, ecco dunque che Nuova Neveah diventa la città ospite di questo afflusso e, con la spinosa collaborazione tra locali e forestieri, un passo alla volta la città torna al suo splendore originale.
Nella sua strada verso la licenza di esploratrice, documento indispensabile per accedere legalmente alla miniera, CJ si farà carico di innumerevoli missioni secondarie che, nella loro semplicità, permettono ai protagonisti e agli abitanti di Nuova Neveah di brillare. Tra simpatiche commissioni e classiche raccolte di materiali specifici durante le esplorazioni, il ritmo serrato di obiettivi rendono lo sviluppo della storia divertente e davvero piacevole da seguire, pur con ritmi un po' lenti se ci si ferma davvero ad ogni missione secondaria.
Una città da ricostruire, dei dungeon da esplorare e tanti personaggi da conoscere e con cui interagire per mille motivi; forte di questi tre elementi Eiyuden Chronicles: Rising spinge il giocatore a proseguire per l'avventura che, sebbene non particolarmente longeva, risulta piuttosto piacevole per tutta la sua durata. I personaggi giocabili sono tre, ma quelli che avranno un ruolo su Hundred Heroes sono molti di più, offrendo di fatto un assaggio della vasta varietà di personalità che andranno a colorare l'avventura del capitolo principale. La razziatrice CJ, rapida e agile, il mercenario Garoo, lento e pontente, e la sindaca Isha, magica ed elegante, sono la triade che il giocatore userà per esplorare i dintorni di Nuova Neveah e che proprio per questo imparerà a conoscere ed apprezzare di più, tuttavia sarà difficile non affezionarsi alla città e ai suoi abitanti perché le interazioni cono loro saranno molte e la forma che assumerà la città sarà fortemente influenzata dal giocatore. Non è un caso se i salvataggi di Rising si potranno portare su Hundred Heroes...
Combinando le peculiarità dei tre protagonisti sarà possibile addentrarsi nei pericolosi livelli, il cui numero limitato viene compensato dalla loro dimensione e soprattutto dall'ottimo design che rende l'esplorazione piacevole e funzionale. I mostri che ostacoleranno il cammino dei giocatori sono piuttosto diversificati tra loro tuttavia il numero di tipologie uniche non è particolarmente elevato. Poco male, il ritmo di gioco è spedito e il mix action-platform rende le fasi nei dungeon piuttosto divertenti anche senza necessità di peculiari pattern da imparare o attenzione da prestare nello sconfiggere i nemici. Discorso diverso per i boss, stupendi nella loro forma e unici nei loro pattern. Sconfiggerli non sarà un problema per i più avvezzi all'action, ma l'impresa risulta comunque divertente, soprattutto grazie al simpatico cast.
Come già detto, la storia di Rising appare marginale rispetto agli eventi di Hundred Heroes sicché si concentra su una città e sul passato e gli obiettivi di Isha e CJ, ma proprio per questo resta un ottimo modo non solo per prendere confidenza con un mondo di gioco ricco e variegato, come quelli a cui Suikoden ha abituato i giocatori, ma soprattutto un'esperienza leggera e divertente. Magia, tecnologia, personaggi con aspetti da animali antropomorfi e molte personalità forti dai diversi obiettivi rendono le vicende di Rising decisamente intriganti. CJ è un'ottima protagonista: il suo modo di intendere i tesori, ovvero legati al valore che ne da la persona più che a quello economico, la rende estremamente simpatica, inoltre la sinergia che si crea con il navigato mercenario Garoo va a creare degli stacchetti davvero comici che ben si amalgamano con la storia che, pur con tutta la parte drammatica di Isha, scorre piacevole e leggera, dimostrando implicitamente che Eiyuden Chronicles ha dalla sua sceneggiatori capaci.
