Bloodstained Curse of the Moon - Recensione
Bentornati a Castlevania...
di Grifis
Sono passati oltre tre anni dalla straordinaria campagna di crowdfunding di Bloodstained: Ritual of the Night, il nuovo progetto di Koji Igarashi (Castlevania) che è riuscito a raccogliere oltre 5,5 milioni di dollari in una delle raccolte fondi più proficue di sempre nella sezione videogiochi. Inizialmente previsto in uscita per marzo 2017 il titolo è stato rimandato più volte ed ancora non si ha una data certa di rilascio.
Uno dei tantissimi stretch goals sbloccati nel corso della raccolta fondi prevedeva la realizzazione di un gioco a 8-bit che potesse fungere da prologo alla storia principale. Bloodstained Curse of the Moon è stato sviluppato da Inti Creates e supervisionato dallo stesso IGA che nelle intenzioni iniziali voleva ricreare lo splendido gameplay e le atmosfere del primo Castlevania uscito per Nintendo NES.
La storia vede come protagonista Zangetsu, un uomo apparentemente senza emozioni che ha subito la maledizione della luna e che ora vaga per la terra con un unico obiettivo: distruggere tutti i demoni con l’aiuto della sua fidata spada. Nel corso della sua avventura lo spadaccino libererà dalla maledizione diversi compagni che potranno unirsi alla sua lotta contro il male.
Bloodstained Curse of the Moon è un platform 2D con grafica retro che nasconde al suo interno diverse sorprese. Gli stage si dividono in differenti percorsi al cui termine si trova un enorme boss da abbattere a colpi di spada. Una volta abbattuto sarà possibile liberare uno dei personaggi aggiuntivi che potranno darci una mano negli stage successivi. I personaggi giocabili sono quattro, sono selezionabili in qualsiasi momento grazie alla pressione di un tasto dorsale e tutti possiedono una particolare abilità che può permetterci di esplorare zone altrimenti inaccessibili.
Il lavoro svolto su questi personaggi è davvero notevole ed anche Arthur, che sembra il meno utile del quartetto per via della poca vita a disposizione, sarà in grado di aiutarvi in più occasioni (ad esempio congelando alcuni mid-boss e permettendovi di frantumarlo in mille pezzi).
Bloodstained Curse of the Moon vi terrà impegnati per un paio d’ore ma nel gioco sono presenti finali differenti e una volta completato nella maniera corretta sarà possibile sbloccare una nuova opzione che vi permetterà di continuare l’avventura da dove si era conclusa.
Per allungare l’esperienza di gioco Inti Creates ha pensato di introdurre all’interno di ogni stage un oggetto nascosto in uno dei percorsi a disposizione. Alcuni permettono di aumentare la vita mentre altri di aumentare la capacità di pozioni in grado di farvi usare un’abilità speciale. Se non foste riusciti a trovare tale oggetto una volta completato il livello potrete ripeterlo attivando l’opzione “Curse of the Moon” all’interno del menù di pausa. La maledizione comporta ovviamente un costo e se deciderete di attivarla perderete tutti i progressi ottenuti nei livelli successivi.
Gli appassionati della serie Castlevania potranno notare diverse citazioni nel corso dell’avventura, sia per quanto riguarda i boss (ad esempio la battagli contro la Morte sulla nave è presa da Castlevania: Rondo of Blood) sia i personaggi che ricordano i protagonisti della serie principale come Simon Belmont (Zangetsu), Alucard (il vampiro Gebel), Sypha (il mago Arthur).
La versione da noi provata per Nintendo Switch non presenta particolari difetti a livello di gameplay garantendo al giocatore una giocabilità fluida e priva di rallentamenti anche in versione portatile.
Bloodstained Curse of the Moon è una gioia per gli occhi dei fan di vecchia data di Castlevania che ritroveranno molte citazioni dalla saga videoludica dedicata ai vampiri più famosa al mondo.
I personaggi risultano caratterizzati in maniera eccellente e Il lavoro fatto da Inti Creates e Koji Igarashi è davvero notevole e permette di addolcire l’attesa del capitolo principale che ancora non ha una data d’uscita ufficiale.
Purtroppo la longevità del titolo è di appena un paio di ore sufficienti per vedere uno dei finali a disposizione ma l’introduzione degli oggetti nascosti, dell’opzione Curse of the Moon (che permette di ripetere un livello) e delle nuove modalità sbloccabili a fine partita permettono di aumentare considerevolmente l’esperienza di gioco.
I personaggi risultano caratterizzati in maniera eccellente e Il lavoro fatto da Inti Creates e Koji Igarashi è davvero notevole e permette di addolcire l’attesa del capitolo principale che ancora non ha una data d’uscita ufficiale.
Purtroppo la longevità del titolo è di appena un paio di ore sufficienti per vedere uno dei finali a disposizione ma l’introduzione degli oggetti nascosti, dell’opzione Curse of the Moon (che permette di ripetere un livello) e delle nuove modalità sbloccabili a fine partita permettono di aumentare considerevolmente l’esperienza di gioco.