God Eater 3 - Recensione Switch
Gli Aragami sbarcano sulla console ibrida di Nintendo, una conversione riuscita?
di Grifis
La storia di God Eater 3 è ambientata diversi anni dopo le avventure degli altri capitoli. Il protagonista, insieme ad altri compagni, è letteralmente schiavizzato e costretto a combattere orde di Aragami, i famelici mostri che infestano un mondo completamente distrutto, per un tozzo di pane. Imprigionati e trattati alla stregua di animali da sfruttare, i nostri intravedono una speranza di riscatto quando una tempesta di cenere distrugge l’avamposto dove vivono, permettendogli di unirsi a una compagnia di mercenari.
Senza aggiungere altro alla trama la modalità storia consiste in una serie di missioni da svolgere in cui ci si dovrà scontrare con Aragami di ogni tipo con l’unico obbiettivo di abbatterli per proseguire alla missione successiva. Purtroppo gli scenari in cui ci troviamo a combattere sono alquanto ripetitivi e potrebbero stancare facilmente il giocatore, specie nelle lunghe sessioni di multiplayer online tra cui spiccano le Missioni d’Assalto, caccie appositamente basate sui raid multiplayer da 8 giocatori, in cui l’obiettivo sarà abbattere il bersaglio entro 5 minuti o, in alternativa, ottenere quanto più possibile da esso. A proposito di multiplayer la versione Nintendo Switch può vantare una funzione esclusiva che permette di giocare in co-op locale con un amico.
Se la storia, piuttosto lineare e breve, non fa brillare questo titolo fortunatamente il gameplay risulta estremamente fluido e bilanciato, anche grazie all’aggiunta di due nuove armi melee, le Lame affilate e le Lune pesanti, che contribuiscono a rendere God Eater 3 più incline all’Hack & Slash rispetto ai precedenti capitoli. Inoltre, grazie ai numerosi aggiornamenti gratuiti usciti da febbraio a oggi (fino alla versione 1.40 che troviamo qui disponibile fin dalla prima missione di tutorial), sono state aggiunte diverse missioni Time Attack, nuove opzioni di cosmesi del personaggio e molti bilanciamenti ad armi e Aragami che rendono l’esperienza di gioco ancora più coinvolgente.
Per quanto riguarda la conversione sulla console ibrida, il lavoro svolto da Marvelous è a dir poco stupefacente. Il framerate risulta stabile anche nei momenti più concitati di gioco e difficilmente noterete evidenti cali di qualità nella grafica anche in versione portatile; tutto questo, unito alla già citata co-op locale e alla portabilità di Nintendo Switch, rendono questa versione più appetibile rispetto alle controparti per PlayStation 4 e PC.
La versione Nintendo Switch di God Eater 3 brilla con una conversione quasi perfetta della versione PlayStation 4 e che può vantare un framerate stabile anche nelle situazioni più movimentate a fronte di un leggero calo della qualità delle textures. La modalità co-op locale e la possibilità di giocare ovunque rendono questa versione appetibile per tutti gli appassionati del genere.
Grazie ai DLC gratuiti sono state corrette alcune imperfezioni come la scarsa scelta nella customizzazione del personaggio, ma altre purtroppo rimangono immutate come il livello di difficoltà basso, la linearità della trama principale e la ripetitività degli scenari nelle missioni.
Nonostante questo God Eater 3 è comunque un gioco in grado di trasmettere emozioni ma che, pur cercando di distinguersi, deve confrontarsi con mostri sacri del genere come Monster Hunter World o Monster Hunter Generations Ultimate.
Grazie ai DLC gratuiti sono state corrette alcune imperfezioni come la scarsa scelta nella customizzazione del personaggio, ma altre purtroppo rimangono immutate come il livello di difficoltà basso, la linearità della trama principale e la ripetitività degli scenari nelle missioni.
Nonostante questo God Eater 3 è comunque un gioco in grado di trasmettere emozioni ma che, pur cercando di distinguersi, deve confrontarsi con mostri sacri del genere come Monster Hunter World o Monster Hunter Generations Ultimate.