Taiko no Tatsujin: Rhythmic Adventure Pack - Recensione
Don e Katsu affrontano due avventure a colpi di tamburo
di Grifis
Nel 2001 l’incredibile popolarità di rythm games ha spinto Bandai Namco a proporre una versione arcade ispirata allo strumento in cui il giocatore deve battere sul tamburo in due punti diversi (nella parte centrale e sul lato) rispettando le “note” che appaiono su schermo. Si trattava di una versione coloratissima e piena zeppa di canzoni giapponesi tratte da videogiochi e anime ma anche musiche tradizionali, Jpop e perfino classica. L’enorme successo in patria ha generato una quantità infinita di titoli anche in versione console arrivando a sbarcare anche in occidente.
Dopo il buon successo di Taiko no Tatsujin Drum’n’Fun, uscito in Italia lo scorso anno su Nintendo Switch, Bandai Namco propone una collezione di due titoli in stile RPG usciti in Giappone alcuni anni fa su Nintendo 3DS: Taiko no Tatsujin: Rythmic Adventure Pack.
Protagonisti delle avventure sono le due mascotte della serie, Don e Katsu, che dovranno affrontare due diverse avventure in stile RPG a suon di tamburi.
Nella prima, chiamata genericamente Rythmic Adventure 1 (in giapponese Don and Katsu Space Time Adventure), i due tamburi dovranno salvare l’orologio Ticky da una “malvagia” organizzazione capeggiata da Professor TymeDyne. Per farlo attraverseranno il tempo e lo spazio finendo in varie epoche storiche come il Giappone medievale, l’Egitto di Cleopatra e la Francia di Maria Antonietta.
La meccanica di gioco è quella classica dei RPG vecchio stampo: Don si muove in una mappa con i nemici che appaiono in maniera casuale mentre gli scontri sono in tipico stile Taiko con i quattro personaggi del proprio party che attaccano dopo un certo numero di note giuste e i nemici che infliggono danni dopo aver sbagliato un certo numero di note. Se si vince la battaglia si guadagnano XP e uno degli sfidanti potrebbe chiedere di aggiungersi al gruppo per diventare un personaggio giocabile.
Una volta arrivati nella città si ha la possibilità di parlare con gli abitanti che propongono una serie di sfide per guadagnare monete oppure oggetti e alla fine del capitolo è immancabile il classico boss di fine livello.
Siamo di fronte ad una storia intrigante ma fin troppo lineare che spesso si riduce ad una semplice esplorazione dell’area, visita della città di turno ed infiniti combattimenti prima di arrivare al boss di fine livello che può contare su alcuni trucchi che renderanno difficile seguire le note.
Una serie di difetti che sono stati sistemati nella seconda avventura, Rythmic Adventure 2 (in giapponese Dokodon! Mystery Adventure) in cui ritroviamo Don e Katsu che vengono invitati in un museo prima dell’apertura ufficiale e fanno la conoscenza di Tia, una misteriosa ragazza in grado di usare la magia e il suo assistente Popo Kaka. I due si risvegliano dopo un lungo sonno e annunciano ai tamburi che il mondo è in pericolo per colpa di un’organizzazione chiamata Hexagria. Allo stesso tempo strani avvenimenti accadono nel mondo e il gruppo parte per indagare.
Rispetto al primo capitolo le modifiche apportate rendono l’esperienza di gioco decisamente più interessante: sono stati eliminati gli incontri casuali e introdotta una nuova barra posta sulla parte bassa dello schermo in grado di attivare una delle magie a disposizione. Inoltre il party è stato allargato fino a 6 componenti e ogni personaggio (reclutabile tramite sconfitta oppure gettando una moneta nella fontana del museo) ha delle ulteriori caratteristiche di attacco, difesa e guarigione. Alcuni sono più efficaci nella parte frontale del gruppo mentre altri, magari con meno difese e/o punti vita, nelle retrovie dove difficilmente potranno essere attaccati.
Nel complesso le storie sono piuttosto brevi e vi terranno impegnati per una decina di ore, purtroppo nelle rispettive modalità storia non è possibile usare il controller Taiko che veniva venduto insieme a Drum’n’Fun poichè i tasti sono stati mappati in maniera differente e non vengono riconosciute le note azzurre.
Se le modalità avventura potrebbero risultare ripetitive Taiko no Tatsujin: Rythmic Adventure Pack brilla nella modalità classica qui chiamata Taiko Mode che propone oltre 100 canzoni con diversi livelli di difficoltà a partire dalla facile, per chi si approccia al gioco per la prima volta, fino alla infernale modalità Extreme, che metterà a dura prova anche i più esperti drummer. I fan degli anime potranno cimentarsi con Gurenge di LiSa (Demon Slayer) e altre canzoni tratte da Pokemon XY, One Piece e di alcuni film dello Studio Ghibli solo per citarne alcune ma nei due giochi sono presenti molte canzoni Jpop, di musica classica, di videogiochi e perfino Vocaloid.
Purtroppo, data la natura di nicchia del gioco, non è presente una traduzione in italiano e nemmeno la modalità multiplayer che invece era stata inserita nel precedente titolo per Nintendo Switch; ciononostante nel complesso siamo di fronte a un coloratissimo rythm game in grado di far divertire sia i più piccoli che gli appassionati del genere.
Taiko no Tatsujin: Rythm Adventure Pack è una collezione di due titoli usciti per Nintendo 3DS alcuni anni fa che propongono un diverso approccio alla saga.
Le due modalità avventura propongono diversi elementi RPG ma è proprio nei punti chiave di questa tipologia di titoli che si incontrano diversi problemi a partire dalla storia povera di contenuti fino alla ripetizione costante degli scontri (spesso con le stesse musiche) che possono portare il giocatore ad abbandonare l’avventura prima della fine.
Ciononostante i contenuti proposti sono tantissimi a partire dagli splendidi outfit per Don e Katsu, ai timbri per gli obbiettivi raggiunti, fino alle decine di nemici da “catturare” e aggiungere al proprio party. Inoltre nel Taiko Mode l’appassionato dei Rythm Games può trovare pane per i propri denti grazie a oltre 100 canzoni tra cui scegliere e diversi livelli di difficoltà per tutte le tipologie di giocatori.
Le due modalità avventura propongono diversi elementi RPG ma è proprio nei punti chiave di questa tipologia di titoli che si incontrano diversi problemi a partire dalla storia povera di contenuti fino alla ripetizione costante degli scontri (spesso con le stesse musiche) che possono portare il giocatore ad abbandonare l’avventura prima della fine.
Ciononostante i contenuti proposti sono tantissimi a partire dagli splendidi outfit per Don e Katsu, ai timbri per gli obbiettivi raggiunti, fino alle decine di nemici da “catturare” e aggiungere al proprio party. Inoltre nel Taiko Mode l’appassionato dei Rythm Games può trovare pane per i propri denti grazie a oltre 100 canzoni tra cui scegliere e diversi livelli di difficoltà per tutte le tipologie di giocatori.