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A me sono sempre piaciuti gli Slice of life, o quantomeno anime con argomenti 'attuali' e quotidiani; Tokyo Magnitude 8.0 ebbene signori, è uno di questi.
Un'opera di pochi episodi ma sufficienti a narrare tutto quello che si poteva narrare in una situazione di difficoltà causata da un cataclisma naturale. Seguiremo le vicende di Mirai e Yuuki, due fratelli che svolgono una vita pressoché ordinaria, quando però un giorno, durante una gita fuori porta avviene una scossa sismica di notevole entità che percuote Tokyo e periferia.

Mirai è una ragazzina apparentemente superficiale che non dà molto peso al fratellino né alla famiglia, anch'essa presa dagli snervanti ritmi lavorativi che impediscono alla madre e al padre della ragazzina di essere più presenti nella vita di quest'ultima.
Dopo essersi ritrovati in questo clima surreale, Mirai e Yuuki si trovano di fronte a tante difficoltà e ostacoli che ne impediscono l'immediato ritorno a casa, tutto ciò però verrà affrontato con l'appoggio di una ragazza, anch'essa alla ricerca dei propri cari: Mari.

Trovo quest'anime superiore alla 'massa' per temi trattati e caratterizzazione dei personaggi. Il tratto è semplice ma essenziale, per questo piacevole, la grafica è pressoché ottima e le vicissitudini ovviamente realistiche. La cosa che ho preferito in particolare sono state le battute finali ed un colpo di scena che vi è circa a metà serie, l'ho trovato molto toccante. È bello, inoltre, vedere come in situazioni del genere ci sia un clima comunque solidale verso il prossimo, tutti cercano di dare il loro apporto e di aiutare chi ne ha bisogno. Infine, se proprio dobbiamo trovare il pelo nell'uovo posso dire che magari la trama procede lentamente in alcuni tratti dell'anime e non c'è moltissima 'azione', ma del resto ci deve essere forzatamente.

Attenzione: la seguente parte contiene spoiler

Osservazione personale: ho trovato strano che, essendoci stato l'epicentro sismico sotto il livello del mare e vista l'entità dello stesso, non sia arrivato quantomeno uno tsunami, ma questa è una nota puramente soggettiva.