Recensione
Heidi
9.0/10
Recensione di boyssan1969
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<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>
Toccante, educativo, veramente un vero anime.
Stile inconfondibile che lo riassocia inequivocabilmente ai meisaku, l'anime è tratto dal romanzo della scrittrice svizzera Johanna Spyri. Narra le vicende riguardanti una bimba orfana di sei anni di nome Heidi che fino ad allora era vissuta con sua zia Deith, ma che ormai non può più prendersi cura della bambina, dopo aver trovato lavoro a Francoforte. Deith la porta da suo nonno, di cui Heidi non era neanche a conoscenza. Il vecchio dell'Alpe, questo il soprannome del nonno di Heidi, è tutto fuorché il nonno dolce e affettuoso dell'immaginario infantile. Burbero, sgarbato, è guardato con diffidenza dagli abitanti dal paesello vicino ed è ormai da anni recluso nella baita che si affaccia su un paesaggio idilliaco: montagne mozzafiato ricoperte di neve, prati fioriti, stambecchi che saltano tra le rocce, marmotte che si nascondono tra le cavità rocciose pronte a evitare gli attacchi di aquile in picchiate. A fargli compagnia diverse pecorelle e il personaggio, a mio modo di vedere più buffo della serie, ovvero il cane dormiglione Nebbia.
Heidi invece sembra tutt'altro che una piccola bambina di sei anni. Un po' ingenua e paurosa, ha in sé quell'innocenza infantile e quell'amore talmente insito nel suo DNA che addolciscono il cuore del "vecchio orso". Troverà anche un amico, il pastorello Peter, con il quale condivide l'amore per il bellissimo paradiso incantato posto dinanzi ai loro occhi e con cui condividerà le interminabili scampagnate in cima ai monti. La piccola stringerà un legame molto stretto anche con la nonna del giovane pastore, afflitta da cecità, che le darà importanti insegnamenti di vita.
Heidi è estasiata dal mondo nuovo che ha scoperto ed è convinta che niente e nessuno potrà mai svegliarla da questo splendido sogno. Purtroppo però, di ritorno da Francoforte, la zia Deith sbriciola il castello di sabbia che ormai Heidi aveva fatto, costringendola ad andare con lei nella città tedesca e lasciando nello sconforto il nonno, Peter e tutto l'incantevole paesaggio alpino. Heidi viene affidata alla signora Rottermaier, donna severissima e maniaca del garbo e della cortesia, che ha il compito di educare la giovane Clara, bambina di dieci anni, costretta a causa di una malattia a stare su una sedia a rotelle. Le bambine stringeranno un'amicizia molto forte, anche se ciò non servirà a far placare i pensieri Heidi, nostalgica di tutto ciò che aveva lasciato nelle Alpi.
Grazie all'aiuto della nonna di Clara, donna dal cuore d'oro, Heidi riuscirà a tornare casa riuscendo a portare con sé per una vacanza estiva anche la piccola Clara e riuscendo, grazie all'atmosfera stupenda del posto, a compiere il miracolo di farla camminare.
Davvero un classico dell'animazione. STUPENDO!
Toccante, educativo, veramente un vero anime.
Stile inconfondibile che lo riassocia inequivocabilmente ai meisaku, l'anime è tratto dal romanzo della scrittrice svizzera Johanna Spyri. Narra le vicende riguardanti una bimba orfana di sei anni di nome Heidi che fino ad allora era vissuta con sua zia Deith, ma che ormai non può più prendersi cura della bambina, dopo aver trovato lavoro a Francoforte. Deith la porta da suo nonno, di cui Heidi non era neanche a conoscenza. Il vecchio dell'Alpe, questo il soprannome del nonno di Heidi, è tutto fuorché il nonno dolce e affettuoso dell'immaginario infantile. Burbero, sgarbato, è guardato con diffidenza dagli abitanti dal paesello vicino ed è ormai da anni recluso nella baita che si affaccia su un paesaggio idilliaco: montagne mozzafiato ricoperte di neve, prati fioriti, stambecchi che saltano tra le rocce, marmotte che si nascondono tra le cavità rocciose pronte a evitare gli attacchi di aquile in picchiate. A fargli compagnia diverse pecorelle e il personaggio, a mio modo di vedere più buffo della serie, ovvero il cane dormiglione Nebbia.
Heidi invece sembra tutt'altro che una piccola bambina di sei anni. Un po' ingenua e paurosa, ha in sé quell'innocenza infantile e quell'amore talmente insito nel suo DNA che addolciscono il cuore del "vecchio orso". Troverà anche un amico, il pastorello Peter, con il quale condivide l'amore per il bellissimo paradiso incantato posto dinanzi ai loro occhi e con cui condividerà le interminabili scampagnate in cima ai monti. La piccola stringerà un legame molto stretto anche con la nonna del giovane pastore, afflitta da cecità, che le darà importanti insegnamenti di vita.
Heidi è estasiata dal mondo nuovo che ha scoperto ed è convinta che niente e nessuno potrà mai svegliarla da questo splendido sogno. Purtroppo però, di ritorno da Francoforte, la zia Deith sbriciola il castello di sabbia che ormai Heidi aveva fatto, costringendola ad andare con lei nella città tedesca e lasciando nello sconforto il nonno, Peter e tutto l'incantevole paesaggio alpino. Heidi viene affidata alla signora Rottermaier, donna severissima e maniaca del garbo e della cortesia, che ha il compito di educare la giovane Clara, bambina di dieci anni, costretta a causa di una malattia a stare su una sedia a rotelle. Le bambine stringeranno un'amicizia molto forte, anche se ciò non servirà a far placare i pensieri Heidi, nostalgica di tutto ciò che aveva lasciato nelle Alpi.
Grazie all'aiuto della nonna di Clara, donna dal cuore d'oro, Heidi riuscirà a tornare casa riuscendo a portare con sé per una vacanza estiva anche la piccola Clara e riuscendo, grazie all'atmosfera stupenda del posto, a compiere il miracolo di farla camminare.
Davvero un classico dell'animazione. STUPENDO!