Recensione
Black Lagoon
7.0/10
'Black Lagoon' non è un anime per signorine. E' una serie violenta, cruda e cinica, ma allo stesso tempo fracassona e divertente. E' proprio questo equilibrio fra i vari ingredienti, secondo me, a renderlo un buon prodotto di puro intrattenimento. La violenza è tanta, ma sempre stemperata da una buona dose di ironia, senza mai scadere però nella cialtroneria. Novità assoluta, almeno per le mie conoscenze, è la migliore caratterizzazione dei personaggi femminili rispetto a quelli maschili. Questi ultimi, pur belli, sono abbastanza stereotipati. Rock è il classico sararymen, in camicia bianca e cravatta, il tipico uomo comune buttato a forza in qualcosa più grande di lui. Dutch è il capo, grande, grosso e riflessivo. Benny è il mago dei computer, dall'aspetto hippy-californiano (chi vede il telefilm NCIS-Los Angeles può vederne una copia in carne e ossa).
Invece i personaggi femminili sono decisamente meno ortodossi. Balalaika è bellissima, nonostante le cicatrici, spietata e a capo di un manipolo di mercenari mafiosi russi; con una telefonata può mettere a ferro e fuoco un'intera città. Roberta compare solo in pochi episodi, ma dietro l'apparente immagine di timida governante si cela uno spietato mastino dei cartelli della droga sudamericani. Infine Revi, la vera protagonista a mio parere, soprannominata Two Hands, perché spara sempre con entrambe le mani. E' grezza, violenta, sboccata, irascibile, con un passato misterioso, ma come si fa a non simpatizzare per lei? (E chi almeno una volta non ha sognato di potersi sfogare come fa lei?).
Dal punto di vista tecnico il livello è buono sopratutto per quello che riguarda il character design; più ripetitivi, invece, i paesaggi: alcune scene sono state disegnate una volta e poi riproposte sempre uguali in diversi episodi. Ottima invece la colonna sonora, con due sigle da collezione e un commento strumentale sempre appropriato - si pensi alla musica latineggiante che percorre tutti gli episodi con Roberta.
Buono trovo il doppiaggio italiano; menzione alla Liberatori che, seppure inflazionata, sa rendersi non immediatamente riconoscibile nei panni di Revi.
'Black Lagoon' è consigliato agli amanti di Tarantino, sconsigliato a chi non ama il politicamente scorretto. A mio giudizio, è da vedere soprattutto se non si cerca qualcosa di mentalmente impegnativo, ma comunque ben fatto.
Invece i personaggi femminili sono decisamente meno ortodossi. Balalaika è bellissima, nonostante le cicatrici, spietata e a capo di un manipolo di mercenari mafiosi russi; con una telefonata può mettere a ferro e fuoco un'intera città. Roberta compare solo in pochi episodi, ma dietro l'apparente immagine di timida governante si cela uno spietato mastino dei cartelli della droga sudamericani. Infine Revi, la vera protagonista a mio parere, soprannominata Two Hands, perché spara sempre con entrambe le mani. E' grezza, violenta, sboccata, irascibile, con un passato misterioso, ma come si fa a non simpatizzare per lei? (E chi almeno una volta non ha sognato di potersi sfogare come fa lei?).
Dal punto di vista tecnico il livello è buono sopratutto per quello che riguarda il character design; più ripetitivi, invece, i paesaggi: alcune scene sono state disegnate una volta e poi riproposte sempre uguali in diversi episodi. Ottima invece la colonna sonora, con due sigle da collezione e un commento strumentale sempre appropriato - si pensi alla musica latineggiante che percorre tutti gli episodi con Roberta.
Buono trovo il doppiaggio italiano; menzione alla Liberatori che, seppure inflazionata, sa rendersi non immediatamente riconoscibile nei panni di Revi.
'Black Lagoon' è consigliato agli amanti di Tarantino, sconsigliato a chi non ama il politicamente scorretto. A mio giudizio, è da vedere soprattutto se non si cerca qualcosa di mentalmente impegnativo, ma comunque ben fatto.