Ci sono serie che hanno fatto la storia di un genere e ci sono generi che hanno fatto la storia delle persone. Fantascienza e fantasy sono senza dubbio due delle categorie più caratteristiche nel panorama dell'intrattenimento interattivo, complice il fatto che questo è nato ed è stato alimentato per molto tempo dai famigerati nerd. I nerd che amano la fantascienza sono spiritualmente legati a Star Wars o a Star Trek, due serie molto diverse tra loro ma che in comune hanno un forte peso storico che, in un modo o nell'altro, ha plasmato l'immaginario comune sul genere, dominandolo per anni e anni. Che ne dicano i fan più sfegatati, Star Wars è sempre rimasto fedele a sé stesso nella sua fiabesca semplicità, nel suo dividere in modo chiaro bene e male, presentando un'avventura dai toni epici dove uomini-magici – i Jedi con la Forza – riescono in imprese apparentemente impossibili.
Star Trek è molto diverso: le tematiche affrontate sono molto più varie, molto più ragionate e mature e per questo più difficili da apprezzare per il grande pubblico, composto in larga parte da persone che se non vedono qualche sparatoia a schermo tendono a cambiare canale. La natura di serie tv è senza dubbio un punto a favore nello sviluppo di trame più ragionate e di tematiche più varie, non a caso infatti anche le recenti produzione di Star Wars hanno dato di più in tal senso. Ad essere pignoli si dovrebbero fare anche discorsi di budget, target e periodi storici di uscita, ma il punto qui è un altro: Star Trek è nato come serie tv appassionando con la serie classica, più spavalda e sbarazzina, e raggiungendo la vetta con il leggendario Next Generation, una serie che ha reinventato i canonici del brand con storie più sofisticate e adulte. Se Star Wars non ha problemi ad attecchire sul pubblico più giovane perché intrinsecamente pensato per loro, Star Trek si trova invece più in difficoltà e per sopperire a questo sono nate delle serie più leggere e Star Trek Prodigy è il risultato pensato da Nickelodeon che, dopo il successo, prosegue su console e Pc con Star Trek Prodigy: Supernova.
Partendo dalle premesse della serie animata, Star Trek Prodigy: Supernova vede l'equipaggio della Protostar schiantarsi su un sistema solare sconosciuto, attratti dalla forza di una Sfera di Dyson (un sistema che prende energia risucchiandola da un sole) e costretti quindi in extremis a teletrasportarsi sul pianeta poco prima che la nave si schianti effettivamente. Tutti i membri sono disparsi sul pianeta tranne Dal e Gwyndala che fortunatamente riescono a ricongiungersi subito e a collaborare per trovare gli amici. Il tempo stringe perché la Sfera di Dyson porta il sole a collassare in una supernova la cui esplosione spazzerà via i tre pianeti del sistema perciò Dal e Gwyn dovranno trovare gli amici e riparare la Protostar prima che sia troppo tardi. A complicare una situazione già disperata ci pensano i Watcher, gli stessi nemici che hanno schiavizzato i protagonisti su Tars Lamora e che rievocano dolorosi ricordi dimenticati a Gwyn. Cosa ci fanno i Watcher su questo sistema? Cosa ne è stato della precedente civiltà, le cui rovine decorano ancora i tre pianeti ormai prosciugati e prossimi alla fine? Tante domande troveranno risposta durante il viaggio di Dal e Gwyn così come la loro consapevolezza di cosa significhi fare parte della Federazione.
Come già detto all'inizio, lo scopo di Prodigy è avvicinare il pubblico più giovane al vasto ed intrigante universo di Star Trek e il gioco procede su questa strada con una storia incalzante ma lineare, ricca di ben contestualizzate citazioni alle civiltà conosciute della serie e di simpatici dialoghi, perfetti per un cartone animato. E' piacevole seguire il viaggio di Dal e Gwyn mentre recuperano i propri amici e scavano nella disgrazia che ha colpito il sistema solare ed è bello vedere come l'equipaggio si sforzi di aderire a dei principi lontani dai loro, portando in campo una delle tematiche più importanti della serie, ma addolcita e nascosta sotto uno strato più soft. Da Next Generation in poi, Star Trek ha sempre dato molto spazio ai principi da seguire, dalla difficoltà morale che nasce dal volere aiutare qualcuno sebbene ciò vada contro a quello in cui si crede così come il più cavalleresco aiutare chi è in difficoltà anche a costo di rischiare la propria vita. Tematiche classiche che la serie ha esplorato in lunga e in largo durante la serie e che qui reinterpreta in modo molto più gioviale e semplice così da essere gradita anche dai bambini, ma i fan della serie rimarranno comunque soddisfatti dell'operatore dell'inesperto equipaggio della Protostar.
