The Caligula Effect 2 - Recensione
Tra canzoni, idol e rimorsi, benvenuti nel mondo di Redo.
di Mistral
The Caligula Effect 2 si presenta come un sequel, ma la storia, a parte qualche collegamento, è perfettamente giocabile come titolo a sé stante. Ci troviamo nel mondo di Redo, una sorta di realtà virtuale creata dalla virtuadoll Regret. Questa ragazza dallo sguardo angelico ma profondamente malvagia è assistita dal misterioso Bluffman, un uomo mascherato doppiato dal seiyuu di Dio Brando della saga di JOJO, e dagli Obbligato Musician, i compositori delle canzoni cantate da Regret. Chiunque senta le canzoni (certamente accattivanti) e abbia nel suo cuore dei rimorsi, verrà trasportato in questa dimensione ideale, dimenticandosi completamente della sua vita precedente e delle sue difficoltà quotidiane. E proprio qui scende in campo il nostro protagonista, a scelta tra un ragazzo e una ragazza: in seguito ad alcuni brutti sogni, si rende conto che la realtà di Redo non è idilliaca come appare e quindi decide, assieme alla giovane virtuadoll χ, di distruggere Redo e di riportare tutte le persone intrappolate in questa realtà parallela alla vita reale.
Il protagonista non è però l’unico ad avere questi sogni sulla propria esistenza reale: anche altri studenti della Tatefushi Academy High School hanno risvegliato le loro coscienze e, grazie all’aiuto di χ, possono assumere una forma di combattimento per contrastare i Digiheads, studenti trasformati in mostri dal suono delle canzoni di Regret, e il gruppo degli Obbligato Musician. Gin Noto, un ragazzo in gamba appassionato di treni e vestiti stilosi; Sasara Amiki, una ragazza dolce e protettiva; Shota Tsurumaki, capo della Commissione disciplinare scolastica ed estremamente indeciso; e Kiriko Miyasako, ragazza schiva e solitaria, sono solo i primi degli otto studenti che combatteranno al vostro fianco per fuggire da Redo, creando il Go-Home Club. Ma tornare a casa sarà davvero così facile e soprattutto, sarà la scelta giusta?
Il gameplay di The Caligula Effect 2 è un ibrido tra combattimento a turni e in tempo reale. Ogni azione ha bisogno del suo tempo specifico per essere completata, ma può essere scelto il momento preciso nel combattimento in cui utilizzarla. Una volta scelta l’azione, una breve simulazione permetterà di vedere i prossimi secondi di battaglia, per utilizzare la strategia migliore e combinare al meglio le azioni del nostro party. Ad esempio, se vogliamo colpire un nemico che però sta per attaccarci, converrà difendersi e poi attaccare per evitare pesanti danni. Se invece vogliamo attaccare con un’azione che sbalza lontano l’avversario, converrà assicurarsi che gli altri membri del team che stanno per attaccare abbiano la possibilità di avvicinarsi al nemico prima del nostro attacco. Potremo schierare fino a quattro studenti per volta e le battaglie ci garantiranno oggetti, esperienza, denaro e punti abilità. Questi ultimi permettono di padroneggiare alcune abilità che migliorano le statistiche o potenziano i singoli attacchi, a seconda degli oggetti equipaggiati in quel momento. Dopo aver raggiunto il numero previsto di punti, il bonus diverrà permanente per il personaggio e selezionabile tra le abilità passive. Il combattimento, non appena avrete sufficienti membri del party, diventerà molto frenetico e divertente, e provare le differenti tecniche e le varie combinazioni vi farà cercare costantemente nuovi nemici. I vari boss, invece, hanno tutti attacchi e tempistiche specifiche e richiedono un po’ di pratica e un livello adeguato per poter essere sconfitti. Sono presenti quattro diversi livelli di difficoltà, che rendono il gioco adatto ad ogni tipo di giocatore.
