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"Kuuchuu Buranko" è un anime scorrevole, i cui 11 episodi, tutti autoconclusivi, si susseguono l'uno dietro l'altro senza intrecci particolarmente complicati o colpi di scena entusiasmanti. E' forse l'eccessiva piattezza della trama uno dei punti deboli di quest'opera, infatti, nonostante lo spunto iniziale sia alquanto originale, la ripetitività dei casi presentati nella clinica Irabu può rendere difficoltoso il proseguimento dell'anime.
Ciò che rende il tema trattato più leggero sono i colori vivaci e frizzanti e i pattern inusuali di cui Kuchuu Buranko è pieno, in particolare negli sfondi. Inoltre, il carattere ironico e un po' infantile di Ichirau, il protagonista, è nettamente in contrasto con il gelido e tagliente atteggiamento della sua infermiera Mayumi, personaggio che, purtroppo, è usato in tutta la serie come contorno sexy per la gioia del pubblico maschile, e di cui non viene approfondita la psicologia. Personaggio a parte, usato come "guida", è Furicchi, le cui annotazione e approfondimenti, a mio parere tutti interessanti, compaiono di tanto in tanto durante la storia, interrompendo la narrazione e arricchendo la cultura dello spettatore sul caso che viene trattato in quell'episodio.
Le animazioni sono molto particolari: fotografia e arte in 2D vengono mescolati costantemente e con grande maestria, aiutando a dare una maggiore espressività ai personaggi secondari.
In conclusione, anche se l'anime è qualitativamente buono, l'uso di mini-storie e la scelta di un finale aperto, lo penalizzano al punto tale da renderlo discreto, e proprio per questo si merita un sette pieno.