Dal punto di vista del gameplay, Star Trek Prodigy: Supernova recupera l'impostazione tipica dei giochi dei Lego con la loro visuale dall'alto e livelli dalle ambientazioni molto evocative. Le fasi d'azione e le fasi di esplorazione sono ben delineate e soprattutto ben bilanciate, riuscendo ad intrattenere alla perfezione senza mai far venire a noia nessuno dei due aspetti. Sorprendentemente, anche il gameplay di Supernova si sposa alla perfezione con le premesse della serie e si scopre essere apprezzabile sia da grandi che piccini grazie ad un livello di difficoltà medio-basso ma animato da alcuni divertenti picchi di difficoltà che sapranno dare filo da torcere ai giocatori indipendentemente dall'età. Le parti d'azione sono generalmente brevi e semplici e vedono il giocatore approcciare le varie tipologie di Watcher che attaccheranno il duo in massa. Man mano che si salvano i membri dell'equipaggio, essi potranno entrare momentaneamente in combattimento con una mossa speciale ad area, tuttavia sarà possibile giocare effettivamente solo nei panni di Dal o Gwyn, alternandoli a piacimento mentre si scorrazza in giro per i livelli.
Dal è specializzato nelle armi da fuoco a distanza mentre Gwyndala è ottima nel combattimento ravvicinato, questo permette al giocatore di affrontare al meglio le orde di nemici alternando l'uso dei due personaggi. Le fasi di esplorazione sono caratterizzate da diversi tipi di enigmi da superare sfruttando la collaborazione tra i due personaggi e le loro abilità uniche. Le fasi puzzle, tra porte da aprire e cubi da spostare, risultano molto stimolanti ma non sono mai frustranti e stimolano il dialogo tra il giocatore e il suo eventuale compagno di gioco.
Cooperazione è la parola chiave in Star Trek Prodigy: Supernova, non a caso infatti il gioco si presta moltissimo ad essere giocato in cooperativa locale con un amico (o un figlio a cui si sta facendo il lavaggio del cervello a tema Star Trek...) e, soprattutto nelle fasi di esplorazione/puzzle, la comunicazione con il proprio compagno è fondamentale per superare le difficoltà e ottenere tutti i collezionabili e premi disseminati in giro per i livelli. Purtroppo alcuni piccoli bug talvolta limano l'esperienza di gioco, ma Star Trek Prodigy: Supernova nella sua leggerezza da cartone animato per ragazzi riesce ad intrattenere alla perfezione i fan della serie, grandi o piccini che siano.
Gioco testato su Playstation 5.
Star Trek è molto diverso: le tematiche affrontate sono molto più varie, molto più ragionate e mature e per questo più difficili da apprezzare per il grande pubblico, composto in larga parte da persone che se non vedono qualche sparatoia a schermo tendono a cambiare canale. La natura di serie tv è senza dubbio un punto a favore nello sviluppo di trame più ragionate e di tematiche più varie, non a caso infatti anche le recenti produzione di Star Wars hanno dato di più in tal senso. Ad essere pignoli si dovrebbero fare anche discorsi di budget, target e periodi storici di uscita, ma il punto qui è un altro: Star Trek è nato come serie tv appassionando con la serie classica, più spavalda e sbarazzina, e raggiungendo la vetta con il leggendario Next Generation, una serie che ha reinventato i canonici del brand con storie più sofisticate e adulte. Se Star Wars non ha problemi ad attecchire sul pubblico più giovane perché intrinsecamente pensato per loro, Star Trek si trova invece più in difficoltà e per sopperire a questo sono nate delle serie più leggere e Star Trek Prodigy è il risultato pensato da Nickelodeon che, dopo il successo, prosegue su console e Pc con Star Trek Prodigy: Supernova.
