The Caligula Effect 2 - Recensione PS5

Il distopico mondo a base di musica arriva anche su next gen

di Klarth Curtiss

NIS America ormai si sa, è maestra nel portare in occidente titoli giapponesi di nicchia che riescono comunque a trovare una buona fetta di appassionati e propongono sempre idee di gameplay interessanti, tra questi uno dei più apprezzati fu The Caligula Effect, opera dello studio FuRyu che ci catapultava in un bizzarro mondo virtuale a base di musica e combattimenti misti; forti del successo dei primi due capitoli e dopo aver portato il primo con la nomea Overdose anche su PS5 lo scorso maggio la compagnia ha deciso di fare il bis e portare sulla next gen Sony anche The Caligula Effect 2, con risultati che, nel bene e nel male, non si discostano troppo dalla release originale
 
Tra musica e combattimenti purtroppo l'upgrade a next gen non è così evidente

La storia di The Caligula Effect 2 ci catapulta fin da subito nel vivo dell'azione, o forse sarebbe meglio dire "nel vivo della pace", poiché ci ritroveremo con il nostro avatar (a scelta tra maschile e femminile) in uno spazio a noi estraneo, dove verremo accolti da Regret, una cosidetta virtuadoll che ci informa che tutte le nostre preoccupazioni sono ormai un lontano ricordo e possiamo vivere una vita in tranquillità e priva di problemi, tuttavia oltre la sua faccia angelica si nasconde ben altro ed una volta che il nostro protagonista se ne sarà andato verrà svelata la sua natura di carceriera: questo mondo idilliaco infatti non è altro che uno spazio creato da lei stessa e dai suoi aiutanti, il mascherato Bluffman e gli Obbligato Musicians (umani ormai parzialmente trasformati in robot e costretti a comporre le sue canzoni), per attirare in una finta pace tutte le persone che soffrono di molte proccupazioni dalla loro vita vera, rapendole per sempre dalla realtà.

Dopo poco tempo però il nostro avatar inizia a soffrire di strani incubi e, dopo che una strana spaccatura che solo lui sembra vedere si materializza nel cielo, capisce che tutto non è come sembra e la cosa diventerà ancora più evidente quando la virtuadoll χ ("figlia" della virtuadoll μ, che nel capitolo precedente aveva cercato di sottoporre gli umani ad un destino simile a quello orchestrato da Regret) troverà rifugio nel corpo del nostro eroe con l'intento non solo di aiutarlo a riportare tutte le persone rapite a casa, ma anche di risvegliare il suo potere latente per combattere i cosiddetti Digiheads, persone che hanno perso la testa ascoltando le canzoni dell'idol virtuale.
 
χ risulta una presenza frizzante e gradevole per tutta l'avventura

Dal punto di vista del gameplay The Caligula Effect 2 propone sia elementi classici che estremamente originali, se da un lato infatti l'esplorazione ricorderà molto quella dei classici dungeon crawler (stavolta in terza persona), con il nostro personaggio che si muoverà in lunghi corridoi con il solo scopo di raccogliere oggetti o sconfiggere nemici, sarà nel momento in cui partirà la battaglia che le cose si faranno davvero interessanti: per quanto infatti l'azione si svolga a turni, prima di confermare la propria azione ogni personaggio potrà non solo vedere un'anteprima di come si svolgerà la suddetta con annessa la percentuale di riuscita, ma anche decidere in quale momento della linea di combattimento far partire la sua mossa, ciò permette delle possibilità strategiche incredibili, soprattutto quando si inizia a prendere dimestichezza con il sistema e le varie mosse dei protagonisti in modo da farle andare perfettamente in combo, per esempio facendo partire un contrattacco al momento giusto in modo da interrompere l'azione del nemico e lanciarlo a mezz'aria, dove i personaggi muniti di armi a distanza potranno infliggergli più danni, considerato inoltre che una volta terminata la mossa ci sarà comunque un momento di pausa prima di poter far agire di nuovo un membro del party sarà importante calcolare le varie tempistiche, in modo da non lasciare mai finestre di tempo troppo larghe ai nemici; combattendo inoltre sarà possibile riempire una barra al lato dello schermo che, una volta piena ci permetterà di scatenare il pieno potenziale di χ, che irromperà con la sua voce su tutto il campo (letteralmente), potenziando il danno di tutto il party e velocizzando le loro azioni.
 
Cercare di coordinare alla perfezione gli attacchi dei vari membri sarà fondamentale per la riuscita delle battaglie

Dal punto di vista tecnico purtroppo il titolo rimane piuttosto ancorato al passato, nonostante il passaggio a Playstation 5 infatti gli ambienti risultano ancora estremamente spogli ed i dettagli grafici non impressionanti (per quanto comunque si noti una maggiore cura nei modelli poligonali dei protagonisti), la vera punta di diamante della produzione però è il comparto sonoro, ogni combattimento è un tripudio di canzoni idol jpop di vario tipo che trovano il loro massimo splendore nel momento in cui si scatena il potenziale della nostra alleata; il titolo vi terrà impegnati per circa 30/35 ore e purtroppo anche stavolta è completamente in lingua inglese con doppiaggio in giapponese (ma probabilmente a nessuno dispiacerà sentire voci del calibro di Takehito Koyasu o Inori Minase)
 
 
Oggi come due anni fa The Caligula Effect 2 rimane un titolo estremamente godibile sia dal punto di vista del gameplay che da quello sonoro, con una trama interessante che si svela con il giusto pacing, ma che tuttavia pecca ancora nel comparto tecnico e non riesce a giustificare pienamente la sua release su next gen, se non l'avete provato a suo tempo però vi consigliamo caldamente di recuperare questa piccola perla.


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