Grafica e sonoro sono nella media delle produzioni indipendenti, Eiyuden Chronicles: Rising risulta sempre piacevole da vedere e ascoltare, ma non regala panorami particolarmente evocativi né tracce memorabili. Il mix 2D-3D è strano, i personaggi sono rappresentati da delle belle sprite bidimensionale, il cui stile tra l'altro rende davvero onore al character designer che – come è già possibile vedere spulciando gli artwork dei protagonisti di Hundred Heroes – è riuscito a diversificare moltissimo i vari protagonisti, dando loro una forte e distinta personalità che appare chiara e riconoscibile già al primo sguardo, questo nonostante il grande numero. A fianco dei personaggi, come già detto bellissimi da vedere e ben animati, troviamo le ambientazioni su sfondo in 3D, realizzate con uno stile sufficientemente curato ma soprattutto in linea con le sprite, difatti nonostante i due stili siano così diversi e per questo saltino molto all'occhio, già dopo le prime ora si sarà fatta l'abitudine.
Gioco testato su Playstation 5.
Il progetto Eiyuden Chronicles nasce da un Kickstarter proposto da Rabbit & Bear Studio, una software house fondata da ex-dipendenti di Konami e soprattutto autori di Suikoden, ambiziosa serie di jrpg nata su Playstation 1 e cresciuta negli anni fino alla Playstation 2 e al Nintendo DS con numerosi capitoli principali e spin-off. La serie, come molti altri nomi, è pian piano caduta nel dimenticatoio con i fan che ciclicamente chiedevano un Suikoden VI... a riprendere questa eredità ci pensa Eiyuden Chronicles: Hundred Heroes via Kickstarter e dopo l'enorme successo della campagna, il progetto ha generato uno spin-off: Eiyuden Chronicles: Rising. Un'antipasto action per l'erede spirituale di una delle serie jrpg dallo stile più riconoscibile, un simpatico modo di alleviare l'attesa per la portata principale attesa per l'anno prossimo.
Le atmosfere che hanno reso Suikoden magico tornano in Eiyuden Chronicles, erede spirituale della serie che si presenta al pubblico con un antipasto intitolato Rising.
Come già accennato nell'introduzione, Eiyuden Chronicles: Hundred Heroes riprende la formula di Suikoden e, nello specifico, a giudicare da quanto mostrato fino ad oggi sembrerebbe quella di Suikoden II. L'impostazione della serie vede una grande storia che coinvolge tutto il mondo – come nei più classici dei jrpg – tuttavia la peculiarità è che durante l'avventura si possono reclutare più di 100 personaggi. Non tutte le new entry sono guerrieri da usare in combattimento, alcuni di loro forniscono un altro genere di supporto da simpatici minigiochi con relativi premi a mezzi di trasporto particolari fino addirittura a generali che comandano eserciti per le battaglie su larga scala. Che sia per volere di trama o per qualche missine secondaria, pian piano il gruppo del giocatore prende forma andando ad arricchire con simpatiche note di colore una storia già di per sé molto intrigante ed è proprio grazie a questa immensità che Suikoden ha saputo stregare i giocatori. Eiyuden Chronicles si pone l'ambizioso obiettivo di riportare quella stessa magia su console odierne e, a dimostrazione della nostalgia della serie, il crowd founding è stato un vero successo. In attesa del capitolo principale, la casa ha affidato lo sviluppo dello spin-off Eiyuden Chronicles: Rising a Dream Creator Natsume Atari che, collaborando con la supervisione degli autori originali, ha portato alla nascita di quello che è a tutti gli effetti un antipasto di un'avventura molto più grande.Eiyuden Chronicles: Rising narra una storia apparentemente marginale rispetto a quella di Hundred Heroes, una simpatica parentesi che permette ai giocatori di immergersi in una piccola area e fare la conoscenza di diversi personaggi che andranno poi ad unirsi nel capitolo principale. Quanto fondamentali sia il ruolo dei protagonisti di Rising in Hundred Heroes non è ancora possibile dirlo, ma quello che è certo è che dopo aver giocato questo spin-off la voglia di tornare in compagnia di CJ, Garoo, Isha e tutti gli altri sarà decisamente forte.
