Final Fantasy XVI Echoes of the Fallen - Recensione
Il primo DLC di Final Fantasy XVI, un'ottima scusa per tornare in compagnia di Clive.
di Revil-Rosa
Man mano che i DLC sono diventati una realtà sempre più diffusa questo genere di critiche sono andate a scemare; ormai si sa e si accetta che la produzione di un videogioco ha dei costi tali che ammortizzare con dei contenuti post-lancio è una necessità per le case. E' conoscenza comune anche il fatto che le tempistiche di sviluppo e le scadenze di uscita possono portare al lancio di un gioco con alcuni contenuti che richiedono un po' più di tempo e denaro per essere completati, cosa che si traduce con un Season Pass. Accettare contenuti post-lancio oggi è quindi più facile, soprattutto quando vengono visti come dei piccoli sequel, ma esistono comunque realtà in cui questa pratica non vuole essere attuata come Tales of Arise e Final Fantasy XVI... entrambi giochi partiti con questa premessa, ma che hanno riscosso un successo tale da convincere i rispettivi publisher a sviluppare nuovi contenuti.
Attenzione agli spoiler!
Echoes of the Fallen è un contenuto post-game pertanto la recensione conterrà spoiler più o meno pesanti sugli eventi principali di Final Fantasy XVI.
La storia di Clive Rosfield non aveva bisogno di altro. Dal punto di vista narrativo Final Fantasy XVI chiude tutte le sue parentesi e fila liscia dal suo tragico inizio fino al suo strabiliante finale, chiudendo con maestria le storie secondarie attraverso numerose missioni dedicate. A onor del vero, la sedicesima fantasia finale non fa luce su un punto importante della sua lore, un interrogativo che viene arrogantemente sollevato e che, per quanto secondario rispetto agli eventi principali, risulta così palese da portare il giocatore a sospettare che questo venga risolto nel finale. Invece no, le informazioni sul Leviatano si sono perse nella storia dei Gemelli e il mistero permane anche per Clive e i giocatori, lasciando il mondo di gioco orfani del loro ottavo Eikon senza sapere il perché. Echoes of the Fallen pone le basi per rispondere a questo interrogativo, ma sarà probabilmente The Rising Tide a fare effettivamente luce sull'ultimo mistero irrisolto di Final Fantasy XVI.Echoes of the Fallen va a coprire un altro punto su cui l'ultimo capitolo della serie era indiscutibilmente carente: il post-game. La quasi totale assenza di contenuti post-game è una mancanza che si fa sentire su Final Fantasy XVI, una mancanza che i Cronoliti, la modalità Arcade, le Missioni di Caccia o il new game+ con difficoltà maggiorata non soddisfano tanto quanto avrebbero fatto i buoni vecchi boss segreti, dungeon nascosti e via dicendo.
Ambientato poco prima della battaglia finale a Origine, in Echoes of the Fallen il trio formato da Clive, Joshua e Jill torna unito per investigare sui Cristalli Crepuscolari, dei catalizzatori magici al pari degli altri cristalli ma infinitamente più fragili. Dopo la distruzione dei Cristalli Madre e la conseguente penuria di cristalli, le persone hanno finito per rivolgersi al mercato nero e i Cristalli Crepuscolari, i quali si rompono dopo un paio di utilizzi, vengono venduti sotto falso nome. Questa truffa ha portato alla rovina molte persone e non è più possibile chiudere un occhio. Per scoprire l'origine di questi peculiari cristalli, timorosi di aver tralasciato un Cristallo Madre, il gruppo si mette alla ricerca dei venditori fino ad addentrarsi in una particolare grotta dei Decaduti, la misteriosa civiltà super-tecnologica del passato.
Il DLC si compone dell'esplorazione del nuovo grande dungeon, ricco dei "soliti" costrutti antichi con l'aggiunta però di diversi nuovi nemici che rendono le battaglie più varie. Panorami inediti, un approfondimento sulla più nota leggenda dei Decaduti e diversi mid-boss sono un susseguirsi di sfide che vedono il climax nella difficile battaglia finale che, di fatto, da il nome al nuovo contenuto. Echoes of the Fallen è il dungeon post-game che mancava a Final Fantasy XVI, dungeon che aggiunge nuovi oggetti interessanti, in particolare degli accessori piuttosto utili e divertenti da usare.
