Cotton Fantasy - Recensione
Torna con una nuova avventura la strega più buffa e golosa della storia degli shoot 'em up
di TWINKLE
Siamo quindi all’alba degli anni novanta, è il periodo di Parodius, di Cho Aniki e di altre assurdità nipponiche gravitanti in particolare sul PC Engine di NEC, in questo contesto si palesa come protagonista della serie di Success Nata de Cotton, una streghetta disegnata originariamente da Hideki Tamura, animatore chiave di molti OAV anni ’80 quali Birth (1984), Leda (1985), Dream Hunter Rem (1987) e il film cult Project A-ko (1986); a dispetto del suo aspetto carino, Cotton si dimostra in realtà una strega abbastanza egoista e irascibile, una testa calda golosa di magiche caramelle chiamate Willow e che per queste si ritrova insieme alla fatina Silk a debellare minacce di vario genere, ma sempre con metodi e propositi che di eroico hanno ben poco.
L’ambientazione fantasy, ma a tratti onirica e dark, l’originale sistema di power-up, simile a quello di un RPG con punti esperienza e magie, e il piacevole accompagnamento sonoro, rendono Cotton: Fantastic Night Dreams uno dei più apprezzati esponenti della sua epoca, questo grazie anche alle ottime conversioni per il già citato PC Engine e per Sharp X68000, spianando la strada per altri giochi, come lo spin-off per Mega Drive Panorama Cotton (1994), con la sua particolare visuale da dietro e grafica pseudo-3D, e lo splendido sequel Cotton 2: Magical Nights Dreams (1997) per Sega Saturn. Il debutto alle tre dimensioni, con Rainbow Cotton per Dreamcast, non viene accolto altrettanto bene, ciò fa calare il sipario sulle avventure della streghetta divora-caramelle per non meno di due decenni.
È il 2019 quando BEEP, celebre negozio di Akihabara specializzato in retrogame, annuncia di essere al lavoro, con l’azienda Sangatsu Usagi no Mori, su un reboot del primo gioco di Cotton, denominato Cotton Reboot, che sarà pronto con vista sul trentesimo anniversario della serie. Insieme ad esso, nel corso del 2021, vengono ripubblicati sugli Store di PlayStation e Nintendo Switch tutti i capitoli della serie, eccetto Rainbow, inclusi i porting per SNES (100% Cotton) e Saturn (Cotton 2 e Cotton Boomerang, venduti singolarmente o raccolti nel bundle Saturn Tribute), con Strictly Games impegnata a proporre edizioni fisiche da collezione. A questo punto mancava solo una cosa per un revival con tutti i crismi, ossia un vero e proprio nuovo capitolo, che viene infatti annunciato a giugno 2021 con il titolo Cotton Rock ‘n’ Roll, e ovviamente sarà ININ Games, che si era presa carico della pubblicazione occidentale Cotton Reboot, a portare questo nuovo shoot ‘em up nel vecchio continente con il titolo Cotton Fantasy, vediamo dunque come se l’è cavata la piccola strega nella sua prima nuova avventura dopo ventidue anni.
Lo sviluppatore Rocket Engine, per Cotton Reboot, aveva optato per un restyling grafico non troppo invadente, prendendo come base la versione X68000 per limitarsi ad aggiornare l’aspetto estetico di personaggi, mostri e fondali, che rimanevano orgogliosamente a due dimensioni. Cotton Fantasy abbraccia invece un ibrido 2.5D, in cui elementi poligonali convivono in un gioco dalla rigorosa struttura a scorrimento laterale (intervallati da un paio di livelli bonus con visuale da dietro in stile Panorama Cotton), permettendo tuttavia movimenti di camera e dinamismi scenici di vario genere sullo sfondo, similmente a quel G-Darius, riproposto sempre da ININ qualche mese fa, e altri shoot ‘em up sviluppati in particolare dalla PS2 in poi. Cotton Fantasy si presenta con un’offerta di 16 livelli, ma ne sono sufficienti 9 per concludere la modalità storia, tramite un percorso non lineare (altra curiosa affinità con la serie Darius); ad ogni restart infatti se ne sblocca uno nuovo nella mappa, una scelta di livelli che spazia da ambientazioni familiari per la serie quali foreste, grotte e rovine, con il loro carico di citazioni ai giochi del passato, fino a portarci nella vastità dello spazio aperto, tra corpi celesti, nebulose e astronavi aliene.
