The Day Before chiude ufficialmente i battenti
La compagnia dichiara la bancarotta
di Klarth Curtiss
Un fenomeno che purtroppo esiste nel mondo videoludico è quello del vaporware, titoli annunciati che generano clamore e nel corso degli anni si perdono nel nulla, alcuni rispuntano dopo anni per miracolo come il recente Six Days in Fallujah, mentre altri generano tanto clamore per poi sparire poco alla volta, come il fantomatico caso Abandoned, ma cosa succede quando un titolo riemerge dalle proprie ceneri per poi sparire in tempo zero?
È proprio questo quello che è successo al controverso The Day Before, titolo sviluppato da Fntastic che dopo un trailer rilasciato anni orsono e cinque anni di sviluppo con quasi zero comunicazione è finalmente stato rilasciato su Steam lo scorso 7 dicembre e già purtroppo c'erano diversi segnali negativi, in particolare gli sviluppatori hanno illustrato più volte il titolo come la rivoluzione del genere MMORPG, mentre al lancio si è scoperto essere nient'altro che un'extraction shooter, a ciò si sono aggiunte tantissime problematiche con i server e la presenza di circa un decimo delle features promesse, per non parlare di diversi rumor che vedono il gioco interamente creato con piccolissime modifiche a pacchetti di assets dal valore di 300€ o poco più; tuttavia nonostante questi moltissimi campanelli d'allarme molti utenti, incuriositi dal suo lancio miracoloso, hanno voluto gettarsi nell'esperienza, sperando quantomeno in patch future, ebbene proprio tutti questi utenti che volevano credere nella compagnia si sono ritrovati a bocca asciutta, poiché proprio nella serata di ieri la compagnia (tramite un tweet sui social che vi lasciamo a fondo pagina) ha ufficialmente dichiarato la bancarotta, poiché il titolo è stato un fallimento finanziario e la compagnia non dispone di fondi per supportarlo a lungo termine, fondi che, al momento, stanno venendo impiegati per pagare i debiti con i partner; sia i server del gioco che quelli del loro altro titolo Propnight rimarranno al momento operativi, ma non si sa effettivamente che ne sarà del prodotto, ed a tal proposito poche ore dopo è intervenuta la compagnia proprietaria di Fntastic, ossia Mytona, che con un secondo tweet ha rassicurato che stanno lavorando con Steam per garantire un rimborso a tutti gli utenti che lo chiederanno.
Come detto sopra non ci è dato sapere cosa ne sarà del titolo, di certo c'é che lanciare un gioco dopo 5 anni di lavoro e decidere di chiuderlo dopo appena 4 giorni dal rilascio sarà sicuramente un fatto che verrà ricordato (per il peggio) negli annali videoludici.