Recensione
Beck - Mongolian Chop Squad
8.0/10
Recensione di deathmetalsoul
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"Beck-mongolian chop squad", dello studio Madhouse, 2004/2005, è un anime tratto dal manga omonimo di Harold Sakuishi, da cui riprende però solo una prima parte.
Esso è ambientato in un mondo sconosciuto alla maggior parte delle persone, quello della musica suonata tra live house e locali: il vero mondo della musica.
"Beck" è senza dubbio l'anime per eccellenza che narra la vita di ragazzi che vivono per la musica, esso infatti descrive nei minimi particolari tutte quelle situazioni che i ragazzi affrontano per arrivare ad alti livelli (quei pochi che ci arrivano), e non tralascia almeno da questo punto di vista niente al caso: la bellezza e la precisione con cui sono disegnati gli strumenti ne è la prova più valida.
La trama è piacevole, perché intreccia la storia del gruppo alle relazioni personali dei protagonisti, Koyuki, Ryusuke, Saku, Taira e Chiba tanto diversi tra loro ma uniti da un unico sogno che ben presto diviene anche il sogno di chi guarda quest'anime.
Un po' forzati e poco credibili sono invece alcuni fattori, come i tempi di svolgimento di alcune situazioni. Per esempio il protagonista impara a suonare in poco tempo nonostante abbia una vista stra-impegnata, e una parte poco prima del finale è poco attendibile, anzi direi di impossibile realizzazione nella realtà.
Tecnicamente, l'anime è discreto, le animazioni non sono certo delle migliori, e la trama è molte volte un po' lenta, anche se a me non è quasi mai dispiaciuta; eccezionale è invece a mio avviso la colonna sonora prevalentemente rock, ma che non dimentica blues, jazz e nemmeno hip hop, accennando anche qualche importante brano del passato.
Concludendo, "Beck" è un anime che consiglio, se a molte persone può non piacere e d'obbligo (credo) che chi suoni come me in una band lo ami, poiché l'anime fa davvero sognare, e credo che chiunque ne possa apprezzare le qualità.
Esso è ambientato in un mondo sconosciuto alla maggior parte delle persone, quello della musica suonata tra live house e locali: il vero mondo della musica.
"Beck" è senza dubbio l'anime per eccellenza che narra la vita di ragazzi che vivono per la musica, esso infatti descrive nei minimi particolari tutte quelle situazioni che i ragazzi affrontano per arrivare ad alti livelli (quei pochi che ci arrivano), e non tralascia almeno da questo punto di vista niente al caso: la bellezza e la precisione con cui sono disegnati gli strumenti ne è la prova più valida.
La trama è piacevole, perché intreccia la storia del gruppo alle relazioni personali dei protagonisti, Koyuki, Ryusuke, Saku, Taira e Chiba tanto diversi tra loro ma uniti da un unico sogno che ben presto diviene anche il sogno di chi guarda quest'anime.
Un po' forzati e poco credibili sono invece alcuni fattori, come i tempi di svolgimento di alcune situazioni. Per esempio il protagonista impara a suonare in poco tempo nonostante abbia una vista stra-impegnata, e una parte poco prima del finale è poco attendibile, anzi direi di impossibile realizzazione nella realtà.
Tecnicamente, l'anime è discreto, le animazioni non sono certo delle migliori, e la trama è molte volte un po' lenta, anche se a me non è quasi mai dispiaciuta; eccezionale è invece a mio avviso la colonna sonora prevalentemente rock, ma che non dimentica blues, jazz e nemmeno hip hop, accennando anche qualche importante brano del passato.
Concludendo, "Beck" è un anime che consiglio, se a molte persone può non piacere e d'obbligo (credo) che chi suoni come me in una band lo ami, poiché l'anime fa davvero sognare, e credo che chiunque ne possa apprezzare le qualità.