Recensione
Higurashi no Naku Koro ni
8.0/10
Recensione di Io, Lui, L' Altr
-
"Higurashi no Naku Koro Ni" (letteralmente "Quando piangolo le cicale") è l'adattamento ad anime dell'omonima visual novel prodotta dalla 07th Expansion.
Storia
La storia si svolge nel giunio del 1983 a Hinamizawa, un piccolo villaggio rurale dove si trasferisce Maebara Keiichi, un ragazzo che entra in breve tempo nell'unico club della scuola, composto da quattro ragazze: Mion Sonozaki, più grande di un anno e capo del gruppo, Rena Ryuugu, coetana di Keiichi, Rika Furude e Satoko Houjou, entrambe più giovani di qualche anno. Inizialmente Hinamizawa si presenta come un pacifico e tranquillo villaggio dove, fatta eccezione per le punizioni, talvolta assurde, di chi perde una partita nel club, non sembra esserci niente di strano. Le cose cambiano con l'arrivo del Watanagashi, il festival annuale dedicato al Monaco, la divinità locale.
Keiichi viene a sapere che, da quattro anni a quella parte, la notte di ogni Watanagashi, una persona moriva e un'altra, collegata alla prima, scompariva nel nulla. Questa serie di decessi e sparizioni è chiamata dagli abitanti "La Maledizione del Monaco", anche se la polizia è convinta che non si tratti di una maledizione.
Da quella sera in cui un'altra persona è morta in circostanze misteriose, sembra che tutto intorno a Keiichi cambi, alcune delle sue amiche cominciano ad avere atteggiamenti a tratti schizofrenici e inquietanti, fino a portare lo stesso protagonista alla pazzia, o almeno a ciò che sembra pazzia.
L'anime è diviso in più capitoli che, partendo dalla medesima situazione, mostrano sviluppi diversi e incompatibili tra loro della storia, che sembra "resettarsi" ogni volta che un capitolo finisce.
Solo nell'ultimo arco di episodi si comincerà a intuire/capire il collegamento tra i vari capitoli e la storia di fondo che li unisce, ma le spiegazioni verranno date solamente nella seconda serie, quindi non aspettatevi di capire tutto in questa stagione.
Personaggi
I personaggi principali sono i cinque citati prima più altri che compariranno più avanti e, a volte, solo per pochi capitoli, se non addirittura in uno solo. Ogni arco sarà incentrato su un personaggio in particolare, ma Keiichi avrà sempre un ruolo di particolare rilievo.
La caratterizzazione a mio avviso è realizzata bene, e i vari "attacchi di follia" per me sono realizzati in maniera ottima, coerentemente al carattere del personaggio (suona strano, lo so).
Audio e colonna sonora
Le musiche non sono niente di eccezionale, ma non si può certo definirle brutte. Enfatizzano bene sia i momenti di tensione sia quelli di tranquillità e spensieratezza.
Disegni e animazioni
Particolari. Gli sfondi mi sono sembrati normali, senza infamia né lode. Il modo in cui sono disegnati i personaggi, invece, è volutamente, almeno secondo me, molto semplice, talvolta sproporzionato, e anche le animazioni creano un effetto particolare. Il deformed è usato abbastanza spesso per enfatizzare, con successo, i vari momenti comici presenti nella serie.
Apprezzamento personale
La serie mi è piaciuta molto, riesce a ricreare bene la mente umana e la pazzia, alternando abilmente momenti di relax e allegria ad altri di tensione e morti violente.
Voto complessivo: 7,5
Per gli amanti dell'horror questa serie è quasi un "must watch", mentre per quelli a cui il genere è indifferente è semplicemente consigliata.
Sconsigliata, invece, a chi non sopporta lo splatter (che, però, non è nemmeno tanto, in questa serie) o le storie apparentemente senza soluzione.
Storia
La storia si svolge nel giunio del 1983 a Hinamizawa, un piccolo villaggio rurale dove si trasferisce Maebara Keiichi, un ragazzo che entra in breve tempo nell'unico club della scuola, composto da quattro ragazze: Mion Sonozaki, più grande di un anno e capo del gruppo, Rena Ryuugu, coetana di Keiichi, Rika Furude e Satoko Houjou, entrambe più giovani di qualche anno. Inizialmente Hinamizawa si presenta come un pacifico e tranquillo villaggio dove, fatta eccezione per le punizioni, talvolta assurde, di chi perde una partita nel club, non sembra esserci niente di strano. Le cose cambiano con l'arrivo del Watanagashi, il festival annuale dedicato al Monaco, la divinità locale.
Keiichi viene a sapere che, da quattro anni a quella parte, la notte di ogni Watanagashi, una persona moriva e un'altra, collegata alla prima, scompariva nel nulla. Questa serie di decessi e sparizioni è chiamata dagli abitanti "La Maledizione del Monaco", anche se la polizia è convinta che non si tratti di una maledizione.
Da quella sera in cui un'altra persona è morta in circostanze misteriose, sembra che tutto intorno a Keiichi cambi, alcune delle sue amiche cominciano ad avere atteggiamenti a tratti schizofrenici e inquietanti, fino a portare lo stesso protagonista alla pazzia, o almeno a ciò che sembra pazzia.
L'anime è diviso in più capitoli che, partendo dalla medesima situazione, mostrano sviluppi diversi e incompatibili tra loro della storia, che sembra "resettarsi" ogni volta che un capitolo finisce.
Solo nell'ultimo arco di episodi si comincerà a intuire/capire il collegamento tra i vari capitoli e la storia di fondo che li unisce, ma le spiegazioni verranno date solamente nella seconda serie, quindi non aspettatevi di capire tutto in questa stagione.
Personaggi
I personaggi principali sono i cinque citati prima più altri che compariranno più avanti e, a volte, solo per pochi capitoli, se non addirittura in uno solo. Ogni arco sarà incentrato su un personaggio in particolare, ma Keiichi avrà sempre un ruolo di particolare rilievo.
La caratterizzazione a mio avviso è realizzata bene, e i vari "attacchi di follia" per me sono realizzati in maniera ottima, coerentemente al carattere del personaggio (suona strano, lo so).
Audio e colonna sonora
Le musiche non sono niente di eccezionale, ma non si può certo definirle brutte. Enfatizzano bene sia i momenti di tensione sia quelli di tranquillità e spensieratezza.
Disegni e animazioni
Particolari. Gli sfondi mi sono sembrati normali, senza infamia né lode. Il modo in cui sono disegnati i personaggi, invece, è volutamente, almeno secondo me, molto semplice, talvolta sproporzionato, e anche le animazioni creano un effetto particolare. Il deformed è usato abbastanza spesso per enfatizzare, con successo, i vari momenti comici presenti nella serie.
Apprezzamento personale
La serie mi è piaciuta molto, riesce a ricreare bene la mente umana e la pazzia, alternando abilmente momenti di relax e allegria ad altri di tensione e morti violente.
Voto complessivo: 7,5
Per gli amanti dell'horror questa serie è quasi un "must watch", mentre per quelli a cui il genere è indifferente è semplicemente consigliata.
Sconsigliata, invece, a chi non sopporta lo splatter (che, però, non è nemmeno tanto, in questa serie) o le storie apparentemente senza soluzione.