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Credo che questo sia il film d'animazione più drammatico e commovente che abbia mai visto (non che ne abbia visti tantissimi a dir la verità, mi limito a quelli che mi vengono consigliati dal mio "otaku di fiducia"), tanto che definirlo commovente credo risulterebbe alquanto riduttivo.
Una Tomba per le Lucciole ci narra le vicissitudini a cui devono far fronte due ragazzini, fratello e sorellina, durante la guerra. I due verranno privati di ogni cosa, ritrovandosi a vivere di stenti. Inutile specificare quanto sia poetico vedere fratello e sorella così emotivamente vicini ed abbarbicati l'uno all'altra, con la piccina ingenua ed indifesa che dipende totalmente dal fratello, il quale invece si industria disperatamente in ogni modo (anche poco lecito) pur di procurarsi qualcosa per il loro sostentamento. Il ragazzo fa davvero di tutto, rischiando letteralmente la vita in più di un'occasione per la sorellina. Questi appare a tratti cocciuto e fiero, tanto da portare a chiedersi, alla fine del film, quanto tale comportamento abbia in realtà contribuito a gettare i due nella precaria situazione in cui si ritroveranno, con tutte le conseguenze che ne verranno.
Il film è poesia allo stato puro, ed allo stesso tempo spietato; son rimasta ad esempio profondamente scossa da alcuni passaggi forse apparentemente insignificanti, come la cena dei ragazzini a casa dei loro tutori, durante la quale ad essi veniva servita una porzione di minestra "adacquata", mente al capo famiglia venivano date delle porzioni abbondanti e ben più sostanziose... viene quasi da pensare ad un certo punto: "Meno male che questo è un film d'animazione, questa cattiveria non può esistere davvero nella realtà", ma così non è ovviamente...
A dirla tutta in questa opera ci sono scene ben più drammatiche e toccanti, ma non sforano mai nel cruento o nella violenza vera e propria; la violenza è tutta psicologica, e colpisce in egual misura protagonisti e spettatore.
Le ambientazioni decadenti contribuiscono non poco al coinvolgimento, così come la colorazione così naturale; ricordo ancora una scena crepuscolare molto triste e malinconica, davvero ben resa. Non sono da meno le musiche, pregevoli e pertinenti all'atmosfera.
Un altro pregio di questo film sta nel fatto che per noi occidentali costituisce un punto di vista tutto sommato inedito sulla grande guerra. Noi siamo infatti abituati a vedere i giapponesi comi i cattivi della situazione, pensiamo ai kamikaze, al bombardamento di Pearl Harbor... qui invece ci troviamo dall'altra parte della barricata, soffriamo assieme alla popolazione giapponese durante i bombardamenti a tappeto, ed anche dopo, a causa degli stenti causati dal dopoguerra. Ed è in anche in queste due fasi che si evolve, anzi degenera, la conduzione dei due protagonisti, che inizialmente si vedono privati di tutto a causa dei bombardamenti, poi devono scampare alla minaccia dei successivi, ed infine si vedono insidiati dalla minaccia più subdola e debilitante del dopoguerra, infatti proprio quando il peggio sembrerebbe passato con la resa del Giappone, la situazione precipita inesorabilmente portando per mano lo spettatore fino alla malinconica conclusione della vicenda.
Il film in pratica vanta una narrazione ciclica, ti immerge in un unico lungo flashback, per poi ritornare nella stazione fredda buia e solitaria da cui tutto era partito, e giungere così al suo epilogo.
Forse l'unico difetto di questo film, è che ti lascia troppa tristezza addosso, troppa angoscia... ciò quasi ti porta a preferire che avesse avuto un finale più più infantile e sereno.
Gli unici aspetti "positivi" nel film sono l'affetto fra fratello e sorella, e le lucciole, l'unico precario elemento di sollievo e meraviglia agli occhi dell'ingenua bambina.
Guardandomi indietro non credo, ripeto, di aver mai "sofferto" tanto guardando un film (d'animazione o meno). In "Una Tomba Per Le Lucciole" c'è poco da capire in realtà, non credo ci siano chissà quali reconditi messaggi da decifrare; bisogna solo essere disposti a lasciarsi segnare nel profondo dalla sua visione.
Un opera decisamente sentita e in un certo senso educativa; concordo in pieno con chi ritiene che questo film andrebbe visto in tutte le scuole.