La storia segue le vicende di CJ, una cercatrice di tesori impegnata nel rito di passaggio della sua tribù ovvero il recupero di un tesoro di valore ancora maggiore rispetto a quello dei propri avi. E' con questo obiettivo in testa che la giovane ragazza si reca a Nuova Neveah, una città in crisi perché recentemente rasa al suolo dai terremoti e ora minacciata dai mostri fuoriusciti dalle miniere vicine. Il sindaco, la giovane Isha, organizza un ingegnoso piano per trasformare la sfortuna in fortuna: le miniere da cui escono i mostri sono ricche di tesori e gli avventurieri non vedono l'ora di poterli recuperare, ecco dunque che Nuova Neveah diventa la città ospite di questo afflusso e, con la spinosa collaborazione tra locali e forestieri, un passo alla volta la città torna al suo splendore originale.
Nella sua strada verso la licenza di esploratrice, documento indispensabile per accedere legalmente alla miniera, CJ si farà carico di innumerevoli missioni secondarie che, nella loro semplicità, permettono ai protagonisti e agli abitanti di Nuova Neveah di brillare. Tra simpatiche commissioni e classiche raccolte di materiali specifici durante le esplorazioni, il ritmo serrato di obiettivi rendono lo sviluppo della storia divertente e davvero piacevole da seguire, pur con ritmi un po' lenti se ci si ferma davvero ad ogni missione secondaria.
Una città da ricostruire, dei dungeon da esplorare e tanti personaggi da conoscere e con cui interagire per mille motivi; forte di questi tre elementi Eiyuden Chronicles: Rising spinge il giocatore a proseguire per l'avventura che, sebbene non particolarmente longeva, risulta piuttosto piacevole per tutta la sua durata. I personaggi giocabili sono tre, ma quelli che avranno un ruolo su Hundred Heroes sono molti di più, offrendo di fatto un assaggio della vasta varietà di personalità che andranno a colorare l'avventura del capitolo principale. La razziatrice CJ, rapida e agile, il mercenario Garoo, lento e pontente, e la sindaca Isha, magica ed elegante, sono la triade che il giocatore userà per esplorare i dintorni di Nuova Neveah e che proprio per questo imparerà a conoscere ed apprezzare di più, tuttavia sarà difficile non affezionarsi alla città e ai suoi abitanti perché le interazioni cono loro saranno molte e la forma che assumerà la città sarà fortemente influenzata dal giocatore. Non è un caso se i salvataggi di Rising si potranno portare su Hundred Heroes...
Combinando le peculiarità dei tre protagonisti sarà possibile addentrarsi nei pericolosi livelli, il cui numero limitato viene compensato dalla loro dimensione e soprattutto dall'ottimo design che rende l'esplorazione piacevole e funzionale. I mostri che ostacoleranno il cammino dei giocatori sono piuttosto diversificati tra loro tuttavia il numero di tipologie uniche non è particolarmente elevato. Poco male, il ritmo di gioco è spedito e il mix action-platform rende le fasi nei dungeon piuttosto divertenti anche senza necessità di peculiari pattern da imparare o attenzione da prestare nello sconfiggere i nemici. Discorso diverso per i boss, stupendi nella loro forma e unici nei loro pattern. Sconfiggerli non sarà un problema per i più avvezzi all'action, ma l'impresa risulta comunque divertente, soprattutto grazie al simpatico cast.
