Road 96 - Recensione
Road 96 è una piccola perla del mondo dei videogames indie che vi darà le stesse vibes di Life is Strange
di Zelgadis
Fai l'autostop verso la libertà in questo viaggio generato in modo procedurale e realizzato da un prestigioso studio indie. Tutti per strada, ma nessuno sulla stessa!
Estate 1996, il grande giorno è arrivato!
Ti metti in viaggio. Avventura. Libertà. Fuga. Corsa. Scappa dal regime. Cerca di sopravvivere.
In questo viaggio rischioso per raggiungere la frontiera, la strada lega personaggi incredibili, con storie e segreti da svelare: un'avventura in continua evoluzione.
Ma ogni chilometro percorso ti pone davanti a una nuova scelta. Le decisioni che prenderai cambieranno la tua avventura, le persone che incontrerai, e forse perfino il mondo.
Migliaia di strade attraversano la tirannica nazione di Petria.
Quale prenderai?
Road 96 è un bellissimo e pazzesco viaggio su strada. Un viaggio personale verso la libertà, alla scoperta di luoghi emozionanti e persone incredibili.
Un'avventura in continua evoluzione influenzata dalla narrazione, ispirata a Tarantino, ai fratelli Coen e Bong Joon-ho. Realizzato dai premiati creatori di Valiant Hearts e Memories Retold. Annunciato come parte dell'iniziativa OMEN Presents di HP Inc.
Azione, esplorazione, contemplativa melanconia, incontri umani e situazioni rocambolesche. Il tutto immerso uno scenario di oppressione e tirannia.
Uno stile grafico sbalorditivo, una colonna sonora piena di hit degli anni '90, e migliaia di percorsi differenti cosicché ogni giocatore di Road 96 possa creare la propria incredibile storia.
Estate 1996, il grande giorno è arrivato!
Ti metti in viaggio. Avventura. Libertà. Fuga. Corsa. Scappa dal regime. Cerca di sopravvivere.
In questo viaggio rischioso per raggiungere la frontiera, la strada lega personaggi incredibili, con storie e segreti da svelare: un'avventura in continua evoluzione.
Ma ogni chilometro percorso ti pone davanti a una nuova scelta. Le decisioni che prenderai cambieranno la tua avventura, le persone che incontrerai, e forse perfino il mondo.
Migliaia di strade attraversano la tirannica nazione di Petria.
Quale prenderai?
Road 96 è un bellissimo e pazzesco viaggio su strada. Un viaggio personale verso la libertà, alla scoperta di luoghi emozionanti e persone incredibili.
Un'avventura in continua evoluzione influenzata dalla narrazione, ispirata a Tarantino, ai fratelli Coen e Bong Joon-ho. Realizzato dai premiati creatori di Valiant Hearts e Memories Retold. Annunciato come parte dell'iniziativa OMEN Presents di HP Inc.
Azione, esplorazione, contemplativa melanconia, incontri umani e situazioni rocambolesche. Il tutto immerso uno scenario di oppressione e tirannia.
Uno stile grafico sbalorditivo, una colonna sonora piena di hit degli anni '90, e migliaia di percorsi differenti cosicché ogni giocatore di Road 96 possa creare la propria incredibile storia.
Scopriamo insieme Road 96 di Digixart.
Non conosco i precedenti lavori di questo studio (magari potrei colmare la mia lacuna), ma leggo di percorsi generati in modo procedurale, ambientazione anni '90, fuga da una tirannia (ammetto la mia adorazione per Paper, Please e Beholder), ispirazione a Tarantino, ai fratelli Coen e Bong Joon-ho e sgrano gli occhi. Decido di guardare il trailer e già lo adoro, lo stile grafico mi attira e la colonna sonora sembra godibile. Il gioco ha molte recensioni positive, ha i sottotitoli in italiano ed è anche in sconto: prima di ripensarci clicco su acquista e decido di provarci. "Ma sì, proviamoci avrò giocato di peggio" mi sono detto... a posteriori 15 euro spesi benissimo.
