Recensione
I Racconti di Terramare
6.0/10
Il background di Gedo Senki è piuttosto interessante. La fonte del materiale è una popolare serie di libri fantasy abbastanza famosi, La leggenda di Earthsea, scritti da Ursula K. Le Guin. Fin da subito Miyazaki aveva cercato con forza i diritti cinematografici di Earthsea. La produzione, però, è stata molta lunga, avviata, addirittura, dopo il film Il mio vicino Totoro. In questa fase Miyazaki ha dovuto occuparsi di ben altri progetti, accantonando momentaneamente il film. Infatti solo negli ultimi anni lo si è ripreso e affidato a un nuovo regista, guarda caso il figlio di Miyazaki.
Naturalmente, il fatto che questo regista, Goro, sia il figlio di Miyazaki certamente ha influenzato numerose decisioni del film. Non che fosse supportato da vecchio Miyazaki, infatti, fin dall’inizio, il padre non era convinto di questa scelta di metterlo come regista del film. Miyazaki ha ripetuto nelle sue interviste che non ha intenzione di tramandare l'eredità o di creare una dinastia di animatori. Ha dovuto faticare per arrivare a essere definito Maestro, con perseveranza e rigore, e credeva che suo figlio avrebbe dovuto fare lo stesso.
C’è da dire anche che Ursula K. Le Guin non era troppo contenta di Goro al timone. In seguito è stata convinta a continuare questo progetto dalla promessa che Miyazaki avrebbe supervisionare il lavoro sul film.
Prendendo tutta questa premessa in considerazione, è facile capire perché Gedo Senki non sia stato il capolavoro tanto aspettato.
La trama, rispetto al libro, è molto meno complessa e articolata: in una terra lontana qualcosa di strano sta avvenendo alle persone del regno. Cosa ancora più strana la gente sta cominciando a vedere i draghi, che non dovrebbe entrare nel mondo degli umani. A causa di tutti questi eventi bizzarri, Ged, un mago errante, sta indagando sulla causa scatenante di questi eventi. Durante il suo viaggio, egli incontra il principe Arren, un giovane ragazzo indeciso sul suo futuro e perseguitato dai suoi incubi. Mentre Arren può sembrare un ragazzo timido, egli ha un lato oscuro, che gli concede forza, odio, crudeltà e nessuna pietà. Per la strega Kumo questa è una occasione perfetta. Lei può usare "il ragazzo" contro il suo acerrimo nemico, Ged.
Mi è piaciuto il personaggio di Sparviero, cioè Ged, un avventuriero saggio che assomiglia allo Yupa di Nausicaa, e anche Tenar, una sua amica, che consente ai personaggi principali di rimanere nella sua casa. Therru, una giovane ragazza che vive con Tenar, era anche abbastanza interessante. Arren in sé è più di un mix di vari personaggi, e non mi sono trovato veramente in simpatia con il suo carattere.
Il film manca di alcune delle qualità che caratterizzano lo Studio Ghibli, e in particolare i film di Miyazaki. Ho spesso elogiato i film Ghibli per la creazione di quei momenti memorabili di bellezza e di pura immaginazione, che qui non si vedono.
Un esempio è una scena iniziale del film, dove Arren e Ged, dopo un viaggio attraverso un paesaggio abbastanza sterile, s'imbattono in una vivace città. La musica si gonfia come se dovessimo essere colpiti dalla bellezza della città, e invece non si percepisce questa grande emozione invogliata dalla musica; e come se volessero amplificare una scena priva di forti sensazioni con musiche alla “Signore degli Anelli”.
C'è un'altra scena in cui Arren sta camminando in un prato e trova Therru mentre sta cantando. Ancora una volta, l'idea è buona, ma l'esecuzione non è proprio convincente e si sente un po’ di rigidità.
Alcuni dei difetti non possono assolutamente essere un problema di regia. Il budget per Gedo Senki sembra essere stato inferiore rispetto ad altri film Ghibli. Il design dei personaggi sembra un po' troppo simile a quello dei primissimi film Ghibli e l'attenzione per i dettagli è alquanto carente. Rispetto alla maggior parte degli anime, l'animazione e la grafica sono buoni, naturalmente, ma non si avvicinano alle delizie visive trovato ne "Il castello errante di Howl" o "Nausica".
Musicalmente, non c'è davvero nulla di cui lamentarsi. Anche se, nelle interviste, Goro ha dichiarato che avrebbe trovato difficoltà a lavorare con Joe Hisaishi, curatore delle OST di quasi tutti i film Ghibli, a causa dell'età e dell'esperienza.
Nel complesso, Gedo Senki non è un film orribile, si trova solo nella situazione spiacevole di essere un film medio tra quelli brillanti. Goro ha fatto un lavoro migliore di quello che ci si aspetterebbe da qualcuno con nessuna esperienza di animazione. Da quello che ho letto io, Goro si prepara a un altro film come regista presso lo Studio Ghibli, così avrà un'altra opportunità per mostrare il suo talento.
