Recensione
L'espresso sottomarino
8.0/10
Tutto ha inizio con una scena particolarmente incisiva e spietata, che interrompe quella sensazione di buonismo e allegria che si intravede durante la sigla. Infatti il protagonista assiste all'omicidio del suo cliente e a una reazione chimica alquanto particolare, che si propaga per il corpo della vittima. Tuttavia il detective Shunshaku, che assiste allo svolgersi di tale avvenimento, individua immediatamente l'assassino e decide di inseguirlo in una folle corsa con la sua macchina, dove s'intravedono i primi accenni riguardo l'ironia dell'autore. Nonostante la determinazione e il coraggio del detective, l'inseguimento non finisce nel migliore dei modi, al punto che il protagonista si ritrova in condizioni che mettono a rischio la sua vita, il pericolo che sembra voler porre fine alla vita del protagonista. Tuttavia il detective si risveglia nella casa di uno dei personaggi più famosi dell'autore: Black Jack, il dottore privo di licenza che, attraverso la sua incredibile quanto unica abilità nel campo della medicina, riesce a salvare la vita del protagonista, ma quest'ultimo dovrà pagargli una cospicua somma di denaro, per l'operazione che ha ricevuto. Shunshaku ovviamente si oppone a tale "ricatto" e decide di mettersi immediatamente sulle tracce dell'uomo che ha ucciso il suo cliente, che sembra essersi diretto verso il nuovo prototipo della tecnologia del mondo moderno, il Submarine Express, che sta per svolgere il suo primo viaggio inaugurale. Da qui avrà inizio la vera storia, che porterà i numerosi personaggi di Osamu Tezuka, a incontrarsi e interagire l'un l'altro, per risolvere il mistero che alberga nel Submarine Express.
Nonostante la sua data di produzione (1979), ho trovato decisamente divertente la visione di questo lungometraggio; durante lo svolgersi degli eventi del film, lo spettatore noterà i tre obiettivi principali che si pone Osamu Dezaki per la realizzazione di quello che è uno dei suoi più grandi tributi al creatore dei numerosi personaggi che fanno la loro comparsa in questo lungo viaggio. Infatti si possono notare i numerosi intrighi, che offriranno un ritmo incalzante di misteri e momenti drammatici, dove i protagonisti rischieranno la loro vita. Ovviamente lo scopo di Osamu Dezaki non si limita soltanto a intrattenere il pubblico, ma anche a divertirlo, attraverso le numerose alterazioni dell'anatomia dei personaggi e delle loro espressioni (Shunshaku in particolare), che cercano di sdrammatizzare il più possibile gli eventi che intercorrono all'interno del lungometraggio.
Infine abbiamo degli accenni morali, che ricalcano perfettamente lo stile di Osamu Tezuka. Verrà trattato il concetto dell'ecosistema marino e del rispetto che bisogna avere per quest'ultimo, l'insaziabile desiderio di guerra e di profitto dell'uomo e il disperato tentativo di porre un rimedio (fin troppo) eccessivo da parte di quest'ultimo.
"Submarine Express" si rivela un vero e proprio cross over di massa, dove i numerosi personaggi di Osamu Tezuka mantengono le loro caratteristiche originali, ma subiscono alcune alterazioni del loro ruolo. Shunshaku è un detective che rimarrà coinvolto in questo viaggio a causa della sua testardaggine nell'inseguire l'assassino; Black Jack inseguirà il protagonista per ricevere il suo "compenso", pur mantenendo la sua ormai tradizionale freddezza e il suo comportamento neutrale - il finale ci permetterà di comprendere più a fondo l'animo di tale personaggio; inoltre comparirà Atom e il suo creatore, che svolgeranno un ruolo di fondamentale importanza all'interno del lungometraggio. Inoltre vi saranno altre comparse appartenenti alle numerose opere di Osamu Tezuka, in particolare un personaggio, che farà la sua comparsa verso la fine del lungometraggio, e che vi lascio il piacere di individuare.
La soundtrack risulta decisamente spoglia, tuttavia i pochi brani presenti risultano ugualmente orecchiabili per l'effetto anni '70-'80 che sono in grado di trasmettere, in particolare la sigla "The Submarine Express", allegra e dotata di un buon ritmo. Tuttavia c'è da dire si poteva fare di meglio sul lato musicale di tale lungometraggio, anche se risulta ugualmente godibile.