Supernova si pone cronologicamente dopo la serie animata di Star Trek Prodigy ma tutti gli elementi principali vengono introdotti in modo naturale, rendendo il gioco un buon punto di inizio.
L'asteroide di Tars Lamora viene usato come centro di costruzione e, al suo interno, molti giovani vengono costretti a lavorare come schiavi. Un gruppo di coraggiosi un giorno si ribella e, dopo mille imprevisti e pericoli, riescono a fuggire recuperando una misteriosa nave abbandonata appartenente ad una fazione che non avevano mai sentito: la Federazione. La nave è la U.S.S. Protostar NX-76884 e il suo equipaggio adesso è composto da un gruppo di adolescenti spaventati e confusi, un gruppo eterogeneo che si trova a collaborare per la prima volta, ma unito sotto lo stesso obiettivo: raggiungere questo misterioso pianeta Terra, restituire la nave ai legittimi proprietari ed entrare a far parte della Federazione, un gruppo che ha colpito l'equipaggio perché mosso da principi di curiosità ed altruismo, così diversi dagli spietati e violenti signori sotto i quali hanno lavorato per anni. L'equipaggio sotto il comando del capitano Dal R'el e con la guida dell'addestratore olografico Kathryne Janeway (sì, il capitano di Star Trek Voyager!) si lanciano alla scoperta dello spazio, esplorandolo seguendo i principi della Federazione e lavorando sodo per guadagnarsi il diritto morale di guidare la Protostar.Partendo dalle premesse della serie animata, Star Trek Prodigy: Supernova vede l'equipaggio della Protostar schiantarsi su un sistema solare sconosciuto, attratti dalla forza di una Sfera di Dyson (un sistema che prende energia risucchiandola da un sole) e costretti quindi in extremis a teletrasportarsi sul pianeta poco prima che la nave si schianti effettivamente. Tutti i membri sono disparsi sul pianeta tranne Dal e Gwyndala che fortunatamente riescono a ricongiungersi subito e a collaborare per trovare gli amici. Il tempo stringe perché la Sfera di Dyson porta il sole a collassare in una supernova la cui esplosione spazzerà via i tre pianeti del sistema perciò Dal e Gwyn dovranno trovare gli amici e riparare la Protostar prima che sia troppo tardi. A complicare una situazione già disperata ci pensano i Watcher, gli stessi nemici che hanno schiavizzato i protagonisti su Tars Lamora e che rievocano dolorosi ricordi dimenticati a Gwyn. Cosa ci fanno i Watcher su questo sistema? Cosa ne è stato della precedente civiltà, le cui rovine decorano ancora i tre pianeti ormai prosciugati e prossimi alla fine? Tante domande troveranno risposta durante il viaggio di Dal e Gwyn così come la loro consapevolezza di cosa significhi fare parte della Federazione.
Come già detto all'inizio, lo scopo di Prodigy è avvicinare il pubblico più giovane al vasto ed intrigante universo di Star Trek e il gioco procede su questa strada con una storia incalzante ma lineare, ricca di ben contestualizzate citazioni alle civiltà conosciute della serie e di simpatici dialoghi, perfetti per un cartone animato. E' piacevole seguire il viaggio di Dal e Gwyn mentre recuperano i propri amici e scavano nella disgrazia che ha colpito il sistema solare ed è bello vedere come l'equipaggio si sforzi di aderire a dei principi lontani dai loro, portando in campo una delle tematiche più importanti della serie, ma addolcita e nascosta sotto uno strato più soft. Da Next Generation in poi, Star Trek ha sempre dato molto spazio ai principi da seguire, dalla difficoltà morale che nasce dal volere aiutare qualcuno sebbene ciò vada contro a quello in cui si crede così come il più cavalleresco aiutare chi è in difficoltà anche a costo di rischiare la propria vita. Tematiche classiche che la serie ha esplorato in lunga e in largo durante la serie e che qui reinterpreta in modo molto più gioviale e semplice così da essere gradita anche dai bambini, ma i fan della serie rimarranno comunque soddisfatti dell'operatore dell'inesperto equipaggio della Protostar.
