Monster Hunter Rise - Recensione
La stagione di caccia è di nuovo aperta su Nintendo Switch
di Klarth Curtiss
Dopo il successo colossale di Monster Hunter World, che ha aiutato ad avvicinare alla saga molti nuovi giocatori, i fan chiedevano a gran voce un nuovo capitolo della serie, con un comparto grafico più simile ai precedenti ed alcuni snellimenti del gameplay, ecco che quindi Capcom, consapevole delle vendite ottenute dal precedente episodio, ha voluto accontentare tutti con Monster Hunter Rise, nuovo capitolo della serie in esclusiva per Nintendo Switch, l'accoppiata con la grande N sarà riuscita nuovamente a far sfornare un gioco di successo? Scopritelo nella nostra recensione
Monster Hunter Rise è ambientato nel fittizio villaggio di Kamura, che dopo molti anni è nuovamente in pericolo a causa della Furia, un particolare stato che rende i mostri estremamente aggressivi ed inclini ad attaccare qualsiasi cosa, nei panni di un novizio cacciatore verremo quindi incaricati dal capovillaggio Fugen di indagare sulle inusuali attività dei mostri e scoprire l'origine della Furia, grazie anche all'ausilio degli altri abitanti del villaggio, come le dolci gemelle Hinoa e Minoto, la piccola chef Yomogi o il maestro Utsushi.
Il gameplay alla base di Monster Hunter Rise rimane quello ormai consolidato dalla serie: uccidere mostri per crearsi nuove armi ed armature per uccidere mostri ancora più grandi, tuttavia Capcom non ha dormito sugli allori ed ha introdotto una sostanziale novità sottoforma degli Insetti Filo, questi piccoli aiutanti aggiungeranno un'enorme verticalità alle nostre esplorazioni, permettendoci non solo di svolazzare da una parte all'altra senza troppe limitazioni, ma anche di eseguire delle particolari mosse con le nostre armi, le abilità scambio sono infatti la più grossa novità a livello di combattimento, poiché modificano sensibilmente l'approccio di un giocatore alle battaglie, ecco che quindi, per esempio, usando una Lancia Fucile alcuni giocatori potrebbero preferire l'uso di un potente slam a terra che riduce il tempo di ricarica del fuoco wyvern ad ogni suo uso, mentre altri magari preferiscono trasformarsi in dei siluri umani che sfruttano il fuoco della lancia per sfrecciare da una parte all'altra del campo di battaglia, la limitazione è solo nella creatività del cacciatore stesso.
L'utilità degli insetti filo tuttavia non si ferma qui, poiché un'altra enorme aggiunta al gameplay è la cavalcata wyvern, infliggendo infatti un numero sufficiente di colpi ad un mostro, potremmo utilizzare questi piccoli insetti come fossero delle redini per cavalcarlo, una volta in sella starà poi a noi decidere cosa fare, se sbatterlo di continuo contro le pareti per infliggere grossi danni oppure portarlo contro un altro mostro per cambiare cavalcatura al volo.
Come si può notare quindi, Capcom ha voluto lasciare una libertà enorme ai giocatori su come comportarsi durante le battaglie, libertà espressa ancora di più dalla scelta dei compagni che potremo portare con noi, infatti in questo nuovo capitolo avremo a disposizione non uno, ma ben due compagni a scelta tra gli iconici Felyne ed i nuovi Canyne, i primi, come di consueto, svolgono una funzione di supporto, che sia esso offensivo, difensivo o di raccolta, mentre i secondi, oltre ad essere delle vere macchine da guerra, sono anche un comodo mezzo per spostarsi da una parte all'altra della mappa a tutta velocità, inoltre, oltre ai due compagni che creeremo nel tutorial all'inizio, potremo parlare con l'addestracompagni Iori per ingaggiare altri, in modo da avere sempre a disposizione un roster adatto a qualsiasi evenienza e, qualora un compagno non ci fosse utile, potremo licenziarlo o mandarlo in spedizione per recuperare preziosi materiali.
Se è vero che il gioco è stato riempito di tantissimi Quality of Life che renderanno l'esperienza dei giocatori novizi più liscia che mai (come la possibilità di ottenere tutti gli oggetti di un punto di raccolta con una sola interazione o le creature della fauna endemica che troveremo in giro che miglioreranno le nostre statistiche), dall'altra c'é un endgame che non convince pienamente neanche i giocatori più esperti, questo si traduce nella modalità Furia, una sorta di ibrido con il genere tower defense dove dovremo difendere i cancelli del villaggio da ondate di mostri utilizzando delle armi fisse posizionabili a nostro piacimento, fino all'arrivo del cosiddetto mostro Apex, una variante molto più incattivita e letale dei classici mostri, che ci fornirà materiali appositi per creare l'equipaggiamento da endgame; per quanto divertenti se fatte in gruppo, le missioni furia prendono molto più tempo di una normale caccia e forzare le ultime battute della progressione di un cacciatore su questa modalità ci è sembrata una scelta non azzeccata.
Sotto l'aspetto tecnico il titolo si difende in maniera egregia, questa versione del RE Engine adattata per Switch regge il gioco in maniera incredibile, garantendo un'esperienza a 30fps fissi anche nelle situazioni più concitate, sia in fisso che in portatile, va inoltre fatto un'applauso a Capcom per il design di alcuni dei nuovi mostri introdotti come L'Aknosom, il Rakna-Kadaki o il mostro di copertina, il temibile Magnamalo, così come azzeccate le scelte di ritorno di molti favoriti dai fan, come lo Zinogre, il Nargacuga o il Mizutsune, la software house ha inoltre già confermato che con gli aggiornamenti gratuiti post lancio verranno via via aggiunti nuovi mostri, il primo dei quali sarà il Chameleos a fine aprile
Non ci sono dubbi sul fatto che Monster Hunter Rise sia il miglior capitolo della serie in quanto ad accessibilità ed ottimizzazione, il roster di mostri sicuramente non raggiunge le vette toccate da Generations Ultimate ma si difende comunque molto bene, nonostante un'endgame che non convince pienamente siamo comunque fiduciosi negli aggiornamenti gratuiti del titolo ed invitiamo chiunque non abbia mai provato la serie ad iniziare proprio da qui, non ve ne pentirete!