DiRT 4 - Recensione

Si torna in pista con il simulatore di Rally di Codemasters

di Matrice85

Codemasters, un nome impresso nelle mente di moltissimi videogiocatori  appassionati di corse. Questo team per i (pochi) che non lo conoscono, è il responsabile dello sviluppo di diversi giochi, in particolare della serie Colin McRae Rally che ha gettato le basi sin dalla sua uscita per il genere dei giochi di rally. Dopo il cambio di nome in Colin McRae: DiRT prima e DiRT 3 dopo, la serie si è sempre contraddistinta per l’alta qualità delle sue produzioni.
 
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A soli due anni dall’ultimo titolo sviluppato da Codemasters, DiRT Rally, eccoci alle prese con DiRT 4. La versione in prova da noi testata è quella PlayStation 4, in particolare giocata su PlayStation 4 Pro. Il titolo è comunque disponibile anche per PC e Xbox One.
La paura più grande per un amante delle serie è solo ed unicamente una: DiRT 4, riuscirà a mantenere le enormi aspettative che ogni fan desidera ad ogni nuovo episodio? La delusione potrebbe essere dietro l’angolo dopotutto…
Per rispondere a questa domanda, non vi resta che leggere la nostra recensione completa.
 

A tutto Gas!


Appena inserito il gioco nella vostra console (o Pc), la prima scelta che dovrete fare è scegliere se affrontare il gioco in modalità “casual” oppure in modalità “simulazione”, la scelta è comunque reversibile quindi si può cambiare stile di gioco in ogni momento. Il team di sviluppo ha pensato bene di coinvolgere tutti gli utenti, sia quelli che preferiscono un approccio più "arcade", sia quelli che vogliono un’esperienza più vicina possibile al rally puro. In entrambi i casi comunque il divertimento è assicurato.

Il gioco inoltre offre la possibilità di usare sia i “normali” controller, sia di usare volanti dedicati. L’esperienza cambia abbastanza naturalmente se userete un volante di qualità, ma vi possiamo assicurare che DiRT 4 è un titolo che si lascia giocare anche con i normali pad. In particolare nella versione PlayStation 4 Pro da noi provata, e quindi con il DualShock 4 di Sony, il titolo si comporta egregiamente, meglio di quanto abbia fatto con il precedente capitolo della saga.
 
 
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Per chi invece possiede un volante, vi possiamo assicurare che DiRT 4 dà il meglio di sé e la sensazione che si prova è quella di trovarsi davvero in pista, soprattutto una volta regolati i giusti settaggi per il force-feedback. Va comunque detto che impostando il gioco in modalità simulazione e con tutti gli “aiuti” alla guida spenti, vi si proporrà davanti una sfida davvero alta, che richiederà tantissima pratica per poter padroneggiare al meglio il sistema di guida. Questo però aumenterà sia la soddisfazione di guida, sia le ore passate sul titolo.
I settaggi quindi e gli aiuti sono molti e possono essere modificati a piacimento ad inizio gara. Oltre a modificare l'IA delle altre vetture, possiamo abilitare o disabilitare gli aiuti di guida come ABS, aiuto in sterzata, aiuti a mantenere l'auto in pista e tantissime altre opzioni.
Disabilitando quasi tutti gli aiuti, il gioco ci mette davvero alla prova ma ci gratifica con esperienza e guadagni maggiori. Prima di entrare in gara quindi possiamo regolare il bilanciamento della frenata, i rapporti delle marce etc.. .

Da questo punto di vista quindi ognuno potrà sbizzarrirsi a trovare il setting ideale al suo stile di guida. Per i novizi invece il gioco offre dei pre-set che garantiscono una buona manovrabilità dell'auto. Sotto il profilo del gameplay quindi, DiRT 4 restituisce davvero un feeling che pochi titoli riescono a dare. Complimenti, ancora una volta a Codemasters per il lavoro svolto.
 
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Fango e sudore per arrivare alla cima della classifica


In DiRT 4 troveremo tantissime modalità di gioco, adatte a tutti i palati. Se si dà per scontato che vi sia una corposa modalità puramente incentrata sulle gare rally, il team di sviluppo per questo titolo ha voluto esagerare, infarcendo il titolo di tantissimi contenuti.
Nel titolo infatti troveremo altre graditissime alternative tra cui spiccano la modalità Rally Storico, Land Rush e Rally Cross

Nella modalità Rally Storico, metteremo le mani su alcune delle più famose vetture dell’epoca passata e in special modo quelle degli anni ’80, dove l’elettronica era quasi completamente assente e la meccanica pura faceva da padrona. 

In Land Rush invece, il gioco ci metterà alla guida delle “dune buggy”. Queste vetture hanno un comportamento totalmente differente rispetto alle classiche vetture da rally e la nostra abilità da pilota verrà messa a dura prova. In questa modalità gli aiuti servono a poco in quanto queste particolari autovetture sono davvero difficili da padroneggiare, specialmente con il pad normale. La situazione migliora leggermente se avremo a disposizione un volante ma in entrambi i casi ci vorrà molta pratica prima di fare punteggi decenti e piazzarsi nelle prime posizioni. 

Nel Rally Cross, forse la modalità più “difficile”, avremo a che fare con vetture tradizionali, ma percorsi che cambiano in modo repentino la conformazione dell’asfalto costringendoci ad adottare nella stessa pista stili di guida differenti. 
 
