Recensione
Death Note
7.0/10
<b>attenzione! Spoiler sulla trama del manga!</b>
La trasposizione Anime del celebre Manga nato dalla Premiata Ditta Ohba-Obata, dallo studio Madhouse...
Per far prima, copio e incollo la recensione del manga :P
Premetto che l'Anime, nonostante segua in linea di massima gli avvenimenti del manga, omette alcuni particolari o ne modifica altri...
Piccole licenze poetiche, nulla di piu'...
Una sorta di Thriller Psicologico, che si discosta molto dai soliti anime tratti dai soliti manga di Shonen Jump... Niente scontri all'ultimo sangue, niente Power Up portati all'eccesso, niente tecniche dalla potenza di mille atomiche e dai nomi assurdi...
Anche i protagonisti si distaccano dai soliti clichè tipici della Jump: Light Yagami, ''Testimone di GEOVA misantropo'' (TM),annoiato dal mondo che lui stesso vive che, un bel giorno, recupera un quaderno nero abbandonato per strada.
Il Death Note. Scrive il nome di un malvivente e 40 secondi questi muore!
Incredibile! Al secondo tentativo, Light, dopo aver conosciuto Ryuk, lo Shinigami proprietario del quaderno, spiega a quest'ultimo di voler cambiare il volto di un mondo ormai al di fuori della retta via, ponendosi come giustiziere dei cattivi e garante della giustizia ai piu' deboli.
Peccato che non ha calcolato bene il suo tiro, ovvero l'Interpol (non quello di Hariken Polymar! è_è), si mette immediatamente sulle tracce di KIRA, il suo alter ego ''criminale'', ovvero Light Yagami.
A guidare le indagini, il padre, Soichiro, ignaro della vera identità di KIRA, e L Lawliet (non ELLE, come i simpatia della Panini ci hanno fatto credere .-.), il miglior detective del mondo (anche il secondo e il terzo!), ragazzo di cui non si sa il vero nome (e probabilmente neppure lui lo conosce :P), determinato a tutto pur di vincere.
Per farla breve, e per non spoilerare le prime 25 puntate, Light, con l'aiuto di quella ochetta di Misa Amane, altro personaggio con Death Note e Shinigami, seguace di Kira, riuscira'
[Attenzione, spoileraccio!]
a togliersi di mezzo il suo rivale.
[Fine Spoiler]
Vissero tutti felici e contenti?
Non proprio, e se fino ad ora la storia, ha svolto egregiamente il suo lavoro, è proprio a partire dalla seconda parte in poi che arranca in maniera vistosa.
Passano molti anni, il nostro intelligentissimo Light ha 22 anni, Misa campa ancora, Rem (il suo Shinigami) è ormai polvere, Ryuk campa ancora...
Il mondo, nel frattempo, sembra essersi piegato al cospetto di Kira.
Qualcosa turba la tranquillita'.
Mello rapisce la sorella di Light per impossessarsi dell'unica copia di Death Note (non proprio in realta') in mano al quartiere generale giapponese.
interviene un altro personaggio, Near.
Si scoprira' che Mello e Near erano gli aspiranti successori di L; alla fine l'avra' vinta l'ultimo, e Mello ''Raffaella Carra' '' si unira' ad una banda di mafiosetti da quattro soldi con unico fine: diventare il numero uno (Gia' segno di come stia cadendo la credibilita' della trama!)
Nel frattempo, Near getta gli occhi sul successore di L, Light, sospettando che si tratti di KIRA (e qua mi chiedo, ma se ne ha certezza assoluta, perchè impiegare fior di cinque volumi? Mistero...) E qua sembra che la trama re-inizi una seconda volta...
Ma il bello verra' negli ultimi volumi.
Un personaggio potenzialmente interessante, Teru Mikami, viene ridotto a ''terzo Kira'' (che confusione, contando un altro L!!), ma, nonostante a lui venga dedicato un intero capitolo, entrera' solo a fine partita...
Mello e Near sono poco credibili, il primo per il suo scopo, assurdo e da ''cattivone di serie B'', il secondo perché vorrebbe tanto assomigliare ad L, ma non basta tirare ipotesi a casaccio e fare L'hikikomori come il suo degno predecessore a renderlo un abile detective.
