Watch Dogs Legion - Recensione

L'insurrezione ha inizio

di Klarth Curtiss

La saga di Watch Dogs fin dal suo esordio non ha avuto vita facile, tra aspettative troppo elevate dell'utenza e richieste sempre più pressanti degli sviluppatori è stato difficile per Ubisoft soddisfare tutti, tuttavia la software house è riuscita con entrambi i precedenti capitoli a farci sentire dei veri e proprio hacker e con Legion vuole darci una prospettiva simile ma con delle novità che rendono la formula più interessante, ma sarà bastato?
 
Watch Dogs Legion

Watch Dogs: Legion è ambientato a Londra, i fatti dei precedenti capitoli hanno scosso il sistema e benché la rete di cybercriminali DedSec sia ormai ritenuta al servizio della comunità c'é chi non la vede così, dopo un breve filmato introduttivo troveremo infatti alcuni agenti della rete di hacker intenti a disinnescare delle bombe piazzate nella sede del parlamento londinese che, stranamente, portano sopra il loro nome, nonostante l'operazione abbia successo vengono attivate altre bombe in tutta la città, ad opera di un misterioso individuo che si fa chiamare Zero-Day, nome non scelto a caso poiché questa persona desidera scuotere le fondamenta del sistema e far ricominciare tutto da capo, facendo accusare il DedSec dell'attentato; dopo aver fatto detonare i restanti ordigni le forze di polizia riescono a scovare il covo dei nostri protagonisti, disattivare il supercomputer Bagley ed ucciderli tutti, tranne la leader del gruppo Sabine Brandt, che scappa dalla città.
Ormai libera dal DedSec e perlopiù rasa al suolo, Londra passa sotto il comando della compagnia militare Albion capitanata da Nigel Cass, tuttavia ci sono ancora persone che non riescono a credere che proprio il DedSec abbia commesso quei reati ed in un'ultimo tentativo disperato di scagionarsi, Sabine ritorna in città chiedendo l'aiuto di questi volontari per spodestare Cass, far chiarezza su Zero-Day e riaccreditare il nome degli hacker una volta per tutte.
 
Londra

Proprio con queste premesse ci viene introdotta fin da subito quella che viene considerata la caratteristica di punta del gioco, ossia la possibilità di reclutare nelle nostre fila qualsiasi cittadino, sia esso un semplice passante, un operaio edile, un poliziotto o magari un vecchietto, il DedSec alle corde non discrimina nessuno, tuttavia queste persone hanno bisogno di una prova di fiducia dagli ormai screditati hacker, ecco quindi che, una volta trovato il nostro bersaglio, sarà nostro dovere completare per lui una veloce missione per poi farlo unire ai nostri ranghi, ovviamente non si tratta di un semplice vezzo estetico, ogni personaggio possiede infatti armi specifiche ed abilità passive, siano esse positive (come la possibilità di scaricare i dati hackerati più velocemente o pestare più duramente in corpo a corpo) o negative (alcuni potrebbero essere dipendenti dal gioco d'azzardo e dilapidare i nostri fondi oppure soffrire di depressione che li porti al suicidio da un momento all'altro), una volta reclutati inoltre ci sarà possibile alternare il loro utilizzo a nostro piacimento; il loro fato, qualora dovessero essere uccisi, dipenderà dall'attivazione o meno del permadeath prima dell'inizio della partita.
Per quanto a livello di gameplay Watch Dogs: Legion rimanga il classico open world targato Ubisoft bisogna sottolineare che sono state fatte delle migliorie interessanti, specialmente per quanto riguarda i collezionabili, potremo infatti trovare documenti che ci narreranno le vicende dietro all'incastro del DedSec oppure tablet contenenti i cosiddetti punti tecnologia, che ci serviranno a sbloccare nuove armi e gadget, come ottiche mimetiche o ragni robotici telecomandati.

LB

Per quanto la volontà di innovare sia nitida, non è tutto oro quel che luccica, il titolo soffre infatti di alcuni problemi che piagavano anche i capitoli precedenti, come un sistema di shooting dal pessimo feeling ed un movimento del personaggio davvero legnoso; sul versante tecnico ci troviamo a metà, da un lato Londra è riprodotta splendidamente ed ai monumenti più famosi è stato riservato un giusto trattamento, inoltre i modelli facciali dei personaggi sono ben realizzati, dall'altro il titolo, che abbiamo provato su Playstation 4 standard, è pieno di texture che fanno fatica a caricare, i menù soffrono di un certo delay ed il framerate spesso cala sotto i 30fps.
La durata media si attesta sulle 12 ore procedendo spediti per la storia, ma alla luce di quanto sopracitato, dedicarsi alle attività secondarie e la ricerca di collezionabili sicuramente paga.
 
 
Per quanto Watch Dogs: Legion cerchi di scuotere le sue fondamenta proponendo delle fresche novità, queste, per quanto divertenti, non sono abbastanza per sopperire a certe mancanze nel gameplay, che lo relegano ancora una volta a titolo valido ma che poteva aspirare a molto di più.


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