Come da tradizione della serie i livelli sono intervallati da simpatiche cut-scene di stampo comico, che vedono Cotton e l’inseparabile fatina Silk alle prese con la sua spasmodica ricerca dei Willow, tuttavia il piatto forte di Cotton Fantasy è la sua scelta di personaggi come alternativa alla strega protagonista, le cui caratteristiche differiscono a tal punto da modificare sensibilmente le meccaniche di gioco. Se Cotton rappresenta il classico gameplay della serie, potendo contare su uno sparo potenziabile grazie all’aiuto delle fate, alle magie e ad una devastante bomba, la principessa del Pumpkin Kingdom Appli, apparsa per la prima volta in Cotton 2, è in grado di catturare i nemici per potenziare la sua forza offensiva. Umihara Kawase arriva dall’omonima serie platform e anche lei ha come abilità speciale la cattura dei nemici grazie alla sua caratteristica lenza, per poi rilanciarli con un potente colpo di bazooka. Dal curioso RPG Doki Doki Poyatchio (1998, PlayStation) arriva invece Luffee, molto simile a Cotton come stile, ma che vanta un raggio perforante potenziabile fino a tre volte. Tutte queste abilità specifiche, oltre ovviamente ad essere generalmente più efficaci dello sparo normale, hanno il preciso scopo di creare catene di uccisioni che determinano il moltiplicatore dei punti, e in certe condizioni anche di assorbire i proiettili, è possibile finire Cotton Fantasy anche in maniera tradizionale limitandosi a sparare e a lanciare qualche bomba, ma così facendo il punteggio non raggiungerà mai una valutazione troppo alta.
Fine e Ria sono altri due personaggi cameo che rappresentano altrettanti shoot’em up di Success non propriamente noti, ossia Sanvein (2000, PlayStation) e Psyvariar (2000, Arcade, PS2); selezionando una tra loro il gameplay cambia ulteriormente, dato che implementano due meccaniche specifiche dei giochi di provenienza, con entrambe che hanno in comune il fatto che cambiano assetto per variare il tipo di sparo, più concentrato oppure più ampio. Nel caso specifico di Fine si manovra un personaggio sostanzialmente invincibile, ma in basso a destra dello schermo si presenta un countdown, che scende più velocemente subendo colpi, concluso il quale ovviamente sopraggiunge il Game Over. Il più interessante Psyvariar aveva invece dal canto suo la meccanica del Buzz System, ovvero una tecnica che si effettua sfiorando i proiettili, del tutto simile quindi al grazing di Touhou, necessaria ad acquisire esperienza, una volta raggiunto un certo livello si attiva un periodo di invulnerabilità, rappresentata da un’aura rossa intorno al personaggio, in grado di distruggere tutto ciò che trova al suo contatto. È probabilmente il più stimolante tra gli stili aggiuntivi visti in Cotton Fantasy, alla luce anche di certi boss, come l’ultimo, che non si risparmiano in piogge di proiettili assumendo in tutto e per tutto i connotati del danmaku. L'hitbox, ovvero il punto dove effettivamente il personaggio subisce danni rispetto al suo disegno, non è immediatamente chiaro, ma dalle opzioni è possibile renderlo totalmente visibile, palesandosi sottoforma di cuore e facilitando in tal modo lo slalom tra i proiettili.
Purtroppo nessuno di questi personaggi secondari ha delle scene dedicate nella storia, neanche Appli, le cut-scene infatti vedono sempre e solo Cotton come protagonista, il che è un peccato. Il gioco è doppiato in giapponese e conferma il cast di Cotton Reboot, dove Takae Yoriguchi, la storica voce di Cotton con i suoi inconfondibili “ikupon” e “tea time”, è sostituita nei dialoghi dalla più giovane Nami Miyaki, che tuttavia la emula perfettamente. I testi sono in italiano, con qualche errore qua e là, ma nulla di compromettente. Il gioco offre tre livelli di difficoltà, anche se i crediti infiniti lo rendono sostanzialmente finibile da chiunque, il Game Over si limita infatti ad azzerare lo score, per migliorare le proprie performance è presente all'appello una modalità training con selezionatore di livelli, oltre alle classifiche online.
Cotton Fantasy è il cute ‘em up che omaggia la storia di Success e i suoi trascorsi negli sparatutto laterali, con un occhio di riguardo agli anni del Dreamcast e PS2 (Psyvariar) e conseguente strizzata al manic shooter, verso cui traccia un parallelo stilistico in questa nuova veste 2.5D. Il gioco comunica l'amore al genere di riferimento non soltanto nelle modalità estetiche e contenutistiche, ma anche con questa scelta di personaggi alternativi alla streghetta amante di caramelle, i quali superano il concetto di semplice cameo proponendosi con nuovi e stimolanti elementi di gameplay.