Lo premetto, il gioco non è proprio esattamente quello che promette, ma quello che ho di fronte è davvero una piccola perla che mi ha dato le stesse sensazioni ed emozioni del primo Life is Strange.
Vediamo di darne una descrizione più obiettiva.
Lo scenario è quello dell'anno 1996 in un paese di nome Petria dove, sebbene si tengano delle finte elezioni democratiche, il tiranno Tyrak governa con la violenza e l'oppressione. Sono tanti i giovani che cercano di fuggire dal paese, ma la maggior parte di loro finisce col morire o essere arrestato. Il giocatore inizia interpretando uno di questi giovani (io ho iniziato come ragazza, ma è del tutto casuale): con pochi spiccioli in tasca e senza mezzi di trasporto, lo scopo è quello di raggiungere la Road 96 e da lì attraversare il confine.
Che si muoia, si finisca arrestati o si riesca a superare il confine, il gioco prosegue facendoti interpretare un nuovo protagonista e questo ciclo continua finché non si arriva al giorno delle elezioni. In realtà si tratta fondamentalmente di arrivare alla Road 96 per 6 volte, poi indipendentemente dai successi o fallimenti nel passare il confine, il gioco termina con uno dei 3 possibili finali.
Il giocatore deve gestire le finanze e la barra di energia del suo personaggio. I soldi è possibile rubarli, guadagnarli con dei lavoretti o vincerli con dei minigiochi che si possono trovare nei vari scenari. L'energia si consuma in base al tipo di viaggio che fate (a piedi ovviamente si consuma di più) e si recupera mangiando o riposando. Inoltre, completando nel modo corretto alcuni scenari, è possibile sbloccare delle abilità che rimarranno anche interpretando i ragazzi successivi (generalmente queste abilità aprono nuove possibilità di dialoghi o interazione con gli oggetti).
Per viaggiare potete scegliere se andare a piedi, rubare una macchina, fare l'autostop, prendere l'autobus o un taxi (se avete il soldi per pagarli). Ovviamente non sempre tutte le possibilità saranno a vostra disposizione e spesso dipende da come termina lo scenario che state giocando. Ad esempio potreste aver fatto l'autostop, aver fatto arrabbiare il vostro interlocutore ed essere stati sbattuti fuori dalla macchina in mezzo al deserto.
La descrizione di Road 96 parla di viaggi generati in modo procedurale e migliaia di percorsi differenti, ma le cose non stanno proprio così. In realtà il giocatore si trova a giocare dei mini episodi di 10-15 minuti in cui incontra uno dei 7 possibili personaggi della storia (sono 8 in realtà, ma considerate 7 possibili incontri perché due di questi sono sempre in coppia). Durante tutto il gioco gli incontri non si ripeteranno mai: alcuni di questi episodi è possibile farli solo dopo certi eventi e scoperte, ma generalmente vi capiterà uno a caso tra tutti gli episodi possibili (fa eccezione il solo personaggio di Zoe che sviluppa una trama orizzontale e che quindi è sempre presentato nello stesso ordine) e in questo senso ogni personaggio avrà un viaggio completamente diverso. Tuttavia se ricominciate dall'inizio anche con un "nuovo gioco+" in cui mantenete le abilità acquisite finirete con il rigiocare gli stessi scenari già fatti nella prima partita anche se in un ordine diverso (in effetti una sola partita non basta generalmente per vedere il 100% degli episodi per ogni personaggio, ma ne vedrete comunque una grossa fetta e probabilmente raggiungerete anche il 100% con un paio di questi).
