Le strane connessioni tra Coronavirus e Resident Evil
Il nuovo virus sembra stia contagiando anche la fantasia del mondo di Internet.
di Marcello Ribuffo
Questo effetto, chiamato pareidolia, oltre che su immagini e audio può esser ricondotto anche in qualche modo alle idee e, se vogliamo, possiamo considerarlo come incipit per tutte le teorie complottistiche. Ecco dunque che associare Resident Evil a qualunque epidemia scoppiata negli ultimi anni diventa un gioco da ragazzi, anche se in questo caso specifico, tutto diventa ancor più interessante.
Come detto, la trama dei Resident Evil ruota attorno allo scoppio di un'epidemia capace di tramutare gli infetti in zombie. La Umbrella Corporation, casa farmaceutica di nome ma creatrice di bio-armi di fatto, è la colpevole di tutto il trambusto presente durante le sessioni di gioco ed è proprio la società responsabile a dare il via alle connessioni.
Proprio in una delle città messe in quarantena dal governo cinese, Wuhan, vi è proprio un laboratorio bio-tecnologico il cui logo è pressapoco simile a quello della Umbrella, salvo per lo scambio di colori tra rosso e azzurro. Ok, il logo è praticamente lo stesso ma c'è di più. Infatti, sembrerebbe, che il termine "Corona" sia anche l'anagramma di "Racoon" (procione in inglese), che guarda caso somiglia tanto al nome della città protagonista del titolo Raccoon City, e poco importa se i nomi non coincidono. Lo scopritore dell'associazione e utente Twitter Undoomed ─ nome che è tutto un programma ─ è assolutamente convinto che qualcuno ci stia nascondendo qualcosa. Visto che "due indizi sono una coincidenza" ne servirebbe un terzo per avere delle prove.
Nel frattempo, proprio a causa del Coronavirus, il videogame Plague Inc., un simulatore che ha lo scopo di creare il virus mortale perfetto, è salito al primo posto delle app più vendute in Cina. Ma questa è tutta un'altra storia.