Recensione
Itsuka tenma no kuro usagi
9.0/10
Recensione di Io, Lui, L' Altr
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"Itsuka Tenma no Kuro Usagi" è un anime prodotto nel 2011 dallo studio Zexcs con la regia di Takashi Yamamoto, ed è l'adattamento dell'omonimo manga disegnato da Shiori Asahina. Il manga è a sua volta l'adattamento della light novel illustrata da Yuu Kamiya e scritta da Takaya Kagami, già noto per la serie di light novel "Densetsu no Yuusha no Densetsu".
Storia
L'anime parla di Kurogane Taito, studente delle superiori tendenzialmente assonnato, che conduce una vita normale da quando un'incidente gli impedì di praticare il karate, unica cosa in cui eccelleva. Negli ultimi tempi, però, un sogno ricorrente lo perseguita: si trova al parco giochi, ed è ancora un bambino. Con lui c'è una vampira della sua stessa età, o almeno l'impressione è quella, di nome Saitohimea, che, dopo avergli iniettato il suo "veleno", gli parla del loro presunto futuro insieme.
Taito scoprirà presto che quello che faceva non era propriamente un sogno e che lui non è più un umano normale, ritrovandosi coinvolto in un turbine di avvenimenti più grande di lui.
Ho trovato la storia abbastanza originale, ma più dell'originalità è il suo sviluppo quello realizzato molto bene. I vari avvenimenti, infatti, si susseguono abbastanza rapidamente e coinvolgono molto bene lo spettatore. Allo stesso modo la storia d'amore tra Taito e Himea è realizzata molto bene.
L'unico episodio filler è l'ultimo, in cui i protagonisti vanno alle terme e, fondamentalmente, fanno gli idioti. Di questo episodio l'unica parte importante sono gli ultimi tre-cinque minuti. Molti degli interrogativi che sorgono non avranno risposta, questo perché la serie decide di non inventare un finale che nella novel non è ancora arrivato.
Quest'anime può rientrare, tra le altre, anche nella categoria "ecchi" senza particolari problemi. Sarebbe invece eccessivo definirlo "splatter".
Personaggi
Il carattere dei personaggi principali è reso bene, anche se forse quello di Taito è un po' classico. La caratterizzazione è buona, e l'introspezione di Gekkou è, per quanto breve, più che soddisfacente. Mirai è molto superficiale, ma probabilmente è stata messa lì apposta, personaggio semplice tra altri più complessi a livello caratteriale.
Mi è piaciuto il fatto che, in questa serie, non si possa parlare propriamente di "triangolo amoroso", in quanto Taito è chiaramente deciso a restare con Himea, semplicemente non sa come dirlo ad Haruka, l'amica d'infanza.
Audio e colonna sonora
Forse è l'unico punto debole della serie, nel senso che le musiche sono semplicemente buone, senza sconfinare nell'eccellenza. L'opening e le quattro ending sono belle, hanno un bel ritmo, e la prima ending in particolare, secondo me, è molto più bella delle altre.
Disegni e animazioni
Raramente ho visto una realizzazione grafica di questi livelli. Le animazioni e i disegni sono ottimi, ma ancora di più lo sono i colori e i giochi di luce, utilizzati magistralmente, che riescono a rendere molte scene delle vere e proprie opere d'arte, capaci di catturare e incantare lo spettatore.
Longevità
La serie è composta da dodici episodi di ventiquattro minuti l'uno. Il problema è che scorrono via troppo in fretta.
Apprezzamento personale
"Itsuka Tenma no Kuro Usagi" è una serie che mi è piaciuta veramente molto, infatti, alla fine, mi è un po' dispiaciuto essere arrivato così velocemente alla sua "conclusione" - tra virgolette perché è più una prima parte che una storia intera.
Voto complessivo: 9,25
Ottima serie, è consigliata a chi cerca una storia sentimentale e soprannaturale, magari con qualche risvolto comico in alcuni brevi momenti, e a chi semplicemente cerca un anime breve ma intenso.
Storia
L'anime parla di Kurogane Taito, studente delle superiori tendenzialmente assonnato, che conduce una vita normale da quando un'incidente gli impedì di praticare il karate, unica cosa in cui eccelleva. Negli ultimi tempi, però, un sogno ricorrente lo perseguita: si trova al parco giochi, ed è ancora un bambino. Con lui c'è una vampira della sua stessa età, o almeno l'impressione è quella, di nome Saitohimea, che, dopo avergli iniettato il suo "veleno", gli parla del loro presunto futuro insieme.
Taito scoprirà presto che quello che faceva non era propriamente un sogno e che lui non è più un umano normale, ritrovandosi coinvolto in un turbine di avvenimenti più grande di lui.
Ho trovato la storia abbastanza originale, ma più dell'originalità è il suo sviluppo quello realizzato molto bene. I vari avvenimenti, infatti, si susseguono abbastanza rapidamente e coinvolgono molto bene lo spettatore. Allo stesso modo la storia d'amore tra Taito e Himea è realizzata molto bene.
L'unico episodio filler è l'ultimo, in cui i protagonisti vanno alle terme e, fondamentalmente, fanno gli idioti. Di questo episodio l'unica parte importante sono gli ultimi tre-cinque minuti. Molti degli interrogativi che sorgono non avranno risposta, questo perché la serie decide di non inventare un finale che nella novel non è ancora arrivato.
Quest'anime può rientrare, tra le altre, anche nella categoria "ecchi" senza particolari problemi. Sarebbe invece eccessivo definirlo "splatter".
Personaggi
Il carattere dei personaggi principali è reso bene, anche se forse quello di Taito è un po' classico. La caratterizzazione è buona, e l'introspezione di Gekkou è, per quanto breve, più che soddisfacente. Mirai è molto superficiale, ma probabilmente è stata messa lì apposta, personaggio semplice tra altri più complessi a livello caratteriale.
Mi è piaciuto il fatto che, in questa serie, non si possa parlare propriamente di "triangolo amoroso", in quanto Taito è chiaramente deciso a restare con Himea, semplicemente non sa come dirlo ad Haruka, l'amica d'infanza.
Audio e colonna sonora
Forse è l'unico punto debole della serie, nel senso che le musiche sono semplicemente buone, senza sconfinare nell'eccellenza. L'opening e le quattro ending sono belle, hanno un bel ritmo, e la prima ending in particolare, secondo me, è molto più bella delle altre.
Disegni e animazioni
Raramente ho visto una realizzazione grafica di questi livelli. Le animazioni e i disegni sono ottimi, ma ancora di più lo sono i colori e i giochi di luce, utilizzati magistralmente, che riescono a rendere molte scene delle vere e proprie opere d'arte, capaci di catturare e incantare lo spettatore.
Longevità
La serie è composta da dodici episodi di ventiquattro minuti l'uno. Il problema è che scorrono via troppo in fretta.
Apprezzamento personale
"Itsuka Tenma no Kuro Usagi" è una serie che mi è piaciuta veramente molto, infatti, alla fine, mi è un po' dispiaciuto essere arrivato così velocemente alla sua "conclusione" - tra virgolette perché è più una prima parte che una storia intera.
Voto complessivo: 9,25
Ottima serie, è consigliata a chi cerca una storia sentimentale e soprannaturale, magari con qualche risvolto comico in alcuni brevi momenti, e a chi semplicemente cerca un anime breve ma intenso.