(Se avessero chiamato Conan Edogawa al suo posto, avrebbe smascherato il colpevole nel giro di una puntata)
Nonostante cio', preferisce continuare a rimuginare a lungo sulle sue ipotesi per molto tempo. Avrei capito L, ma Near...
Il finale, non anticipo nulla, ma fa crollare a terra quanto di buono si era fatto fino ad ora.
Tanto buonismo ed un antieroe che, a dispetto del suo intelletto, si è ritrovato con le spalle al muro, e ha deciso di farsi avanti, senza trovare il modo di farla franca.
Se si tratta di finale deciso in sede JUMP oppure deciso dall'autore/autrice non ci è dato saperlo.
Altro difetto, oltre alla seconda parte e finale per nulla credibili: un eccesso di dark che rende affascinanti i protagonisti, anche troppo, soprattutto Kira/Light, Mello e L, diventando merce per le fan girl e protagonisti indiscussi di molte fan fiction a sfondo Yaoi.
Gli stessi pregi e difetti del manga trovano dimora anche qua.
Peccato che la storia si sviluppa in maniera un po' piu' lenta rispetto alla controparte cartacea (sinceramente, non bastavano 3 episodi per raccogliere la storia di un tankobon? E poi, perchè dedicare agli ultimi 5 volumi 11 episodi? Mah...).
La realizzazione tecnica... Mah, gli stessi standard ai quali ci ha abituati la Madhouse.
Ottima la regia, animazioni sul ottimo (primi episodi e qualcuno centrale) e discreto (il resto! :asd:)...
Ottime le opening e le ending dei Nightmare, cosi cosi quelle dei Maximum the Hormone.
Ottima la prova dei doppiatori italiani, in particolare di Flavio Aquilone e Stefano Crescentini.
In sintesi. Trasposizione anime un filino inferiore alla controparte cartacea, che è si un ottima opera, ma non il capolavoro tanto decantato dai fan boy Jumpisti dagli occhi a mandorla e non.
Con un po' di attenzione in piu' nella seconda parte.</battenzione!>
La trasposizione Anime del celebre Manga nato dalla Premiata Ditta Ohba-Obata, dallo studio Madhouse...
Per far prima, copio e incollo la recensione del manga :P
Premetto che l'Anime, nonostante segua in linea di massima gli avvenimenti del manga, omette alcuni particolari o ne modifica altri...
Piccole licenze poetiche, nulla di piu'...
Una sorta di Thriller Psicologico, che si discosta molto dai soliti anime tratti dai soliti manga di Shonen Jump... Niente scontri all'ultimo sangue, niente Power Up portati all'eccesso, niente tecniche dalla potenza di mille atomiche e dai nomi assurdi...
Anche i protagonisti si distaccano dai soliti clichè tipici della Jump: Light Yagami, ''Testimone di GEOVA misantropo'' (TM),annoiato dal mondo che lui stesso vive che, un bel giorno, recupera un quaderno nero abbandonato per strada.
Il Death Note. Scrive il nome di un malvivente e 40 secondi questi muore!
Incredibile! Al secondo tentativo, Light, dopo aver conosciuto Ryuk, lo Shinigami proprietario del quaderno, spiega a quest'ultimo di voler cambiare il volto di un mondo ormai al di fuori della retta via, ponendosi come giustiziere dei cattivi e garante della giustizia ai piu' deboli.
Peccato che non ha calcolato bene il suo tiro, ovvero l'Interpol (non quello di Hariken Polymar! è_è), si mette immediatamente sulle tracce di KIRA, il suo alter ego ''criminale'', ovvero Light Yagami.
A guidare le indagini, il padre, Soichiro, ignaro della vera identità di KIRA, e L Lawliet (non ELLE, come i simpatia della Panini ci hanno fatto credere .-.), il miglior detective del mondo (anche il secondo e il terzo!), ragazzo di cui non si sa il vero nome (e probabilmente neppure lui lo conosce :P), determinato a tutto pur di vincere.