La fase di esplorazione del gioco ha fin da subito una grande rilevanza: dovrete muovervi tra le varie mappe, tutte zone della città dove si trovano i nemici e le missioni secondarie. Proprio in questo ambito il gioco svela una delle sue pecche più grandi: la grafica. Graficamente The Caligula Effect 2 si presenta come un JRPG passabile per un remake di un vecchio gioco, non certo brilla per gli sfondi, spesso vuoti e ripetitivi, e neppure per la grafica dei personaggi mentre si muovono nello spazio. Addirittura, molti NPC, quelli con i quali non si può interagire, spariranno dallo schermo se ci avviciniamo troppo. Il design, invece, è ben definito e ispirato: ognuno dei personaggi principali e degli antagonisti ha uno stile proprio e i ritratti che ne definiscono bene il carattere. A compensare la grafica, decisamente deludente, abbiamo un comparto sonoro eccezionale. Il doppiaggio, disponibile nell’originale giapponese, è di altissima qualità e ogni personaggio ha il proprio timbro e la propria personalità. Sono molte le voci di attori o seiyuu famosi che troverete all’interno della storia. Le musiche poi, hanno un valore simbolico molto alto: Regret, dopotutto, è una idol virtuale (una sorta di Vocaloid) e presta la sua voce alle composizioni degli Obbligato Musician, ognuno presentato con una theme song all’interno del proprio arco. La musica ha inoltre un utilizzo nel combattimento: la virtuadoll χ può infatti utilizzare una barra speciale per attivare una fase di battaglia in cui, a seconda della canzone scelta (tutte remix delle canzoni di Regret), si hanno degli effetti specifici, come aumento dell’attacco o della difesa temporaneo. Il gioco è unicamente in inglese con i dialoghi in giapponese.
Il mondo di The Caligula Effect 2 è abbastanza vasto e pieno di missioni secondarie. Ci muoveremo tra la scuola e i vari luoghi di ritrovo degli studenti: il centro commerciale, l'orto botanico e il planetario, solo per elencarne alcuni. Una delle particolarità sociali del gioco consiste nella possibilità di chattare con i proprio compagni e con l e persone incontrate in giro per la mappa. Una parte del menù è infatti dedicata al grafico di questo enorme network di conoscenze, racchiuse in gruppi a seconda del rimpianto dei partecipanti. Inizialmente potrà sembrare una componente ampia e altamente inutile: chattare con NPG generici e fare domande sulle loro abitudini o sul loro cibo preferito può sembrare leggermente tedioso, ma proseguendo con la storia diventerà tutto più automatico. Chattare con i propri compagni di battaglia invece è una feature apprezzabile, che permette di conoscere di più i protagonisti, il loro carattere e la loro vita reale, aldilà di Redo. Con i protagonisti saranno disponibili anche nove capitoli della storia personale, dei mini-incontri in stile “dating simulator”, sbloccabili a seconda del livello di affinità.
GIUDIZIO FINALE
The Caligula Effect 2 è un JRPG dallo stile ben definito, focalizzato sulla musica, sulle canzoni (i cui testi compaiono nelle pareti durante i combattimenti) e sul dilemma tra utopia e dura realtà. Il comparto grafico purtroppo non è all’altezza degli altri titoli presenti sul mercato, ma l’ottimo doppiaggio rende tutti i personaggi simpatici, ben caratterizzati e in qualche modo “vivi”. Il combattimento è divertente e richiede un minimo di strategia a seconda del livello di difficoltà, mentre per chi volesse approfondire la storia la modalità semi-automatica delle battaglie rende più veloce l’azione. Le musiche sono il vero fiore all’occhiello del gioco: sono state composte da veri compositori di Vocaloid e ognuna, attraverso il testo e il ritmo, rappresenta efficacemente gli Obbligato Musician e i loro tormenti. La traduzione solo in inglese può essere un ostacolo, vista la profonda componente “social” delle interazioni di gioco.
Gioco testato su Nintendo Switch.