KeyWe - Recensione
Due kiwi alle prese con una nuova avventura lavorativa.
di Revil-Rosa
Nelle tante opzioni che l’industria ha recentemente offerto ai fan della cooperazione più comica e fine a sè stessa i giocatori si sono trovati a vestire tanti panni diversi come quelli fantasy della quadrilogia Trine, quelli da indaffarati cuochi e traslocatori su Overcooked e Moving Out o persino quelli di disegnatori da dito con Drawful 2, squallidi comici con Quiplash e addirittura ghost writer con l’esilarante What the Dub. Oggi la casa di sviluppo Stonewheat & Sons, con il supporto di Sold Out, porta i giocatori negli improbabili vesti di uccellini Kiwi postini… cosa potrà mai andare storto?
Dopo KeyWe saprete cosa rispondere quando qualcuno vi dirà che il lavoro d'ufficio è noioso!
Un autobus si ferma in una stazione apparentemente deserta e due tanto piccoli quanto intraprendenti kiwi (gli uccelli, non i frutti!) scendono per scrutare la bacheca dove trovano l’annuncio perfetto per loro. I due uccellini si dirigono quindi nel loro nuovo posto di lavoro e passato con eleganza e facilità l’esame di ammissione/tutorial, inizia l’avventura dei due kiwi in quello che è ovviamente il lavoro perfetto per loro: i postini! Gli uccellini non dovranno scorrazzare in giro per la regione a consegnare lettere, quel compito spetta a rapaci ben più massicci, bensì dovranno organizzare il lavoro d’ufficio compilando missive e indirizzando i pacchi verso le giuste direzioni. Trattandosi di un servizio per esseri umani, tutto è a misura d’uomo e il piccolo corpiccino degli uccellini trasforma una normale e noiosa scrivania in un entusiasmante livello fatto di puzzle e prove d’abilità da risolvere il più velocemente possibile.Le tipologie di missioni offerte da KeyWe sono tante e si possono dividere in due macro categorie: le giornate di lavoro standard e gli straordinari. Lo standard, termine decisamente poco adatto viste le richieste, comprende una serie di obiettivi da portare a termine eseguendo specifiche azioni proprie del postino d’ufficio, ma ogni volta con ostacoli e impedimenti diversi che rendono la missione più complessa e mai banale. Azioni come scrivere un telegramma si traducono in una sfida di salti da eseguire con una certa coordinazione con il proprio compagno, insieme al quale ci si troverà a correre per tutta la scrivania per trovare il giusto pulsante e comporre il messaggio da inviare. Senza stare a descrivere nel dettaglio le richieste, così da non rovinare la sorpresa, possiamo dire che i compiti affidati sono estremamente divertenti da portare a termine, articolati il giusto da non lasciare una ovvia strategia vincente ma talvolta eccessivamente ricchi da lasciare spiazzati e bisognosi di un tutorial chi riprende a giocare dopo qualche giorno.
Se le missioni “standard” sono strane forti e regalano grasse risate solo dalle descrizioni, le richieste negli straordinari lasciano semplicemente a bocca aperta per la loro geniale assurdità. Come già accennato, le missioni standard reiterano alcuni tipi di sfida cambiando stage e ostacoli, gli straordinari invece sono ogni volta un mondo nuovo: che si tratti di dare da mangiare agli pseudo-struzzi, di tapullare un acquario o di suonare l’inno del postino: i due kiwi non si tireranno indietro per nessuna richiesta e, guidati dalla saggia mano del giocatore, porteranno a termina ogni compito con straordinaria coordinazione e dedizione. Completando le missioni si ottengono i francobolli, la valuta di gioco da spendere per i tanto numerosi quanto comici oggetti cosmetici capaci di trasformare il tenero kiwi in uno stilosissimo tenero kiwi.
Rigiocare i livelli sarà la prassi per chi vuole ottenere la medaglia d’oro sicché le tempistiche per il grado più alto sono abbastanza strette e difficilmente si riusciranno a rispettare senza una buona conoscenza del livello e delle sue peculiarità. Detto questo, difficilmente una missione supera i 5 minuti perciò anche ripetere la stessa più volte risulta noioso, anzi, la sensazione di miglioramento nel vedere il record personale migliorare ogni volta è un ottimo sprone a proseguire. A questo proposito, gli straordinari permettono di sbloccare degli oggetti estetici unici ma per riuscirci davvero sarà necessario ripetere la missione più e più volte, cosa che porta ad ottenere comunque un buon numero di francobolli.