La difficoltà del DLC è più alta rispetto a quella del gioco base e, giustamente, parte piano per poi crescere man mano che ci si addentra nel dungeon, raggiungendo picchi effettivamente impegnativi solo nelle ultimissime fasi. Una buona impostazione per chi ha messo da parte Final Fantasy XVI da un po' e ha bisogno di rinfrescarsi le idee su come si gioca, ma chi ne arriva direttamente dalla storia principale ed è desideroso di una sfida più impegnativa farebbe bene ad affrontare il DLC direttamente in difficoltà Final Fantasy.
Le più gradi pecche di Echoes of the Fallen sono la sua scarsa longevità e la sua poca innovazione, due elementi che presi singolarmente possono anche essere perdonati, ma insieme si fanno sentire. Il prezzo di lancio di soli 9,99 euro, affiancato dal Season Pass da 24,99, lasciava già presagire che il primo DLC fosse più un antipasto in attesa del secondo, ma fa comunque specie vedere così poche novità, a conferma in un certo senso della mancata premeditazione sulla realizzazione dei contenuti extra. Tuttavia in un mondo dove i DLC dei titoli single-player aggiungono svariate ore di contenuti tra storie nuove, scenari mai visti, nuovi personaggi giocabili, meccaniche inedite e tanto altro ancora, vedere Echoes of the Fallen che propone solo un dungeon da una manciata di ore smorza molto la sua efficacia.
E' innegabile che il dungeon e le premesse che portano il gruppo ad entrarci si sposino alla perfezione con gli eventi in corso e se a questo si unisce la cura generale al pari dell'avventura principale si ha una piacevole esperienza che riaccende la voglia di tornare nello stupendo mondo dei Gemelli... fallendo però nel soddisfare a pieno tale desiderio, lasciando con l'amaro in bocca e la speranza che The Rising Tide possa andare oltre un semplice extra di gameplay, offrendo un contenuto effettivamente ricco sia di narrazione che di azione, elementi che hanno reso Final Fantasy XVI così entusiasmante e come si confà ai DLC dei titoli single player.
GIUDIZIO FINALE
Final Fantasy XVI nasce come progetto stand alone con una storia chiusa e completa al punto tale da non avere neanche una reale fase di post-game. Echoes of the Fallen è il primo dei due DLC che, stando a quanto dichiarato dal team di sviluppo, sono nati dal successo del gioco e non erano inizialmente stati pensati per farne parte. Le tematiche trattate e la perfezione con cui i nuovi contenuti si incastrano nel mondo di Clive fanno sorgere qualche dubbio sulla veridicità di tale affermazione, così come la bellezza generale di nemici e ambientazioni, ma la linearità dei contenuti sembra confermare il poco tempo avuto a disposizione per lo sviluppo.
Nonostante la generale povertà dell'offerta, il risultato finale rimane un extra piacevole e calzante: un dungeon difficile che punta sul gameplay del capitolo, ripescando uno dei boss iconici della serie, contestualizzando alcuni dettagli interessanti sui Decaduti e che pone le basi per fare luce sul mistero dietro l'Eikon perduto nella Storia dei Gemelli. Echoes of the Fallen è un extra in tutto e per tutto, ma se Final Fantasy XVI vi è piaciuto questo primo DLC è un'ottima scusa per tornare ad accarezzare Torgal.
Nonostante la generale povertà dell'offerta, il risultato finale rimane un extra piacevole e calzante: un dungeon difficile che punta sul gameplay del capitolo, ripescando uno dei boss iconici della serie, contestualizzando alcuni dettagli interessanti sui Decaduti e che pone le basi per fare luce sul mistero dietro l'Eikon perduto nella Storia dei Gemelli. Echoes of the Fallen è un extra in tutto e per tutto, ma se Final Fantasy XVI vi è piaciuto questo primo DLC è un'ottima scusa per tornare ad accarezzare Torgal.
Gioco testato su Playstation 5, di seguito trovate la recensione di Final Fantasy XVI.