Recensione
Hetalia Axis Powers
10.0/10
Probabilmente 'Hetalia Axis Powers' è uno degli anime più demenziali che io abbia mai visto in quattro anni di vita da appassionata di manga e anime. Cosa mi spinge a dare un voto così elevato a una serie tanto amata dai fan quanto discussa dai critici? La comicità. E' difatti questo l'elemento principale, la chiave con cui bisogna guardare ogni singolo episodio di questa serie, e cercare di non dare troppo peso agli stereotipi usati per la creazione dei protagonisti.
Sono una persona molto musona e seria, e quest'anime è stato l'unico che in tutta la mia vita sia riuscito a farmi piangere dal ridere. Le vicende trattano fatti storici realmente avvenuti, rivisti in chiave comico-demenziale, aventi per protagonisti le nazioni incarnate in esseri umani, con i propri pregi e difetti. Si assiste quindi a una vera e propria interpretazione del mondo, degli stati, nei loro comportamenti dovuti anche al loro carattere e alle loro abitudini, dando alla serie un filo logico sensato e ben fatto. Sebbene si salti continuamente da un periodo storico all'altro, le vicende degli episodi (episodi molto brevi, di soli cinque minuti, scelta a parer mio azzeccata in quanto un'eccessiva durata potrebbe stancare) si seguono senza un singolo intoppo, e a causa della loro elevata comicità rimangono facilmente impresse nella mente.
Il character design è perfetto. Ogni nazione ha un pregio e un difetto contrastanti, rendendo così ogni paese più umano di quanto si possa pensare, rendendo un concetto complesso come quello di 'stato' il più simile possibile a noi semplici persone. Lo stile grafico dell'anime si sviluppa a poco a poco. La differenza tra i primi e gli ultimi episodi è, ad esempio, la marcatura del tratto grafico e un uso di colori meno sbiaditi e più uniformi, il che dà un aspetto più fine e preciso alla grafica. Tornando al character design, è inutile dire che questa serie è un covo di bishonen, cosa che ha scatenato le yaoiste più sfegatate risvegliandole dal loro letargo. Non vedo 'Hetalia' in chiave yaoista, e secondo me un buon punto a favore di quest'anime è che la sua visione può rendere contento sia un semplice fan sia una fan yaoista, allo stesso identico modo. Con il passare del tempo e dei brevi episodi, ci si sofferma più sul lato emotivo e caratteriale degli stati, dando spazio alle riflessioni, sebbene anche queste siano velate da una sottilissima e sempre percepibile ironia.
Il doppiaggio è superbo, così come la scelta dei doppiatori molto azzeccata per ogni singolo paese, e le doti dei più o meno conosciuti seiyuu sono notevoli. La colonna sonora è molto adatta a seconda delle circostanze e dell'atmosfera che si percepisce nelle varie vicende, da quelle più demenziali a quelle più cupe e seriose, se non malinconiche.
Consiglio 'Hetalia' a chi cerca una serie che si guardano e apprezzano in poco tempo, e a chi soprattutto sta cercando una serie con cui passare il tempo spensieratamente ridendo alle situazioni demenziali esposte nella storia, senza però togliere spazio alle riflessioni.
Sono una persona molto musona e seria, e quest'anime è stato l'unico che in tutta la mia vita sia riuscito a farmi piangere dal ridere. Le vicende trattano fatti storici realmente avvenuti, rivisti in chiave comico-demenziale, aventi per protagonisti le nazioni incarnate in esseri umani, con i propri pregi e difetti. Si assiste quindi a una vera e propria interpretazione del mondo, degli stati, nei loro comportamenti dovuti anche al loro carattere e alle loro abitudini, dando alla serie un filo logico sensato e ben fatto. Sebbene si salti continuamente da un periodo storico all'altro, le vicende degli episodi (episodi molto brevi, di soli cinque minuti, scelta a parer mio azzeccata in quanto un'eccessiva durata potrebbe stancare) si seguono senza un singolo intoppo, e a causa della loro elevata comicità rimangono facilmente impresse nella mente.
Il character design è perfetto. Ogni nazione ha un pregio e un difetto contrastanti, rendendo così ogni paese più umano di quanto si possa pensare, rendendo un concetto complesso come quello di 'stato' il più simile possibile a noi semplici persone. Lo stile grafico dell'anime si sviluppa a poco a poco. La differenza tra i primi e gli ultimi episodi è, ad esempio, la marcatura del tratto grafico e un uso di colori meno sbiaditi e più uniformi, il che dà un aspetto più fine e preciso alla grafica. Tornando al character design, è inutile dire che questa serie è un covo di bishonen, cosa che ha scatenato le yaoiste più sfegatate risvegliandole dal loro letargo. Non vedo 'Hetalia' in chiave yaoista, e secondo me un buon punto a favore di quest'anime è che la sua visione può rendere contento sia un semplice fan sia una fan yaoista, allo stesso identico modo. Con il passare del tempo e dei brevi episodi, ci si sofferma più sul lato emotivo e caratteriale degli stati, dando spazio alle riflessioni, sebbene anche queste siano velate da una sottilissima e sempre percepibile ironia.
Il doppiaggio è superbo, così come la scelta dei doppiatori molto azzeccata per ogni singolo paese, e le doti dei più o meno conosciuti seiyuu sono notevoli. La colonna sonora è molto adatta a seconda delle circostanze e dell'atmosfera che si percepisce nelle varie vicende, da quelle più demenziali a quelle più cupe e seriose, se non malinconiche.
Consiglio 'Hetalia' a chi cerca una serie che si guardano e apprezzano in poco tempo, e a chi soprattutto sta cercando una serie con cui passare il tempo spensieratamente ridendo alle situazioni demenziali esposte nella storia, senza però togliere spazio alle riflessioni.