Come già detto, la storia di Rising appare marginale rispetto agli eventi di Hundred Heroes sicché si concentra su una città e sul passato e gli obiettivi di Isha e CJ, ma proprio per questo resta un ottimo modo non solo per prendere confidenza con un mondo di gioco ricco e variegato, come quelli a cui Suikoden ha abituato i giocatori, ma soprattutto un'esperienza leggera e divertente. Magia, tecnologia, personaggi con aspetti da animali antropomorfi e molte personalità forti dai diversi obiettivi rendono le vicende di Rising decisamente intriganti. CJ è un'ottima protagonista: il suo modo di intendere i tesori, ovvero legati al valore che ne da la persona più che a quello economico, la rende estremamente simpatica, inoltre la sinergia che si crea con il navigato mercenario Garoo va a creare degli stacchetti davvero comici che ben si amalgamano con la storia che, pur con tutta la parte drammatica di Isha, scorre piacevole e leggera, dimostrando implicitamente che Eiyuden Chronicles ha dalla sua sceneggiatori capaci.
Grafica e sonoro sono nella media delle produzioni indipendenti, Eiyuden Chronicles: Rising risulta sempre piacevole da vedere e ascoltare, ma non regala panorami particolarmente evocativi né tracce memorabili. Il mix 2D-3D è strano, i personaggi sono rappresentati da delle belle sprite bidimensionale, il cui stile tra l'altro rende davvero onore al character designer che – come è già possibile vedere spulciando gli artwork dei protagonisti di Hundred Heroes – è riuscito a diversificare moltissimo i vari protagonisti, dando loro una forte e distinta personalità che appare chiara e riconoscibile già al primo sguardo, questo nonostante il grande numero. A fianco dei personaggi, come già detto bellissimi da vedere e ben animati, troviamo le ambientazioni su sfondo in 3D, realizzate con uno stile sufficientemente curato ma soprattutto in linea con le sprite, difatti nonostante i due stili siano così diversi e per questo saltino molto all'occhio, già dopo le prime ora si sarà fatta l'abitudine.
GIUDIZIO FINALE
Eiyuden Chronicles: Rising è un titolo molto valido, soprattutto se visto nell'ottica di spin-off di un progetto più grande. Il prezzo ridotto e le atmosfere per lo più rilassate sono chiari indicatori del fatto che l'obiettivo di Rising non sia tanto quello di emozionare il giocatore con un'epica storia, quanto di introdurlo in un mondo vasto e ricco, un mondo di cui viene vista solo una piccola parte e che ha ancora tanto da dire. Per quanto a tratti Rising possa apparire spoglio o poco incisivo, la verità è che il sistema di gioco funziona, divertendo il giocatore dall'inizio alla fine senza mai stufarlo, anzi, premiandolo e stimolandolo in continuazione con nuove missioni e ricompense. Eiyuden Chronicles: Rising è il primo passo verso un Suikoden moderno, un passo piccolo considerando il progetto principale, ma che è comunque stato capace di rievocare le atmosfere magiche che hanno fatto innamorare i giocatori della serie Konami.
Complimenti Dream Creator Natsume Atari e complimenti a Rabbit & Bear, questo Eiyuden Chronicles: Rising non sarà il miglior action-platform in circolazione, ma è senza dubbio il miglior spot pubblicitario che Eiyuden Chronicles: Hundred Heroes potesse ricevere perché capace di trasmettere le stesse atmosfere di Suikoden e questo non può che rendere felici i giocatori, i quali divoreranno Rising e non vedranno l'ora di giocare Hundred Heroes!
Complimenti Dream Creator Natsume Atari e complimenti a Rabbit & Bear, questo Eiyuden Chronicles: Rising non sarà il miglior action-platform in circolazione, ma è senza dubbio il miglior spot pubblicitario che Eiyuden Chronicles: Hundred Heroes potesse ricevere perché capace di trasmettere le stesse atmosfere di Suikoden e questo non può che rendere felici i giocatori, i quali divoreranno Rising e non vedranno l'ora di giocare Hundred Heroes!
Gioco testato su Playstation 5.
Pro
- Ottimo modo per ingannare l'attesa per Hundred Heroes, ma...
- Gameplay semplice e funzionale
- Testi in italiano
- Lungo il giusto
Contro
- Generalmente non molto incisivo
- Molte quest secondarie sono simili tra loro
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