In definitiva Road 96 è pesantemente story-driven ed è solo il mosaico che si va a comporre in modo sempre differente, per cui la rigiocabilità non è infinita: pensatelo come un "Life is Strange": magari lo rigiocate per fare scelte diverse o vedere finali diversi, ma la storia non cambia mai in modo così significativo da farvelo rifare più e più volte. E a proposito delle scelte, la sensazione è che non vadano a cambiare granché e anzi, una volta capito il funzionamento è facile influenzare il finale. Spesso tra le opzioni di dialogo ne avrete sempre tre dello stesso tenore: una scelta schierata per l'impegno politico non violento a sostegno dell'opposizione politica al dittatore, una scelta schierata a favore della rivoluzione per rovesciare la tirannia e una scelta volta a pensare in via prioritaria alla propria sopravvivenza quindi non sfidando mai l'opinione comune o il proprio interlocutore, fingendosi dalla parte di Tyrak e scegliendo quindi la via più sicura per poter fuggire senza destabilizzare l'equilibrio.
Oltre a queste esiste anche un sistema di karma positivo o negativo in base alle azioni intraprese (ad esempio rubare cibo o soldi, oppure scegliere di restituire una carta di credito trovata) che influenza la probabilità di successo di determinate azioni come cercare di convincere qualcuno, chiedere l'elemosina o effettuare un pericoloso salto.
In generale comunque andando avanti con il gioco diventerà sempre più chiaro come questa non sia tanto la storia dei personaggi che interpretate, che altro non rappresentano che pochi tra le migliaia di ragazzi che cercano la fuga verso un futuro migliore, ma la storia di tutto un popolo con particolare attenzione ai personaggi che incontrate. Infatti se inizialmente ho cominciato il gioco con un atteggiamento utilitaristico che mi portasse a fuggire senza intoppi, presto ho cominciato invece a cercare di cambiare Petria e ad aiutare i personaggi che ritenevo positivi, arrivando magari anche a rinunciare ad una comoda fuga se non a sacrificarmi per loro. Alla fine, come in Life is Strange e giochi simili, la sorte di tutti sarà determinata dalle scelte fatte.
La connotazione fortemente politica c'è e si sente. Road 96 è chiaramente schierato a sinistra (avrete anche una versione remix di "Bella ciao" nella colonna sonora), però non vuole essere una "lezioncina", ma offrire spunti di riflessione. Più che una Germania nazista, Petria somiglia molto di più ad una Russia o una Corea del Nord e anzi è abbastanza innegabile una certa somiglianza (casuale?) di Tyrak con Brezhnev. Pur nella ferma condanna di ogni forma di autoritarismo, il gioco non risparmia certo critiche alle moderne forme di democrazia, alle manifestazioni violente o anche solo a certe forme di individualismo (come detto i vostri protagonisti sono abbastanza spersonalizzati, alla fine sarete sicuramente più interessati alla sorte dei vari personaggi che incontrate) ribadendo più volte l'importanza di esprimere il proprio voto e di come questo sia individualmente insignificante, ma collettivamente importante. Ecco, se non ci si ferma per forza a pensare a destra-sinistra, il gioco lascia veramente tanti spunti per riflettere.
Il resto delle promesse di Road 96 ci sta tutto: grafica un po' spoglia e retrò, ma veramente funzionale alle atmosfere, la storia è scritta davvero bene e i personaggi sono ben caratterizzati. Che gli autori amino Tarantino e i fratelli Coen si vede eccome: alcuni episodi sono un omaggio a questi registi e al loro stile narrativo. La colonna sonora stile anni '90 l'ho veramente adorata con una menzione particolare per la canzone The Road dei Cocoon scritta appositamente per questo gioco. Sarà anche la tematica, ma era dal primo Life is Strange che un gioco che resta fortemente narrativo non mi coinvolgeva così: davvero una piccola perla nel mondo degli indie. Forse il finale è un pochino deludente e si poteva osare un po' di più nel ramificare in base alle scelte fatte, ma mai come in questo caso si può dire che più che la fine del viaggio conta proprio il viaggio stesso: ed è un viaggio che vale la pena di essere vissuto.
Nota: al momento della recensione Road 96 è disponibile solo per PC e Nintendo Switch, ma non è escluso che in futuro possano esserne annunciate versioni per altre piattaforme.