Nel caso non fosse ovvio, KeyWe deve essere giocato in cooperativa con un altro giocatore per essere divertente perché, sebbene sia possibile giocare in solitaria guidando i due uccellini, è innegabile che in singolo l’esperienza non sia all’altezza della controparte multiplayer. Tra cooperazione offline e online comunque non sarà difficile trovare un compagno con cui lanciarsi nel pazzo mondo della posta.
Purtroppo non è tutto oro ciò che luccica, se non è difficile passare sopra al limitato numero di tipologie delle missioni standard, anche perché le varianti danno un tocco sufficientemente diverso all’esperienza, alcune richieste sono inaspettatamente contorte per un titolo che sembra voler essere apprezzabile anche dai più piccoli, lasciando alcuni secondi di silenzio e totale immobilità ad inizio livello, necessari ai giocatori per ricordare quali fossero le richiesta della tipologia specifica e i passi da eseguire per completarla. Gli obiettivi non sono i “semplici” menù di Overcooked o il diretto “carica tutto sul furgone” di Moving Out. Su KeyWe le richieste sono molteplici, a volte completamente scollegate e altre da eseguire con un certo ordine per un risultato finale caotico che spinge a riguardare i tutorial ad ogni inizio di una nuova sessione.
Non è però questo il tallone d’Achille di KeyWe poiché, per quanto fastidioso, alla fine un po’ di esperienza o un briciolo di pazienza permettono di superare tale ostacolo con grande facilità. Il più grosso difetto del gioco è la poca precisione degli input, aspetto che a onor del vero pesa davvero solo in alcune tipologie di missioni, ma che è comunque piuttosto fastidioso. Girare l’uccellino dalla parte giusta è spesso un compito molto più difficile di quello che dovrebbe e quando questo viene richiesto dal gioco per eseguire una certa azione diventa la principale fonte di errore o rallentamenti da parte del giocatore, il quale vede la medaglia d’oro svanire non (solo) per colpa sua.
Dal punto di vista tecnico, KeyWe fa ampiamente il suo dovere con una grafica semplice e non particolarmente definita, ma ugualmente capace di donare la giusta dose di simpatia a personaggi e ambienti. A onor del vero, nelle nostre numerosi sessioni siamo incappati in alcuni sporadici cali di framerate che, per quanto poco giustificabili in un titolo del genere, non hanno intaccato particolarmente l’esperienza di gioco. I caricamenti su Playstation 5 sono molto rapidi e la velocità con cui si può scendere in campo rende l’esperienza di gioco ancora più piacevole, il DualSense invece non è stato sfruttato e la vibrazione appare la stessa della controparte Playstation 4. In conclusione come non citare la bellissima colonna sonora, perfetta accompagnatrice delle assurde e stravaganti scene di cui i due kiwi si fanno protagonisti.
GIUDIZIO FINALE
KeyWe è un titolo assurdo ed esilarante, ottimo da giocare con un amico e perfetto se affrontato con qualcuno con cui si può giocare con costanza. La coordinazione necessaria per ottenere l’oro e l’anti-intuitività delle richieste rendono l’esperienza di KeyWe più adatta ad una coppia affiatata che non ad una caotica rimpatriata tra amici che si passano i pad, questo perché i primi troveranno pane per i loro denti e saranno spronati a migliorare ad ogni partita mentre i secondi potrebbero rimanere ingarbugliati nel vortice del “oddio cosa devo fare aiuto non ricordo” - da leggere rigorosamente alla maniera dello stream of consciousness di Joice.
KeyWe è stimolante per la varietà di sfide proposte e divertente sia da giocare che da vedere, un must per tutti coloro che vogliono divertirsi in compagnia di un amico!
KeyWe è stimolante per la varietà di sfide proposte e divertente sia da giocare che da vedere, un must per tutti coloro che vogliono divertirsi in compagnia di un amico!
Gioco testato su Playstation 4 e Playstation 5.