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10.0/10
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"Non bisogna restare feriti, ne ferire. Su questo principio si basano le arti marziali. Ma chi invece, viola questo principio per fare del male agli altri deve essere punito. Io ti insegnerò che non si violano le regole sacre delle arti marziali!".
Decisamente una frase indimenticabile come il protagonista che la recita. Tra tutti gli anime di combattimento Virtua Fighter è quello che ho apprezzato di più.

Attenzione: la seguente parte contiene spoiler

La storia prendere il via da Akira, ragazzo esperto di arti marziali, che avendo perso la retta via delle arti marziali decide di mettersi in viaggio per poter tornare a vedere "le stelle". Con questo obiettivo Akira si mette in viaggio finendo per arrivare a China Town dove, spinto dalla promozione di un ristorante cinese, decide di fermarsi.
Qui incontra Pop, proprietario del ristorante, che dopo aver assistito al rapimento di una ragazza gli chiede di liberarla sotto la ricompensa di cucinargli qualunque cosa lui voglia gratis. Akira ovviamente accetta al volo, anche perché la ragazza in questione è stata catturata distratta da uno spiacevole incidente: Akira infatti l'ha baciata per errore.
La ragazza è infatti Pai-Chan la figlia del fondatore del Koenkan, una associazione malavitosa, nata dall'idea dell'unione di due stili di combattimento. La ragazza, destinata a sposare il pupillo del padre, per sfuggire alla sua sorte scappa, ma proprio a China Town viene catturata.
Akira riesce ovviamente a liberarla e ben presto i due decidono di mettersi in viaggio sia per sconfiggere il capo del Koencan che per scappare dai suoi scagnozzi.
Sulla strada incontreranno molti compagni fidati, sopra tutti Jacky e Sara, due fratelli esperti anch'essi di arti marziali.
Jacky è inoltre un corridore che dopo esser stato abbandonato dal suo sponsor, decide partecipare ad una gara importante, portandosi dietro l'intera comitiva.
cominciano così le loro avventure che porteranno alla scoperta del vero motivo per cui l'associazione gli dà la caccia: la creazione di una macchina capace di assimilare qualunque stile di combattimento.

Fine parte contenente spoiler

Devo dire che per essere un anime tratto da un video gioco è veramente fatto bene.
I disegni sono molto belli e nella seconda parte dell'anime, quando i personaggi crescono, la storia non perde per nulla di coerenza, ma anzi evolve in maniera molto sagace.
Devo dire che il personaggio di Akira, anche se a prima vista sembra molto semplice, è in realtà molto complicato e sviscerato benissimo nel corso delle puntate.
Non manca ovviamente la storia d'amore che però non viene mai approfondita, né ruba la scena alla storia principale.
Bellissima l'idea di spiegare nei minimi dettagli le varie tecniche utilizzate dai vari personaggi.
Davvero un anime da consigliare a chiunque creda ancora nell'idea che la forza serve per proteggere a mai per fare del male gratuitamente; per chi crede nell'amicizia e nella solidarietà tra compagni e sopratutto per chi ama le arti marziali.