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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Questa stagione 2009 non è propriamente un seguito della prima del 2006, ma si colloca nel mezzo di essa (14+14 ep). Personalmente, ho visto le due serie in ordine cronologico, quindi in realtà le considero un'opera unica - so che in effetti non è così, e si vede. Le distinguerò strada facendo, ma non vogliatemene se non ci riuscirò.
La prima prima differenza che balza agli occhi rispetto alla prima stagione è la nuova grafica, brillante, curata e varia, che non lascia quindi spazio a nessun rimpianto verso prima serie.
Dal punto di vista della trama è invece più complicato giudicare, perché questa è stata concepita per fondersi all'interno dei precedenti episodi, con risultati altalenanti. Ovviamente, dobbiamo considerare che parte in svantaggio: non ha novità di rilievo nella "forma" delle vicende, che sono spesso mini-avventure della Brigata Sos, e questo, a distanza di tre anni, fa sorgere dubbi sulla bontà degli autori. Ma a ben vedere le novità ci sono, e non poche, nella sostanza: mi riferisco in primis agli "endless eight" e alle puntate sul film.
Circa i primi, il loro titolo deriva dal fatto che diverse puntate saranno la ripetizione dell'ottava, per via di un problema temporale causato da Haruhi. Geniale e coraggioso.
A dir la verità, ammetto che dopo la terza ripetizione tutto ciò risulta noioso, ma ammiro il coraggio degli autori nel sostenere un'idea tanto controcorrente, ora che è di moda la novità a tutti i costi.

Circa invece la seconda novità, Haruhi vuole girare un film, e abbiamo detto tutto. Chi ha visto la prima serie può immaginarlo già adesso, per quanti non l'hanno fatto sarà un piacere vederlo.
I personaggi della brigata se possibile sono ancora più legati ai loro precedenti ruoli, ma questo è comprensibile dato che non è un sequel, ma un midquel. Tuttavia, anche se non c'è una particolare maturazione dei personaggi, specie secondari, il loro ruolo è più considerato rispetto a prima, ci sono più dialoghi interessanti, più utilizzo dei poteri (Yuki sopratutto) e in generale la brigata è più unita.
Insomma, se la prima stagione aveva una forte componente sperimentale, che a mio parere la avvicinava molto a titoli come Excel Saga, questa seconda serie porta all'estremo tale voglia di provare l'insolito: l'esperimento in parte riesce, in parte no. Il difetto principale, frutto però di una precisa scelta, è una mancanza di reali innovazioni, perché assistiamo alla riproposizione di un mix già consolidato di follia, rassegnazione, entusiasmo, grottesco, trash e misticismo, il tutto ruotante attorno a quello straordinario personaggio che è Haruhi Sumumya.