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Le modalità dunque non mancano e passare di tanto in tanto dall’una a l’altra risulterà sicuramente piacevole ed aiuterà ad aumentare la longevità del titolo.
 

My Dream

 
DiRT 4 mette a disposizione del giocatore una vastissima gamma di autovetture e tracciati che riescono a soddisfare tutti gli amanti del genere. Per poter comprare le autovetture dobbiamo prima vincere degli eventi. Infatti, nelle prime competizioni ci verrà data un auto in prestito, e solo dopo qualche gara possiamo iniziare a rimpolpare il nostro garage di autovetture.

I crediti quindi verranno accumulati principalmente nel corso della carriera, vincendo gare e posizionandoci nei primi posti. Inoltre, ci saranno gli sponsor che ci premieranno se raggiungeremo i diversi obbiettivi che man mano ci vengono proposti.
 
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il numero di auto totali supera i 50 modelli e questi spaziano dalle auto da rally moderne, storiche, rallycross e buggy. Troveremo quindi la mitica Lancia Delta S4 per passare alla Subaru WRX STI NR4Seat Ibiza 4x4 T16 e Larock 2XR Buggy. Un gran numero di auto per tutti i palati.
Per quanto riguarda i tracciati Codemasters ne ha inseriti a sufficienza per dare un senso di varietà al titolo. Queste piste si collocano in cinque nazioni principali: Australia, Spagna, Michigan, Svezia e Galles. Non mancano però piccole deviazione per quanto riguarda le altre modalità, come il Landrush dove correremo in California, Nevada e Messico.
Inoltre con l'aumentare dei punti esperienza, sbloccheremo nuove licenze e questo ci permetterà di acquistare auto sempre più potenti e di classe superiore. 
 

Liberi di scegliere la propria strada

 
Nel pacchetto è compresa anche una modalità chiamata “Gioco Libero” in cui potremo personalizzare ed organizzare diversi tornei settando molti dei parametri a nostro piacimento. Potremo quindi sbizzarrirci ad aumentare o diminuire la lunghezza dei tracciati e quanto questi debbano essere tortuosi andando così a creare ogni volta nuove sfide. Anche se questa nuova aggiunta è molto gradita, in quanto i tracciati verranno generati in modo procedurale settando inizialmente le varie impostazioni, ci saremmo forse aspettati qualche opzione ancora più approfondita. Nulla che mini la qualità del titolo comunque.
 
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Inoltre, la modalità carriera classica sarà intervallata da eventi che esulano il tema del rally puro. Ad esempio tra una gara e l’altra ci verrà chiesto di guidare le già citate dune buggy. Questo aiuta a ridurre l’eventuale ridondanza di effettuare sempre e comunque le solite gare. Infine, gli eventi non hanno un ordine strettamente cronologico, ma spetta al giocatore decidere quali eventi affrontare per prima. Potete anche qui personalizzare il vostro team, guadagnare punti esperienza e denaro per poter comprare vetture sempre più prestanti.
In questa modalità, il gioco vi da la possibilità di assumere i membri del team. Ad esempio, ingaggiando un ingegnere o un meccanico di alto livello, ridurremo i tempi di sistemazione e riparazione dell'auto tra una tappa e l'altra. Purtroppo questa modalità non è molto approfondita ma risulta pur sempre gradita e funzionale all'arricchimento dell'esperienza.

Graficamente il titolo è ben curato su tutte le piattaforme mantenendo un frame rate piuttosto costante. Le versioni PlayStation 4 Pro e PC danno il meglio di se sfoggiando tutta la loro forza bruta, le autovetture in particolare sono davvero ben fatte così come i tracciati definiti al punto giusto. Data comunque la sua natura multipiattaforma il titolo non fa però gridare al miracolo tecnico.
A tal proposito vi riportiamo di seguito un video che analizza e compara le differenti versioni del gioco da parte di Digital Foundry:
 

Anche per quanto riguarda il comparto sonoro il titolo si comporta in molto egregio. Il rombo delle vetture e riprodotto davvero bene, così come i suoni ambientali e altri elementi di contorno riescono a coinvolgere il giocatore anche sotto questo punto di vista.
 
DiRT 4 è un titolo ben riuscito, che riesce a divertire e soddisfare sia i novizi che i veterani delle corse su rally.
Codemasters è riuscita ancora una volta nel difficile intento di migliorare la serie riuscendo a limare alcuni difetti che affliggevano il precedente capitolo. Anche se non rivoluziona in senso stretto il genere dei giochi di rally, grazie alle sue tantissime modalità e un online funzionale, DiRT 4 riuscirà a tenervi incollati allo schermo per tantissimo tempo.
Anche dal punto di vista tecnico il gioco si difende bene. La fluidità è garantita grazie ai 60 fps sia su console che su Pc, con solo qualche sporadico calo su Ps4 base e Xbox One.
DiRT 4 è quindi un  gioco di corse consigliato a tutti gli appassionati sopratutto a chi possiede un buon volante anche se, come ribadito più volte, risulta perfettamente giocabile con i pad tradizionali.

Vi lasciamo con due video trasmessi in live da Playstation 4 Pro dalla nostra redazione.
 
 
 


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