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L'idea di partenza è carina e la storia è originale. L'autore prende spunto dalle abitudini più ridicole dei paesi mondiali e li ridicolizza. Fin troppo. Dalla seconda puntata e dal titolo si capisce subito che l'opera ha come fine prendere in giro i paesi mondiali antropomorfizzati e l'Italia in particolare. Interpreta la Prima Guerra Mondiale dal punto di vista italiano come un gioco e come se una capretta chiedesse pietà a un lupo, cosa che non è stata, anzi l'Italia con la sua vittoria ha dimostrato al mondo di valere qualcosa.
Mi stupisce molto che il sacrificio di milioni di uomini che si sono fatti onore proteggendo il loro paese sia ridicolizzato in questo modo irrispettoso nei confronti delle persone che ne vanno fiere o che sono consapevoli di fare parte di una nazione che, pur con i suoi difetti (moltissimi), vale molto. Bisognava moderarsi in un anime del genere senza arrivare oltre il limite offendendo alcuni valori, avvenimenti storici importanti o persino persone.
L'inizio dove l'Italia per risolvere i problemi mondiali urla 'pasta' è spettacolare e ci dà subito l'idea dell'originalità dell'opera. Il carachter design è molto ben curato ed esprime le abitudini politiche dei paesi illustrati in modo ridicolo, ma sopportabile e divertente.