Recensione
"Darker Than Black" è, e finalmente lo posso dire, un anime non per bambini. Mi spiego meglio: è un anime che può essere visto sia da un pubblico giovane sia da uno più datato senza perdere nulla del proprio smalto.
In un futuro prossimo, il mondo ha subito uno sconvolgimento che ha nascosto il cielo coprendolo con uno finto, c'è un muro al di là del quale non si sa bene cosa sia nascosto, e si è notata la presenza di tali "contractors", uomini dotati di particolari poteri dei quali sono obbligati a pagare lo scotto, una sublime sinfonia di particolari e una trasposizione fantastica del mondo in cui viviamo.
La serie è una cosiddetta "perla rara" dell'animazione commerciale ad ampio spettro, senza avventurarsi in produzioni strane e che probabilmente rimarranno per sempre misconosciute in occidente e forse anche in nippolandia. DTB racconta tematiche scomode tingendole con pennellate grigio-scure e dando una visione del mondo meno manichea (finalmente) dove il comportamento dei personaggi non è mosso da improvvisi impeti da eroe alla "Capitan America" o dalla consapevolezza di essere Superman pur non volendolo alla "Kira Yamato", ma da una propria volontà maturata in una decisione. L'animo umano viene sviscerato in coppie di puntate a tema fino a uno dei migliori finali proposti dall'animazione giappa e non.
Voto: 8 pieno, consigliato, da vedere e rivedere, chiudendo un occhio su qualche episodio fuori dalle righe probabilmente per alleggerire l'atmosfera per l'eccessiva calcata di mano su determinate puntate davvero toccanti.
In un futuro prossimo, il mondo ha subito uno sconvolgimento che ha nascosto il cielo coprendolo con uno finto, c'è un muro al di là del quale non si sa bene cosa sia nascosto, e si è notata la presenza di tali "contractors", uomini dotati di particolari poteri dei quali sono obbligati a pagare lo scotto, una sublime sinfonia di particolari e una trasposizione fantastica del mondo in cui viviamo.
La serie è una cosiddetta "perla rara" dell'animazione commerciale ad ampio spettro, senza avventurarsi in produzioni strane e che probabilmente rimarranno per sempre misconosciute in occidente e forse anche in nippolandia. DTB racconta tematiche scomode tingendole con pennellate grigio-scure e dando una visione del mondo meno manichea (finalmente) dove il comportamento dei personaggi non è mosso da improvvisi impeti da eroe alla "Capitan America" o dalla consapevolezza di essere Superman pur non volendolo alla "Kira Yamato", ma da una propria volontà maturata in una decisione. L'animo umano viene sviscerato in coppie di puntate a tema fino a uno dei migliori finali proposti dall'animazione giappa e non.
Voto: 8 pieno, consigliato, da vedere e rivedere, chiudendo un occhio su qualche episodio fuori dalle righe probabilmente per alleggerire l'atmosfera per l'eccessiva calcata di mano su determinate puntate davvero toccanti.