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<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>

Dalla collaborazione dello Studio 4°C con la russa Molot Entertainment nasce un film d'animazione molto particolare, First Squad - The moment of Truth. Interamente doppiato in russo. L'anime è ambientato nel 1942, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, di preciso in Russia durante l'invasione nazista. Di sicuro la collaborazione è stata originale e anche un po' azzardata, sopratutto per gli esiti del prodotto, ma analizziamolo più accuratamente.

La vicenda è incentrata su Nadja, ragazzina veggente che viene usata come fenomeno da baraccone nelle basi sovietiche, come intrattenimento per i soldati. A seguito di un attacco nazista la ragazza viene sbalzata da un'esplosione e, una volta rinvenuta, si accorge di avere perso la memoria. Viene recuperata da un generale che gli rivela di appartenere a un corpo militare segreto sovietico, il quale lavora usando magie, ipnosi, telecinesi e altri elementi dell'occulto. Lei era in missione nella base sovietica, ma l'attacco nemico ha mandato in fumo tutto. Il generale inoltre rivela alla ragazza che i nazisti hanno in mente di richiamare lo spirito di un cavaliere sanguinario che dovrebbe apparire dopo centinaia d'anni, e la data del risveglio cade proprio nell'anno corrente. La ragazza deve impedire questo risveglio e per riuscirci dovranno aiutarla i suoi colleghi, sfortunatamente tutti periti a causa del nemico. L'unica è richiamarli dall'Aldilà.

Il film parte molto bene, con un buon inizio che mostra la protagonista con le sue doti, essenziali per il suo ruolo, e una soddisfacente introduzione al periodo nel quale è ambientato il film, ovvero il 1942. In quell'anno la Germania nazista aveva messo in atto la cosiddetta "Operazione Barbarossa", cercando di conquistare la Russia, nemico troppo potente per essere lasciato indisturbato. Dopo un breve intro informativo a mo' di film di propaganda, la scena ritorna su Nadja. Dopo lo svenimento della giovane ci viene mostrato un curioso ma geniale flashback dove è proprio la ragazza stessa ad assistere al suo passato, proiettato come un film in una sala cinematografica. Qui scopriamo come abbia conosciuto tutti i membri del corpo speciale e di come abbia trascorso con loro dei bei momenti fino al richiamo alle armi. Tra un giovane e Nadja inoltre era anche sbocciato un timido amore.
Tutto questo flashback altri non è che un sogno della ragazza svenuta, ma che è stato gestito dagli sceneggiatori molto bene. Sembrerebbe l'inizio di una buona caratterizzazione degli altri personaggi, la quale però non verrà portata a termine.

Il film dura 57 minuti, e in poco meno di un'ora non si può proprio fare un lavoro del genere, ed ecco qua che l'unica persona della quale sappiamo qualcosa di concreto, ovvero carattere, sensazioni, pareri, paure e interessi, è Nadja, mentre gli altri suoi amici giocano un ruolo del tutto secondario, se non marginale. Una volta che Nadja li ritrova non abbiamo dei bei momenti di riconciliazione, come normalmente dovremmo vedere, ma dei banali saluti e sorrisi che svalorizzano e sminuiscono tutto quello che il bel flashback della sala cinematografica ci aveva mostrato. Stupende giornate d'estate in bicicletta, allegre conversazioni per pianificare il proprio futuro, uscite serali al Luna Park, addirittura l'amore per uno di questi amici... Insomma, rivedere tutti questi amici dopo tanto tempo dovrebbe risvegliare nella ragazza certe emozioni e sensazioni che vanno al di là del semplice saluto e basta, specialmente se non è neanche accompagnato da un abbraccio. La situazione non migliora in seguito: saluti finali, baci, abbracci, lacrime, dolore, non c'è niente di niente tra i personaggi del film; questi ci appaiono come un gruppetto formato da poco che non esterna per timidezza. Giusto il salvataggio finale del ragazzo di Nadja sveglia da un terribile torpore questa situazione, ma ciò non basta a rimediare agli errori precedenti. Questa è una pecca a mio parere molto grave, che pregiudica la validità degli altri personaggi, impedendo allo spettatore di dare pareri su di loro, di apparirgli simpatici o antipatici motivandoli, nulla.

La trama viene trattata abbastanza frettolosamente, sopratutto per la sequenza finale dove lo spettatore si aspetterebbe un combattimento scenico ed emozionante, quando invece si risolve il tutto in meno di 10 minuti tra un mitragliatore, un lanciafiamme e una pistola. Fine. Per il resto ci troviamo di fronte a uno schema interessante, magari semplice ma comunque efficace, anche se mal gestito. Magari se il film fosse durato il doppio avremmo visto un prodotto migliore, sia a livello di trama sia a livello caratteriale. Peccato, veramente un peccato.

Le animazioni sono buone, seppure non mostrano nulla di eccezionale, rimanendo un po' nella norma, ma del tutto apprezzabili. Il character design è buono, anche se personalmente l'ho trovato maggiormente curato e più accattivante per alcuni personaggi e di minor cura per altri. Infatti i componenti della squadra di Nadja li ho trovati un po' meno curati rispetto alla protagonista: altro segno della scarsa attenzione che hanno prestato gli sceneggiatori a questi sfortunati personaggi?

Piccola osservazione riguardo alla particolarità del film, ovvero il doppiaggio russo. Assolutamente peccaminoso. Tolto il fatto che non conosco la lingua russa, le interpretazioni mancavano completamente d'intonazione, di carattere, di tutto. Un doppiaggio decisamente piatto, che toglie quel livello di caratterizzazione vocale al personaggio. Persino nelle scene d'azione si sentiva una sorta di lamento parlato, cosa che dava un imbarazzante senso d'inettitudine. Inoltre anche le voci scelte non davano giustizia ai personaggi, sopratutto per alcuni, come il ragazzino con l'elmetto da pilota, amico di Nadja.

Termino qui dando un 7 molto regalato al film. Contando la buona volontà e l'idea di base che era molto interessante voglio premiarlo comunque, anche se buona parte del film è stata gestita, a mio parere, molto disordinatamente. Un'idea del genere avrebbe meritato molto di più.