Le animazioni e i disegni rispettano quelli dell'autore originale, che comprendono una buona dose di ironia, che risparmia ben pochi personaggi, pur risultando poco invasiva. Un esempio sono indubbiamente i combattimenti che si tengono verso la fine del lungometraggio, dove i numerosi nemici vengono sconfitti in un modo decisamente ironico e non necessariamente violento. Da menzionare l'ambientazione, che offre una buona ricostruzione dell'espresso sottomarino e la sua cabina di pilotaggio particolarmente futuristica. Inoltre si assisterà a un viaggio che porterà alla scoperta di una civiltà del passato e alle sue rovine; peccato che il pretesto che ci porta all'avvicinamento di tale evento, risulti alquanto forzato e decisamente fuori luogo.
Nonostante i suoi difetti, "The Submarine Express" appare come un'opera intrigante, divertente, capace di offrire anche qualche piccola morale, che non va a pesare in modo particolare nei confronti dello spettatore, poiché l'obiettivo principale è il divertimento. L'opera merita la visione, anche se potrà essere apprezzata soltanto da coloro che hanno una conoscenza marginale dei numerosi personaggi di Osamu Tezuka e che apprezzano il genere e lo stile di allora.
Nonostante la sua data di produzione (1979), ho trovato decisamente divertente la visione di questo lungometraggio; durante lo svolgersi degli eventi del film, lo spettatore noterà i tre obiettivi principali che si pone Osamu Dezaki per la realizzazione di quello che è uno dei suoi più grandi tributi al creatore dei numerosi personaggi che fanno la loro comparsa in questo lungo viaggio. Infatti si possono notare i numerosi intrighi, che offriranno un ritmo incalzante di misteri e momenti drammatici, dove i protagonisti rischieranno la loro vita. Ovviamente lo scopo di Osamu Dezaki non si limita soltanto a intrattenere il pubblico, ma anche a divertirlo, attraverso le numerose alterazioni dell'anatomia dei personaggi e delle loro espressioni (Shunshaku in particolare), che cercano di sdrammatizzare il più possibile gli eventi che intercorrono all'interno del lungometraggio.
Infine abbiamo degli accenni morali, che ricalcano perfettamente lo stile di Osamu Tezuka. Verrà trattato il concetto dell'ecosistema marino e del rispetto che bisogna avere per quest'ultimo, l'insaziabile desiderio di guerra e di profitto dell'uomo e il disperato tentativo di porre un rimedio (fin troppo) eccessivo da parte di quest'ultimo.
"Submarine Express" si rivela un vero e proprio cross over di massa, dove i numerosi personaggi di Osamu Tezuka mantengono le loro caratteristiche originali, ma subiscono alcune alterazioni del loro ruolo. Shunshaku è un detective che rimarrà coinvolto in questo viaggio a causa della sua testardaggine nell'inseguire l'assassino; Black Jack inseguirà il protagonista per ricevere il suo "compenso", pur mantenendo la sua ormai tradizionale freddezza e il suo comportamento neutrale - il finale ci permetterà di comprendere più a fondo l'animo di tale personaggio; inoltre comparirà Atom e il suo creatore, che svolgeranno un ruolo di fondamentale importanza all'interno del lungometraggio. Inoltre vi saranno altre comparse appartenenti alle numerose opere di Osamu Tezuka, in particolare un personaggio, che farà la sua comparsa verso la fine del lungometraggio, e che vi lascio il piacere di individuare.
La soundtrack risulta decisamente spoglia, tuttavia i pochi brani presenti risultano ugualmente orecchiabili per l'effetto anni '70-'80 che sono in grado di trasmettere, in particolare la sigla "The Submarine Express", allegra e dotata di un buon ritmo. Tuttavia c'è da dire si poteva fare di meglio sul lato musicale di tale lungometraggio, anche se risulta ugualmente godibile.
Le animazioni e i disegni rispettano quelli dell'autore originale, che comprendono una buona dose di ironia, che risparmia ben pochi personaggi, pur risultando poco invasiva. Un esempio sono indubbiamente i combattimenti che si tengono verso la fine del lungometraggio, dove i numerosi nemici vengono sconfitti in un modo decisamente ironico e non necessariamente violento. Da menzionare l'ambientazione, che offre una buona ricostruzione dell'espresso sottomarino e la sua cabina di pilotaggio particolarmente futuristica. Inoltre si assisterà a un viaggio che porterà alla scoperta di una civiltà del passato e alle sue rovine; peccato che il pretesto che ci porta all'avvicinamento di tale evento, risulti alquanto forzato e decisamente fuori luogo.
Nonostante i suoi difetti, "The Submarine Express" appare come un'opera intrigante, divertente, capace di offrire anche qualche piccola morale, che non va a pesare in modo particolare nei confronti dello spettatore, poiché l'obiettivo principale è il divertimento. L'opera merita la visione, anche se potrà essere apprezzata soltanto da coloro che hanno una conoscenza marginale dei numerosi personaggi di Osamu Tezuka e che apprezzano il genere e lo stile di allora.