Recensione
Black Lagoon Second Barrage
8.0/10
Recensione di ryujimihira
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'Black Lagoon Second Barrage' è la continuazione della serie 'Black Lagoon' tratta dall'omonimo manga di Rei Hiroe. La stessa opera non è conclusiva, e presenta un finale aperto, poiché il manga è ancora in produzione e questi 24 episodi totali si riferiscono ai primi 6 volumi. In Giappone è stata prodotta anche una serie di 6 OAV, ancora inedita in Italia nel momento in cui scrivo, dedicata unicamente a un personaggio incontrato nella fine della prima serie televisiva, Roberta, detta anche Il Mastino di Florencia.
In questa seconda parte il tono drammatico aumenta. Avremo a che fare fin da subito con una coppia di bambini gemelli assassini, diventati tali non per loro scelta. Si cerca di calcare la mano sopratutto sulla visione del mondo da parte di coloro che sono fuori dalla normalità che intendiamo comunemente. Questo porta all'impossibilità dei buoni intenti di Rock di riuscire a cambiare il destino che le persone si sono delineate.
Il livello di violenza aumenta fino a rendere lo spettatore quasi insensibile agli incredibili eventi che si sviluppano davanti ai suoi occhi. Fino al finale che riguarderà in prima persona lo stesso Rock, ormai ingiustificato a seguire il codice professionale tanto più che il destino del suo paese natale è in pericolo.
Senza dubbio, se è piaciuta la prima parte, è necessario vedere questa seconda per farsi un'idea globale dell'opera. Infatti dal punto di vista tecnico abbiamo una qualità delle animazioni costante, ottimi disegni e una buona colonna sonora. Dal punto di vista della trama ci sono poche differenze con il senso che si vuole dare agli eventi, anche perché si arriva a essere ormai assuefatti all'azione criminale, mettendo una pietra sopra ogni possibilità di vedere progressi nelle relazioni tra i personaggi. Infatti questi si ritrovano a essere nemici o colleghi a seconda dell'incarico, indifferentemente dai sentimenti che possono provare tra loro: una delusione per chi coltiva la speranza di trovare in 'Black Lagoon' il famoso happy ending di matrice hollywoodiana.
'Black Lagoon' è nudo e crudo fino alla fine, il che è da considerarsi un bene, poiché rende più critica l'opinione sul valore della vita, sopratutto in relazione all'uso che solitamente se ne fa per promuovere massacri come gesta eroiche. Da vedere.
In questa seconda parte il tono drammatico aumenta. Avremo a che fare fin da subito con una coppia di bambini gemelli assassini, diventati tali non per loro scelta. Si cerca di calcare la mano sopratutto sulla visione del mondo da parte di coloro che sono fuori dalla normalità che intendiamo comunemente. Questo porta all'impossibilità dei buoni intenti di Rock di riuscire a cambiare il destino che le persone si sono delineate.
Il livello di violenza aumenta fino a rendere lo spettatore quasi insensibile agli incredibili eventi che si sviluppano davanti ai suoi occhi. Fino al finale che riguarderà in prima persona lo stesso Rock, ormai ingiustificato a seguire il codice professionale tanto più che il destino del suo paese natale è in pericolo.
Senza dubbio, se è piaciuta la prima parte, è necessario vedere questa seconda per farsi un'idea globale dell'opera. Infatti dal punto di vista tecnico abbiamo una qualità delle animazioni costante, ottimi disegni e una buona colonna sonora. Dal punto di vista della trama ci sono poche differenze con il senso che si vuole dare agli eventi, anche perché si arriva a essere ormai assuefatti all'azione criminale, mettendo una pietra sopra ogni possibilità di vedere progressi nelle relazioni tra i personaggi. Infatti questi si ritrovano a essere nemici o colleghi a seconda dell'incarico, indifferentemente dai sentimenti che possono provare tra loro: una delusione per chi coltiva la speranza di trovare in 'Black Lagoon' il famoso happy ending di matrice hollywoodiana.
'Black Lagoon' è nudo e crudo fino alla fine, il che è da considerarsi un bene, poiché rende più critica l'opinione sul valore della vita, sopratutto in relazione all'uso che solitamente se ne fa per promuovere massacri come gesta eroiche. Da vedere.