Void Terrarium - Recensione
Può una macchina salvare l'ultima vita sulla Terra?
di Klarth Curtiss
Nel corso degli anni i giocatori hanno imparato a farsi determinate aspettative sulle software house, tra queste sicuramente hanno appreso che Nippon Ichi Software non fa prodotti destinati al grande pubblico ma ad una piccola fetta di utenza, cosa che riconferma anche a questo giro con il suo Void Terrarium, ma sarà riuscita ancora una volta a compiere la sua magia?
La storia di Void Terrarium prende il via non appena verremo messi al comando di un piccolo robot, che si risveglia in una landa desolata senza nessuna apparente forma di vita, di lì a poco tuttavia farà la conoscenza di due improbabili soggetti: un supercomputer che comunica tramite il suo faccione su uno schermo ed una ragazza addormentata in una gigantesca bottiglia di vetro; la macchina racconta al nostro piccolo protagonista che la razza umana si è ormai estinta da centinaia di anni e la Terra è diventata una gigantesca discarica prospera di macchine letali, inoltre pare che i segni vitali della ragazza siano estremamente flebili e se qualcuno non si prenderà cura di lei morirà presto.
Il nostro metallico amico parte quindi alla ricerca di cure e nutrimenti per la fanciulla, che grazie alle sue attenzioni si desta dalla sua catarsi, cominciando poco a poco a comunicare, i due esseri meccanici decidono di rinominarla Toriko e si prefiggono un obiettivo comune: creare un piccolo angolo di paradiso dove farla vivere in modo che l'ultima vita sulla Terra possa aspirare ad un futuro migliore
Alla base Void Terrarium si presenta come un dungeon crawler di stampo classico con movimento a griglia (chi ha giocato alla serie di Pokémon Mystery Dungeon si troverà subito a casa) con degli elementi roguelike, all'inizio di ogni esplorazione infatti partiremo dal livello uno e dovremo potenziarci eliminando le terribili macchine che infestano i livelli, scegliendo nuovi perk passivi ed abilità ad ogni passaggio di livello, inoltre durante le nostre esplorazioni potremo trovare oggetti utili come kit per curarci, granate da lanciare con effetti vari oppure pile per ricaricare le nostre batterie, che si consumeranno lentamente in modo passivo oppure ogni volta che useremo un'abilità; nel caso dovessimo essere sconfitti o esaurire le batterie tutti gli oggetti presenti nel nostro inventario in quel momento saranno convertiti in risorse utili per il crafting, componente fondamentale del titolo, poiché non solo ci consentirà di costruire nuove strutture per la nostra protetta, ma ogni oggetto che crafteremo per la prima volta ci fornirà dei bonus permamenti, come un incremento dello spazio nell'inventario o aumenti di forza, difesa, salute e quant'altro.
Un altro elemento importante del gameplay sarà il cosiddetto Toriko-pet, una sorta di Tamagotchi nell'angolo in basso a sinistra dello schermo che ci informerà costantemente sullo stato di salute della sua omonima, qualora la ragazza avesse fame dovremmo autodistruggerci (tramite un apposito pulsante) per tornare al terrario a nutrirla con il cibo trovato nelle spedizioni, mentre nel caso il terrario fosse piuttosto sporco a causa dei bisogni della ragazza (è pur sempre un'umana no?) potremo occuparcene senza tornare alla base, al costo di una buona fetta di energia.
Sul lato tecnico il gioco ci ha lasciato piuttosto interdetti, se da un lato è infatti vero che la navigazione del (piccolissimo) terrario e l'interazione con Toriko avviene in un 2D estremamente ben curato, l'esplorazione dei dungeon 3D è fatta di asset riciclati, pochezza di nemici ed una soundtrack techno estremamente dimenticabile, tanto che il loop di gameplay viene a noia già dopo la prima ora.
Come detto in sede di apertura, Nippon Ichi Software non progetta prodotti destinati alla massa e Void Terrarium ne è l'ennesimo esempio, se da un lato abbiamo infatti una toccante storia di amicizia tra un robot ed un'umana, dall'altro abbiamo una varietà di ambientazioni e nemici inesistente, contornata da un gameplay estremamente ripetitivo, che molto probabilmente piacerà ai fan del genere, disposti a ripetere per ore la stessa azione, ma senza fargli girare la testa poiché probabilmente avranno visto prodotti migliori.
Se volete un ulteriore assaggio del gioco, potete dare un'occhiata inoltre a questo video di gameplay