Dal punto di vista del gameplay, Star Trek Prodigy: Supernova recupera l'impostazione tipica dei giochi dei Lego con la loro visuale dall'alto e livelli dalle ambientazioni molto evocative. Le fasi d'azione e le fasi di esplorazione sono ben delineate e soprattutto ben bilanciate, riuscendo ad intrattenere alla perfezione senza mai far venire a noia nessuno dei due aspetti. Sorprendentemente, anche il gameplay di Supernova si sposa alla perfezione con le premesse della serie e si scopre essere apprezzabile sia da grandi che piccini grazie ad un livello di difficoltà medio-basso ma animato da alcuni divertenti picchi di difficoltà che sapranno dare filo da torcere ai giocatori indipendentemente dall'età. Le parti d'azione sono generalmente brevi e semplici e vedono il giocatore approcciare le varie tipologie di Watcher che attaccheranno il duo in massa. Man mano che si salvano i membri dell'equipaggio, essi potranno entrare momentaneamente in combattimento con una mossa speciale ad area, tuttavia sarà possibile giocare effettivamente solo nei panni di Dal o Gwyn, alternandoli a piacimento mentre si scorrazza in giro per i livelli.
Dal è specializzato nelle armi da fuoco a distanza mentre Gwyndala è ottima nel combattimento ravvicinato, questo permette al giocatore di affrontare al meglio le orde di nemici alternando l'uso dei due personaggi. Le fasi di esplorazione sono caratterizzate da diversi tipi di enigmi da superare sfruttando la collaborazione tra i due personaggi e le loro abilità uniche. Le fasi puzzle, tra porte da aprire e cubi da spostare, risultano molto stimolanti ma non sono mai frustranti e stimolano il dialogo tra il giocatore e il suo eventuale compagno di gioco.
Cooperazione è la parola chiave in Star Trek Prodigy: Supernova, non a caso infatti il gioco si presta moltissimo ad essere giocato in cooperativa locale con un amico (o un figlio a cui si sta facendo il lavaggio del cervello a tema Star Trek...) e, soprattutto nelle fasi di esplorazione/puzzle, la comunicazione con il proprio compagno è fondamentale per superare le difficoltà e ottenere tutti i collezionabili e premi disseminati in giro per i livelli. Purtroppo alcuni piccoli bug talvolta limano l'esperienza di gioco, ma Star Trek Prodigy: Supernova nella sua leggerezza da cartone animato per ragazzi riesce ad intrattenere alla perfezione i fan della serie, grandi o piccini che siano.
GIUDIZIO FINALE
Negli anni molte serie famose hanno cercato di rilanciarsi per colpire il pubblico più giovane e i risultati sono spesso stati ignorati dal target e male accolti dai fan storici. E' ancora presto per dire quale sia il destino del progetto Prodigy sul lungo periodo, ma Supernova è un gioco che ricalca la magia universalmente riconosciuta dei giochi dei Lego, sostituendo la loro tipica comicità con le atmosfere dettate da Star Trek Prodigy. Ponendosi in maniera perfetta verso i fan, Supernova stimola e premia la collaborazione tra i giocatori rendendo il gioco una più che piacevole esperienza da gustarsi in coppia, in particolare se voi o la persona al vostro fianco è un fan di Star Trek o poco abituata a giocare ai videogiochi. Le battaglie semplici ma non troppo divertono i più e i meno esperti in egual maniera e gli enigmi, ben ragionati, spronano i giocatori a pensare e collaborare per superarli, rendendo di fatto l'avventura di Dal e Gwyn un passatempo estremamente gradevole, impreziosito dalle evocative atmosfere di Star Trek ridimensionate e alleggerite secondo l'ottica di Prodigy.
Gioco testato su Playstation 5.
Pro
- Perfetto episodio del cartone e ottimo punto di inizio per Star Trek
- Gameplay all'insegna della cooperazione
- Uno dei migliori titoli da giocare insieme a chi non è abituato ai videogiochi
- Star Trek ridimensionato per i più giovani, ma piacevole anche per i fan storici
- Ambientazioni ispirate ed evocative
Contro
- Qualche bug rende alcuni puzzle più difficili del dovuto
- In poche ma concitate fasi, la telecamera non è ottimale
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