Per farla breve, e per non spoilerare le prime 25 puntate, Light, con l'aiuto di quella ochetta di Misa Amane, altro personaggio con Death Note e Shinigami, seguace di Kira, riuscira'
[Attenzione, spoileraccio!]
a togliersi di mezzo il suo rivale.
[Fine Spoiler]
Vissero tutti felici e contenti?
Non proprio, e se fino ad ora la storia, ha svolto egregiamente il suo lavoro, è proprio a partire dalla seconda parte in poi che arranca in maniera vistosa.
Passano molti anni, il nostro intelligentissimo Light ha 22 anni, Misa campa ancora, Rem (il suo Shinigami) è ormai polvere, Ryuk campa ancora...
Il mondo, nel frattempo, sembra essersi piegato al cospetto di Kira.
Qualcosa turba la tranquillita'.
Mello rapisce la sorella di Light per impossessarsi dell'unica copia di Death Note (non proprio in realta') in mano al quartiere generale giapponese.
interviene un altro personaggio, Near.
Si scoprira' che Mello e Near erano gli aspiranti successori di L; alla fine l'avra' vinta l'ultimo, e Mello ''Raffaella Carra' '' si unira' ad una banda di mafiosetti da quattro soldi con unico fine: diventare il numero uno (Gia' segno di come stia cadendo la credibilita' della trama!)
Nel frattempo, Near getta gli occhi sul successore di L, Light, sospettando che si tratti di KIRA (e qua mi chiedo, ma se ne ha certezza assoluta, perchè impiegare fior di cinque volumi? Mistero...) E qua sembra che la trama re-inizi una seconda volta...
Ma il bello verra' negli ultimi volumi.
Un personaggio potenzialmente interessante, Teru Mikami, viene ridotto a ''terzo Kira'' (che confusione, contando un altro L!!), ma, nonostante a lui venga dedicato un intero capitolo, entrera' solo a fine partita...
Mello e Near sono poco credibili, il primo per il suo scopo, assurdo e da ''cattivone di serie B'', il secondo perché vorrebbe tanto assomigliare ad L, ma non basta tirare ipotesi a casaccio e fare L'hikikomori come il suo degno predecessore a renderlo un abile detective.
(Se avessero chiamato Conan Edogawa al suo posto, avrebbe smascherato il colpevole nel giro di una puntata)
Nonostante cio', preferisce continuare a rimuginare a lungo sulle sue ipotesi per molto tempo. Avrei capito L, ma Near...
Il finale, non anticipo nulla, ma fa crollare a terra quanto di buono si era fatto fino ad ora.
Tanto buonismo ed un antieroe che, a dispetto del suo intelletto, si è ritrovato con le spalle al muro, e ha deciso di farsi avanti, senza trovare il modo di farla franca.
Se si tratta di finale deciso in sede JUMP oppure deciso dall'autore/autrice non ci è dato saperlo.
Altro difetto, oltre alla seconda parte e finale per nulla credibili: un eccesso di dark che rende affascinanti i protagonisti, anche troppo, soprattutto Kira/Light, Mello e L, diventando merce per le fan girl e protagonisti indiscussi di molte fan fiction a sfondo Yaoi.
Gli stessi pregi e difetti del manga trovano dimora anche qua.
Peccato che la storia si sviluppa in maniera un po' piu' lenta rispetto alla controparte cartacea (sinceramente, non bastavano 3 episodi per raccogliere la storia di un tankobon? E poi, perchè dedicare agli ultimi 5 volumi 11 episodi? Mah...).
La realizzazione tecnica... Mah, gli stessi standard ai quali ci ha abituati la Madhouse.
Ottima la regia, animazioni sul ottimo (primi episodi e qualcuno centrale) e discreto (il resto! :asd:)...
Ottime le opening e le ending dei Nightmare, cosi cosi quelle dei Maximum the Hormone.
Ottima la prova dei doppiatori italiani, in particolare di Flavio Aquilone e Stefano Crescentini.
In sintesi. Trasposizione anime un filino inferiore alla controparte cartacea, che è si un ottima opera, ma non il capolavoro tanto decantato dai fan boy Jumpisti dagli occhi a mandorla e non.
Con un po' di attenzione in piu' nella seconda parte.</battenzione!>