Recensione
Love Hina
7.0/10
Recensione di ryujimihira
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Love Hina è la trasposizione animata dell'omonimo manga creato da Ken Akamatsu. Narra le vicende dell'incredibilmente sfortunato Keitaro Urashima alle prese con l'esame d'ammissione alla Todai, l'università di Tokyo, una delle più prestigiose del Giappone.
Dopo l'ennesimo fallimento viene praticamente cacciato di casa e quindi cerca rifugio dalla nonna, direttrice della pensione Hinata, dove Keitaro ha passato molto tempo da piccolo. Non trovandola, si mette a suo agio in attesa del ritorno, ma si accorge che la pensione è frequentata solo da ragazze, il che rende la sua presenza di troppo. Tuttavia gli eventi lo portano a millantare la sua appartenenza alla Todai, sebbene stia preparando nuovamente l'esame d'ammissione. Fortuna vuole che diventi lui stesso il custode della pensione in assenza della nonna. La sua caparbietà è dovuta alla promessa fatta a una bambina quando frequentava la pensione Hinata da piccolo. Non a caso questa promessa era proprio quella di entrare insieme alla Todai.
Tra le ragazze delle pensione c'è ne è una, Naru Narusegawa, che coltiva gli stessi intenti. Tra i due nascono fin da subito contrasti voluti sopratutto da una serie incredibile di coincidenze tali da creare puntualmente situazioni imbarazzati. Se non bastasse, Keitaro crede che sia veramente Naru la bambina della promessa.
La serie è quindi costellata di frequenti fraintendimenti, imbarazzi, gelosie e sentimenti contrastanti, dove Keitaro è messo sempre al patibolo dal gruppo di ragazze della pensione. Man mano che la trama prosegue ci sarà spazio per rendersi conto delle buone intenzioni di Keitaro, non solo da Naru, ma anche da tutte le altre. Non mancheranno situazioni comiche che rendono l'opera meno avvilente se vista dai soli occhi del povero Keitaro.
Con buoni spunti per le variegate vicende e divertente fino alla fine, questa serie soffre solo di una leggera ripetitività del tema di fondo (la promessa) scadendo spesso nel banale. Inoltre, la questione dell'esame di ammissione all'università giapponese è ormai un tema trattato puntualmente anche da altri autori, come a volerne polemizzare la politica di accesso in vigore. In fondo è da Sakura Mail in poi che si insiste sulla questione, il che rende il lettore occidentale un po' estraneo all'animo di chi ha la vita condizionata dal mancato accesso alle università, molto più che in ogni altro paese.
In definitiva "Love Hina" è un anime consigliato a tutti, così come il seguito, "Love Hina Again", che ci racconta cos'è successo dopo. Spassoso.
Dopo l'ennesimo fallimento viene praticamente cacciato di casa e quindi cerca rifugio dalla nonna, direttrice della pensione Hinata, dove Keitaro ha passato molto tempo da piccolo. Non trovandola, si mette a suo agio in attesa del ritorno, ma si accorge che la pensione è frequentata solo da ragazze, il che rende la sua presenza di troppo. Tuttavia gli eventi lo portano a millantare la sua appartenenza alla Todai, sebbene stia preparando nuovamente l'esame d'ammissione. Fortuna vuole che diventi lui stesso il custode della pensione in assenza della nonna. La sua caparbietà è dovuta alla promessa fatta a una bambina quando frequentava la pensione Hinata da piccolo. Non a caso questa promessa era proprio quella di entrare insieme alla Todai.
Tra le ragazze delle pensione c'è ne è una, Naru Narusegawa, che coltiva gli stessi intenti. Tra i due nascono fin da subito contrasti voluti sopratutto da una serie incredibile di coincidenze tali da creare puntualmente situazioni imbarazzati. Se non bastasse, Keitaro crede che sia veramente Naru la bambina della promessa.
La serie è quindi costellata di frequenti fraintendimenti, imbarazzi, gelosie e sentimenti contrastanti, dove Keitaro è messo sempre al patibolo dal gruppo di ragazze della pensione. Man mano che la trama prosegue ci sarà spazio per rendersi conto delle buone intenzioni di Keitaro, non solo da Naru, ma anche da tutte le altre. Non mancheranno situazioni comiche che rendono l'opera meno avvilente se vista dai soli occhi del povero Keitaro.
Con buoni spunti per le variegate vicende e divertente fino alla fine, questa serie soffre solo di una leggera ripetitività del tema di fondo (la promessa) scadendo spesso nel banale. Inoltre, la questione dell'esame di ammissione all'università giapponese è ormai un tema trattato puntualmente anche da altri autori, come a volerne polemizzare la politica di accesso in vigore. In fondo è da Sakura Mail in poi che si insiste sulla questione, il che rende il lettore occidentale un po' estraneo all'animo di chi ha la vita condizionata dal mancato accesso alle università, molto più che in ogni altro paese.
In definitiva "Love Hina" è un anime consigliato a tutti, così come il seguito, "Love Hina Again", che ci racconta cos'è successo dopo. Spassoso.