Recensione
Romeo x Juliet
9.0/10
Romeo x Juliet è stato trasmesso in Italia da Rai Gulp e da Rai 4 nel 2010; l'anime è ispirato alla tragedia più famosa di William Shakespeare, "Romeo e Giulietta". Nella serie sono presenti anche citazioni da altre opere del famoso autore inglese.
I nomi di tutti i personaggi derivano da svariate opere del bardo, ad esempio Petruccio viene da "La bisbetica domata", Curio da "La dodicesima notte", Camillo, Ermione e Leonte da "il racconto d'inverno" e così discorrendo. Penso che introdurre i nomi di personaggi di altre opere sia una cosa molto divertente, che dà un che di particolare a quest'opera.
Nonostante l'anime sia ispirato a un classico il tocco fantasy non manca, infatti la storia viene ambientata in un continente sospeso in aria dal nome di Neo Verona, dove i personaggi cavalcano strani cavalli alati e sono più agili di un ginnasta professionista. Giulietta Fiammata Astro Capuleti è l'unica superstite della sua famiglia ed è costretta a travestirsi da maschio per non essere trovata dalle guardie che lavorano per Leonte Montecchi, l'assassino dei suoi genitori, che dopo averli uccisi ha preso il loro posto al comando dei cittadini di Neo Verona che impotenti subiscono la sua tirannia. Per questo Giulietta sotto le mentite spoglie di Odin, il suo nome da ragazzo, si traveste e diventa il Turbine Rosso, un paladino della giustizia che difende gli innocenti dalle persecuzioni. Proprio in una delle sue imprese di salvataggio la ragazza incontra per la prima volta Romeo, il figlio di Montecchi, che l'aiuta a scappare da delle guardie che la inseguivano. Da quel giorno nasce la loro storia d'amore, ricca di romanticismo e colpi di scena.
Pur sapendo come sarebbe andata a finire la storia, ammetto di averci sperato davvero, fino all'ultimo ho sperato che i protagonisti si salvassero e alla fine mi sono ritrovata a piangere come non facevo da tempo. Mi sono davvero commossa, come se fosse la prima volta che sentivo parlare di Romeo e Giulietta.
In quest'anime hanno grande importanza anche i fiori, come l'iris bianco, il simbolo dei Capuleti, e la rosa rossa, il simbolo dei Montecchi, che compariranno innumerevoli volte durante la vicenda, in alcuni punti anche come mezzo di ritrovo per i due protagonisti.
La grafica non è delle migliori, è comunque accettabile, ma preferisco i disegni del manga, pubblicato in Italia dalla J POP al prezzo di 5,90 Euro.
L'opening è "Inori - You raise me up" cantata da una dolcissima Lena Park; ho trovato la canzone in perfetta armonia con la trama dell'anime, è orecchiabile e mi ci sono affezionata subito. Ancora adesso mi viene da canticchiarla mentre ci penso.
In definitiva il mio voto è un 9 più che meritato visto che l'anime ha saputo emozionarmi come pochi sanno fare.
I nomi di tutti i personaggi derivano da svariate opere del bardo, ad esempio Petruccio viene da "La bisbetica domata", Curio da "La dodicesima notte", Camillo, Ermione e Leonte da "il racconto d'inverno" e così discorrendo. Penso che introdurre i nomi di personaggi di altre opere sia una cosa molto divertente, che dà un che di particolare a quest'opera.
Nonostante l'anime sia ispirato a un classico il tocco fantasy non manca, infatti la storia viene ambientata in un continente sospeso in aria dal nome di Neo Verona, dove i personaggi cavalcano strani cavalli alati e sono più agili di un ginnasta professionista. Giulietta Fiammata Astro Capuleti è l'unica superstite della sua famiglia ed è costretta a travestirsi da maschio per non essere trovata dalle guardie che lavorano per Leonte Montecchi, l'assassino dei suoi genitori, che dopo averli uccisi ha preso il loro posto al comando dei cittadini di Neo Verona che impotenti subiscono la sua tirannia. Per questo Giulietta sotto le mentite spoglie di Odin, il suo nome da ragazzo, si traveste e diventa il Turbine Rosso, un paladino della giustizia che difende gli innocenti dalle persecuzioni. Proprio in una delle sue imprese di salvataggio la ragazza incontra per la prima volta Romeo, il figlio di Montecchi, che l'aiuta a scappare da delle guardie che la inseguivano. Da quel giorno nasce la loro storia d'amore, ricca di romanticismo e colpi di scena.
Pur sapendo come sarebbe andata a finire la storia, ammetto di averci sperato davvero, fino all'ultimo ho sperato che i protagonisti si salvassero e alla fine mi sono ritrovata a piangere come non facevo da tempo. Mi sono davvero commossa, come se fosse la prima volta che sentivo parlare di Romeo e Giulietta.
In quest'anime hanno grande importanza anche i fiori, come l'iris bianco, il simbolo dei Capuleti, e la rosa rossa, il simbolo dei Montecchi, che compariranno innumerevoli volte durante la vicenda, in alcuni punti anche come mezzo di ritrovo per i due protagonisti.
La grafica non è delle migliori, è comunque accettabile, ma preferisco i disegni del manga, pubblicato in Italia dalla J POP al prezzo di 5,90 Euro.
L'opening è "Inori - You raise me up" cantata da una dolcissima Lena Park; ho trovato la canzone in perfetta armonia con la trama dell'anime, è orecchiabile e mi ci sono affezionata subito. Ancora adesso mi viene da canticchiarla mentre ci penso.
In definitiva il mio voto è un 9 più che meritato visto che l'anime ha saputo emozionarmi come pochi sanno fare.