Recensione
La prima impressione di quest'anime lascia perplessi, l'insalata russa che costella i primi episodi ("Yu-gi-ho" e "Sakura", passando per "Digimon" e tutte le salse che il fenomeno cardgame porta con sé) promette combattimenti vari ai quali non volevo assistere. Ma il "meglio" viene dopo qualche episodio, dove questi ultimi diventano inutili lasciando lo spettatore con un grande punto interrogativo: ma allora 'sti entre e i deal a cosa servono?
Restano i movimenti economici e la scommessa del proprio futuro che viene (non)spiegato tramite sequenze di eventi confuse ed "emotive" per non dire "messe a casaccio".
Inoltre la ripetizione del concetto portante "soul and possibility" diventa un ritornello infinito testimoniando la totale pochezza della sceneggiatura, senza contare i dialoghi del tutto fuori posto - almeno da metà serie in poi - e i personaggi che, sebbene spiegati inizialmente con qualche flashback dai toni triti e ritriti, sono piatti e senz'anima, lo stesso protagonista e il suo entre non danno alcuna emozione.
Posso salvare solo il concetto di "fiducia", l'unico affrontato in maniera più o meno degna.
La noitaminA toppa alla grande con questo aborto animato che non solo non è né carne né pesce, ma non acquista il benché minimo senso tirando per i capelli un'ending che definirla tale diventa un eufemismo risultando, per quanto mi riguarda, la fine di un episodio di metà serie e ci fa chiedere: "ma perché? Perché ho perso tempo con questa robaccia?". (Spero solo che "No.6" non faccia la stessa fine perché i primi due episodi lo fanno sembrare una perla rara).
Metto 5 per non essere troppo cattivo e per premiare una sufficiente scelta estetica e la messa sul piatto di tematiche originali e di spunti economici che ben si legano all'epoca di crisi monetaria che stiamo vivendo (2009-2011); la mia sarà forse una voce fuori dal coro - come il chinotto - ma per me "C" resta un anime da evitare, ma, se proprio non resistete alla curiosità, io vi ho avvertito.
Restano i movimenti economici e la scommessa del proprio futuro che viene (non)spiegato tramite sequenze di eventi confuse ed "emotive" per non dire "messe a casaccio".
Inoltre la ripetizione del concetto portante "soul and possibility" diventa un ritornello infinito testimoniando la totale pochezza della sceneggiatura, senza contare i dialoghi del tutto fuori posto - almeno da metà serie in poi - e i personaggi che, sebbene spiegati inizialmente con qualche flashback dai toni triti e ritriti, sono piatti e senz'anima, lo stesso protagonista e il suo entre non danno alcuna emozione.
Posso salvare solo il concetto di "fiducia", l'unico affrontato in maniera più o meno degna.
La noitaminA toppa alla grande con questo aborto animato che non solo non è né carne né pesce, ma non acquista il benché minimo senso tirando per i capelli un'ending che definirla tale diventa un eufemismo risultando, per quanto mi riguarda, la fine di un episodio di metà serie e ci fa chiedere: "ma perché? Perché ho perso tempo con questa robaccia?". (Spero solo che "No.6" non faccia la stessa fine perché i primi due episodi lo fanno sembrare una perla rara).
Metto 5 per non essere troppo cattivo e per premiare una sufficiente scelta estetica e la messa sul piatto di tematiche originali e di spunti economici che ben si legano all'epoca di crisi monetaria che stiamo vivendo (2009-2011); la mia sarà forse una voce fuori dal coro - come il chinotto - ma per me "C" resta un anime da evitare, ma, se proprio non resistete alla curiosità, io vi ho avvertito.