Disponibile ufficialmente StarCraft Remastered
Per l'occasione ritorna lo storico nome Battle.net
di Utente52535
Blizzard ha annunciato finalmente la disponibilità, a partire dalla scorsa notte, di StarCraft Remastered, restauro in alta definizione dell'RTS che ha fatto la storia del genere. Il titolo è acquistabile in via esclusivamente digitale tramite lo shop ufficiale di Blizzard, al prezzo di circa 15 euro e, come già descritto nei nostri precedenti articoli, può contare su grafica rimasterizzata in 4K e widescreen, nuove funzionalità online pienamente integrate con la Blizzard App, compatibilità completa con i moderni sistemi operativi e, ovviamente, l'espansione Brood War che completa la trama relativa alla Prima Guerra tra le tre celebri razze protagoniste.
E a proposito della Blizzard App, pare che ci siano delle novità anche per quanto riguarda il client proprietario dello studio, il cui nome proprio qualche mese fa è andato a sostituire lo storico marchio Battle.net. Ebbene, stando a quanto afferma questo post sul sito ufficiale, pare che lo sviluppatore abbia intenzione di riesumare pienamente il nome, creando così un nuovo brand che verrà utilizzato, d'ora in poi, per riferirsi al client tramite il quale verranno distribuiti ed avviati non solo i titoli proprietari del developer americano, ma anche l'imminente Destiny 2.
"Battle.net", afferma Blizzard, "è il sistema nervoso centrale dei titoli Blizzard, e storicamente è sempre stato così, fin dal 1996. Dopo aver preso ulteriormente in considerazione il cambio di marchio e aver ascoltato i vostri feedback, abbiamo preso la decisione di far rimanere questo nome. I nomi sono importanti, dopotutto". Tutto è bene quel che finisce bene, insomma.
"Battle.net", afferma Blizzard, "è il sistema nervoso centrale dei titoli Blizzard, e storicamente è sempre stato così, fin dal 1996. Dopo aver preso ulteriormente in considerazione il cambio di marchio e aver ascoltato i vostri feedback, abbiamo preso la decisione di far rimanere questo nome. I nomi sono importanti, dopotutto". Tutto è bene quel che finisce bene, insomma.