Tiny Tina's Wonderlands - Recensione
La follia di Borderlands ritorna in salsa fantasy
di Klarth Curtiss
Sono passati circa due anni e mezzo dalla release dell'ultimo capitolo della saga di Borderlands e nonostante la qualità fosse stata piuttosto altalenante, nel complesso il gioco è stato apprezzato ed ha portato Gearbox a voler lavorare ad un nuovo capitolo della serie, tuttavia siamo rimasti stupiti quando la compagnia stessa annunciò Tiny Tina's Wonderlands, uno spin-off del gioco basato sul dlc del secondo capitolo "Assalto alla rocca del drago", rimasto ad oggi il più apprezzato della serie, tuttavia, dopo aver passato parecchie ore in compagnia della folle immaginazione della piccola Tina, possiamo dirvi che il titolo non è da sottovalutare e ve lo raccontiamo nella nostra recensione
La premessa narrativa del titolo è tanto banale quanto utile alla causa: a seguito dello schianto della loro navicella spaziale contro una montagna, che ne ha provocato il crollo, la nostra squadra di eroi composta dal farfallone Valentine, il robot Frette, la piccola scatenata Tiny Tina ed ovviamente noi, una recluta assoldata al suo primo incarico, si ritrova bloccata in attesa di rinforzi per liberarli, e quale metodo migliore per ingannare il tempo se non una bella partita a Bunkers 'n' Badasses, la parodia di Dungeon and Dragons dell'universo di Borderlands, tuttavia noi saremo alle prime armi anche per quanto riguarda l'esperienza nel gioco da tavolo e sarà compito della Game Master Tina istruirci per diventare l'eroe che salverà il regno della regina Stallone da culo minacciata dal perfido Signore dei draghi.
La nostra avventura, come ogni campagna che si rispetti, comincerà con la creazione del nostro alter ego di fantasia, che non si limiterà solo alla scelta dei canoni estetici (tramite un editor più vasto che mai nella serie e che rimane anche al passo coi tempi con la possibilità di scegliere i pronomi del personaggio), ma anche alla scelta del nostro background narrativo (che influenzerà alcune delle nostre statistiche), a quella della classe (sei disponibili sin da subito: Stilomante, Domartiglio, Sparamagie, Oltretomba, Guardaspore e Brr-serker) ed alla distribuzione dei cosiddetti punti eroe, che andranno messi in singole statistiche quali forza, destrezza, intelligenza ecc., ognuna delle quali addetta ad un preciso funzionamento come l'aumento della possibilità di colpo critico o la riduzione del tempo di ricarica della nostra abilità attiva); una volta scesi finalmente in campo il gioco si comporta come ogni capitolo della serie fino ad oggi, con la sua mastodontica dose di bocche da fuoco che troveremo in giro (riadattate in salsa medievale con l'aspetto di balestre), miriadi di quest da completare e tonnellate di nemici da eliminare, tuttavia non pensiate che si tratti di una becera operazione di copia-incolla, poiché proprio nel gameplay sono state modificate diverse cose per l'occasione: in primis adesso avremo finalmente a disposizione un'arma da corpo a corpo, spade, accette, pugnali e quant'altro, saranno fondamentali strumenti di sterminio nel nostro kit, inoltre adesso ogni classe possiede anche un'abilità passiva che verrà sbloccata dopo circa un'oretta di gioco e non dovrà essere livellata, nel nostro caso per esempio, poiché abbiamo scelto di giocare con la classe del Domartiglio, abbiamo sempre avuto al nostro fianco una piccola viverna che ci ha aiutato a decimare le ondate nemiche; anche nell'ambito della progressione ci sono stati diversi cambiamenti, se infatti è ancora presente il classico albero delle abilità con punti da assegnare, come detto in precedenza ad ogni level up guadagneremo anche un punto eroe da piazzare in una statistica a nostra scelta, inoltre, una volta raggiunto il level cap al livello 40, potremo selezionare una seconda classe tra le rimanenti cinque, le combinazioni possibili quindi sono molteplici e stavolta si può veramente avere un personaggio unico.
A chiudere le novità del gameplay ci pensano gli incantesimi e l'overworld, i primi vanno a sostituire le granate e non saranno più basati su un sistema a cariche da raccogliere ma bensì su un sistema a ricarica, la varietà di magie equipaggiabili è incredibile e nel corso della nostra partita abbiamo avuto a disposizione dardi di ghiaccio, viverne succhiasangue, idre sputa-acido ed addiritutra gigantesche meteore da far cascare in testa ai nostri malcapitati avversari; il secondo invece stavolta è strutturato come un vero gioco da tavolo e ci vedrà spostare la nostra piccola miniatura idrocefala per le lande del regno per scoprire segreti ed entrare nei dungeon istanziati, camminando nell'erba alta potremo addirittura essere assaliti più facilmente dai nemici (vi ricorda qualcosa?).
Sotto l'aspetto tecnico il gioco si è comportato egregiamente, la versione Playstation 5 da noi testata ha sempre girato a 60fps anche con molti elementi su schermo e gli effetti di illuminazione fanno la loro bella figura, il cell shading classico della serie rende molto bene anche qui e veder ritornare determinati personaggi che si aggiungono al bizzarro cast farà sorridere i veterani, buona la durata che si attesta circa sulle 20 ore, aumentate sensibilmente dalla modalità camera del Caos sbloccabile una volta completata la campagna; trovare un difetto al gioco è piuttosto difficile e forse l'unica cosa che dispiace seriamente è l'assenza dello storico doppiaggio in italiano che ci ha accompagnato sin dal primo capitolo.
Gearbox ha voluto sicuramente scommettere trasformando quello che era un dlc in un vero e proprio gioco a parte ma possiamo dire che l'operazione sia riuscita in pieno, Tiny Tina's Wonderlands è un titolo estremamente divertente che amplia parecchio le possibilità di gameplay ed aggiunge una sostanziosa modalità endgame, il tutto mantenendo l'umorismo tipico della serie che non mancherà di strappare più di una risata.
Prendete carta e penna ed imbracciate bacchette e fucili, le Wonderlands vi aspettano!
Prendete carta e penna ed imbracciate bacchette e fucili, le Wonderlands vi aspettano!