Recensione
Nadja Applefields
8.0/10
La prima volta che ho visto Nadja Applefields lo trasmettevano su Rai 2 e mi è piaciuto subito.
L'anime narra una storia appassionante, di una ragazza di nome Nadja alla ricerca della madre che non ha mai potuto incontrare. Quando l'orfanotrofio in cui era cresciuta viene distrutto in un incendio, Nadja è attaccata da due uomini che vogliono rubarle la spilla di sua madre, che lei porta sempre con sé, ma in suo soccorso arriva un ragazzo misterioso, biondo e dagli occhi lucenti, che recupera la spilla e la porta in salvo.
Al suo risveglio, dopo essere svenuta, Nadja si ritrova nella compagnia di girovaghi "Dan de Lion". Non potendo tornare all'orfanotrofio, per paura che i due uomini che le danno la caccia possano trovarla, decide di unirsi alla compagnia come ballerina. Cominciano così le avventure di Nadja, che girovagando per il mondo, con l'aiuto di un diario che apparteneva alla madre, cerca notizie per ritrovarla.
Tra uno spettacolo e l'altro di sicuro non mancano le scene romantiche, ma il dilemma è: chi sceglierà Nadja, il bravo ragazzo Francis o il suo gemello "cattivo" che si fa chiamare "La Rosa Nera" e che ruba ai ricchi per dare ai poveri?
La grafica è molto bella, dai tratti delicati e molto dolci, adatta anche a un pubblico di bambini e, se si amano le storie commuoventi e allo stesso tempo divertenti con un pizzico di romanticismo, Nadja Applefield è un anime da non perdere. Se siete stanchi dei soliti anime dalle storie insensate e al limite del ridicolo Nadja è un vero sospiro di sollievo. I personaggi sono decisamente simpatici e ognuno con un carattere che ti permette di immedesimarti in almeno uno di loro, dal vivace Kennosuke, di origini giapponesi con una passione per i marchingegni e le spade da samurai, alla dolcissima e timida Rita, orfana di entrambi i genitori, che lavora come domatrice di leoni nel circo. Per non parlare della protagonista, Nadja, una ragazza sempre pronta ad aiutare il prossimo, sorridente e sentimentale, con un talento innato per la danza e con una voce melodiosa. La ragazza sa sempre come fare per rallegrare le persone.
La sigla iniziale in italiano a mio parere è molto carina, poi apprezzo il modo in cui viene narrata la storia, come se fosse un diario che Nadja sta scrivendo e che dà alla storia un tocco pittoresco.
In altre parole il mio voto è 8.
L'anime narra una storia appassionante, di una ragazza di nome Nadja alla ricerca della madre che non ha mai potuto incontrare. Quando l'orfanotrofio in cui era cresciuta viene distrutto in un incendio, Nadja è attaccata da due uomini che vogliono rubarle la spilla di sua madre, che lei porta sempre con sé, ma in suo soccorso arriva un ragazzo misterioso, biondo e dagli occhi lucenti, che recupera la spilla e la porta in salvo.
Al suo risveglio, dopo essere svenuta, Nadja si ritrova nella compagnia di girovaghi "Dan de Lion". Non potendo tornare all'orfanotrofio, per paura che i due uomini che le danno la caccia possano trovarla, decide di unirsi alla compagnia come ballerina. Cominciano così le avventure di Nadja, che girovagando per il mondo, con l'aiuto di un diario che apparteneva alla madre, cerca notizie per ritrovarla.
Tra uno spettacolo e l'altro di sicuro non mancano le scene romantiche, ma il dilemma è: chi sceglierà Nadja, il bravo ragazzo Francis o il suo gemello "cattivo" che si fa chiamare "La Rosa Nera" e che ruba ai ricchi per dare ai poveri?
La grafica è molto bella, dai tratti delicati e molto dolci, adatta anche a un pubblico di bambini e, se si amano le storie commuoventi e allo stesso tempo divertenti con un pizzico di romanticismo, Nadja Applefield è un anime da non perdere. Se siete stanchi dei soliti anime dalle storie insensate e al limite del ridicolo Nadja è un vero sospiro di sollievo. I personaggi sono decisamente simpatici e ognuno con un carattere che ti permette di immedesimarti in almeno uno di loro, dal vivace Kennosuke, di origini giapponesi con una passione per i marchingegni e le spade da samurai, alla dolcissima e timida Rita, orfana di entrambi i genitori, che lavora come domatrice di leoni nel circo. Per non parlare della protagonista, Nadja, una ragazza sempre pronta ad aiutare il prossimo, sorridente e sentimentale, con un talento innato per la danza e con una voce melodiosa. La ragazza sa sempre come fare per rallegrare le persone.
La sigla iniziale in italiano a mio parere è molto carina, poi apprezzo il modo in cui viene narrata la storia, come se fosse un diario che Nadja sta scrivendo e che dà alla storia un tocco pittoresco.
In altre parole il mio voto è 8.