Se il suo prossimo film verrà accolto bene dal pubblico, non ci sarà probabilmente alcun dubbio che lui sarà uno dei volti nuovi dello Studio Ghibli, nel bene e nel male.
Naturalmente, il fatto che questo regista, Goro, sia il figlio di Miyazaki certamente ha influenzato numerose decisioni del film. Non che fosse supportato da vecchio Miyazaki, infatti, fin dall’inizio, il padre non era convinto di questa scelta di metterlo come regista del film. Miyazaki ha ripetuto nelle sue interviste che non ha intenzione di tramandare l'eredità o di creare una dinastia di animatori. Ha dovuto faticare per arrivare a essere definito Maestro, con perseveranza e rigore, e credeva che suo figlio avrebbe dovuto fare lo stesso.
C’è da dire anche che Ursula K. Le Guin non era troppo contenta di Goro al timone. In seguito è stata convinta a continuare questo progetto dalla promessa che Miyazaki avrebbe supervisionare il lavoro sul film.
Prendendo tutta questa premessa in considerazione, è facile capire perché Gedo Senki non sia stato il capolavoro tanto aspettato.
La trama, rispetto al libro, è molto meno complessa e articolata: in una terra lontana qualcosa di strano sta avvenendo alle persone del regno. Cosa ancora più strana la gente sta cominciando a vedere i draghi, che non dovrebbe entrare nel mondo degli umani. A causa di tutti questi eventi bizzarri, Ged, un mago errante, sta indagando sulla causa scatenante di questi eventi. Durante il suo viaggio, egli incontra il principe Arren, un giovane ragazzo indeciso sul suo futuro e perseguitato dai suoi incubi. Mentre Arren può sembrare un ragazzo timido, egli ha un lato oscuro, che gli concede forza, odio, crudeltà e nessuna pietà. Per la strega Kumo questa è una occasione perfetta. Lei può usare "il ragazzo" contro il suo acerrimo nemico, Ged.
Mi è piaciuto il personaggio di Sparviero, cioè Ged, un avventuriero saggio che assomiglia allo Yupa di Nausicaa, e anche Tenar, una sua amica, che consente ai personaggi principali di rimanere nella sua casa. Therru, una giovane ragazza che vive con Tenar, era anche abbastanza interessante. Arren in sé è più di un mix di vari personaggi, e non mi sono trovato veramente in simpatia con il suo carattere.
Il film manca di alcune delle qualità che caratterizzano lo Studio Ghibli, e in particolare i film di Miyazaki. Ho spesso elogiato i film Ghibli per la creazione di quei momenti memorabili di bellezza e di pura immaginazione, che qui non si vedono.
Un esempio è una scena iniziale del film, dove Arren e Ged, dopo un viaggio attraverso un paesaggio abbastanza sterile, s'imbattono in una vivace città. La musica si gonfia come se dovessimo essere colpiti dalla bellezza della città, e invece non si percepisce questa grande emozione invogliata dalla musica; e come se volessero amplificare una scena priva di forti sensazioni con musiche alla “Signore degli Anelli”.
C'è un'altra scena in cui Arren sta camminando in un prato e trova Therru mentre sta cantando. Ancora una volta, l'idea è buona, ma l'esecuzione non è proprio convincente e si sente un po’ di rigidità.
Alcuni dei difetti non possono assolutamente essere un problema di regia. Il budget per Gedo Senki sembra essere stato inferiore rispetto ad altri film Ghibli. Il design dei personaggi sembra un po' troppo simile a quello dei primissimi film Ghibli e l'attenzione per i dettagli è alquanto carente. Rispetto alla maggior parte degli anime, l'animazione e la grafica sono buoni, naturalmente, ma non si avvicinano alle delizie visive trovato ne "Il castello errante di Howl" o "Nausica".
Musicalmente, non c'è davvero nulla di cui lamentarsi. Anche se, nelle interviste, Goro ha dichiarato che avrebbe trovato difficoltà a lavorare con Joe Hisaishi, curatore delle OST di quasi tutti i film Ghibli, a causa dell'età e dell'esperienza.
Nel complesso, Gedo Senki non è un film orribile, si trova solo nella situazione spiacevole di essere un film medio tra quelli brillanti. Goro ha fatto un lavoro migliore di quello che ci si aspetterebbe da qualcuno con nessuna esperienza di animazione. Da quello che ho letto io, Goro si prepara a un altro film come regista presso lo Studio Ghibli, così avrà un'altra opportunità per mostrare il suo talento.
Se il suo prossimo film verrà accolto bene dal pubblico, non ci sarà probabilmente alcun dubbio che lui sarà uno dei volti nuovi dello Studio Ghibli, nel bene e nel male.